Bologna FC
Oro, Vincenzo e Mirra
Una favola di Natale… rossoblu
Oh, oh, oh! E’ finalmente arrivato Natale anche quest’anno e, mentre le famiglie di tutta Italia aprono regali (o dormono, a quest’ora sarebbe più che comprensibile), noi non possiamo che raccontarvi un’antica leggenda del Natale rossoblu. Ascoltate tutti, cari lettori, perché questa, probabilmente, non la conoscete.
In una Bologna lontana lontana…
“Tanto, tanto tempo fa, in una notte senza stelle, una luce fortissima iniziò a balenare nel cielo. Era una stella cometa, brillante, brillantissima, ma non era una stella qualunque: i Signori della curva rossoblu l’avevano mandata a Bologna per annunciare una novità, un dono per la città. Allo stesso tempo, in un lontano regno, tre Re Magi, che rispondevano ai nomi di Saputo, Sartori e Di Vaio, stavano osservando il cielo e, essendo grandi studiosi del mondo del pallone magico, compresero che era un segno del destino. La loro società, il Bologna, aveva appena conquistato l’accesso alla Coppa dei Campioni ma, in un colpo a sorpresa, la Vecchia Signora gli aveva sottratto la guida. «Non ci sono dubbi, dev’essere il nostro segnale. Sta per nascere un Re speciale!» – osservarono i tre Magi dal balcone della loro tenuta di Casteldebole”.
Oro, Vincenzo e Mira
“Dopo mesi e mesi di attesa, finalmente le ricerche di Saputo stavano per dare il loro frutto. Ma mancava ancora un segno, un qualcosa che giustificasse il nuovo allenatore, un benestare della città. Eccolo qui. Senza aspettare neppure un secondo, i Tre Magi caricarono i loro cammelli con dei doni e partirono alla volta dell’Appennino. E sì, se ve lo state chiedendo, i cammelli avevano freddo. Ma, sapendo di star vivendo qualcosa di magico, come avrebbero potuto tirarsi indietro?”
Natale rossoblu: Oro, Vincenzo e mira (© 1000cuorirossoblu)
“Saputo prese con sé l’oro, per potersi guadagnare un allenatore capace di far sognare ancora una città trepidante, Di Vaio prese tutta la sua mira, d’altronde era un attaccante famelico, per poter inseguire quella stella in fretta e furia. Sartori, infine, grazie al suo sesto senso, scovò nel villaggio di Firenze la casa giusta, trovando Vincenzo. Con le valigie alla porta, il Re speciale aveva appena perduto la sua magica carrozza, dovendo abbandonare i propri sogni di gloria dopo due finali a causa delle pressioni del suo Antico Regno. E fu così, cari bambini di tutta Bologna, che i grandi Magi riuscirono a prolungare un ciclo, convincendo il Re speciale a venire verso l’antica Bononia. Lì, si continua a scrivere la storia: se volete esserne parte andate allo stadio e osservate l’amore, oltre al bel calcio”.
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