Fascia da Capitano: un’incognita da risolvere (Il Resto del Carlino)

Negli spogliatoi del Bologna FC, c’è un’incognita che fluttua nell’aria. Con l’infortunio di Lewis Ferguson, la fascia di capitano è diventata una sorta di Santo Graal, pronto ad essere riassegnato al giusto erede. Ma chi sarà il prescelto? 

La scelta tra Aebischer e Freuler

La risposta non è semplice, poiché la fascia ha visto diversi protagonisti allacciarla sul braccio. Da Dominguez a Zirkzee, da Aebischer a Posch, diversi rossoblù hanno portato con sé il peso simbolico e tangibile della leadership, dimostrando che il Bologna è ricco di anime guida. Ora, la scelta del nuovo capitano è più cruciale che mai. Aebischer emerge come uno dei principali contendenti, con il suo impegno sul campo e il suo carisma fuori. Tuttavia, non possiamo ignorare il ruolo sempre più centrale di Remo Freuler, il cui contributo sia sul terreno di gioco che nello spirito di squadra è stato notevole.

Cosa deve avere un capitano

Ma la corsa alla fascia non è solo una questione di talento e impegno: è una questione di mentalità. Orsolini e Zirkzee, nonostante il loro innegabile talento, potrebbero trovarsi sotto una pressione eccessiva, meglio concentrarsi sul proprio gioco piuttosto che sul peso della leadership. E mentre la decisione finale si avvicina, non possiamo escludere che il mister Motta possa chiamare il team a votare per il loro capitano. In questo caso, ogni giocatore deve dimostrare di meritare l’onore di indossare la fascia e di guidare la squadra verso la vittoria.

Una cosa è certa: indipendentemente dal nuovo capitano sul campo, Lorenzo De Silvestri rimane il capitano morale del gruppo, una figura di riferimento nello spogliatoio, un faro di determinazione e spirito di squadra in un mare di incertezze e cambiamenti.

Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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