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#FiorentinaBFC: nella mente dei mister – 1 apr

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Parola d’ordine: continuità. Dopo le 2 vittorie consecutive contro il Sassuolo in trasferta, e lo splendido 4 a 1 casalingo contro il Chievo, il Bologna parte verso Firenze per affrontare la squadra di Paulo Sousa nel sentitissimo “derby dell’appennino”. Una partita che muoverà più di 1000 cuori rossoblu allo stadio Artemio Franchi per spingere la squadra di Donadoni verso un risultato positivo. 
Di certo contro i ragazzi di Sousa non sarà semplice. Anche i viola arrivano da due vittorie consecutive contro Cagliari e Crotone, ma entrambe sono maturate solo da una rete di Kalinic in “zona Cesarini”, mostrando un gioco spesso sotto ritmo e di certo non spumeggiante. 

Le assenze per il mister portoghese saranno molto pesanti, visto che contro i felsinei mancheranno Gonzalo Rodriguez (squalificato), Vecino e Bernardeschi. I tre giocatori appena citati rappresentano le vere colonne portanti dei viola nei 3 reparti. Gonzalo Rodriguez mancherà certamente al centro dei tre di difesa, in cui l’argentino detta i tempi della linea e si fa sempre trovare pronto negli anticipi; Vecino si è spesso reso protagonista di buone prestazioni, alternando un buon lavoro in interdizione e in fase di costruzione di gioco, mentre Bernardeschi era quel collante tra centrocampo e attacco che consentiva alla manovra viola di fare un salto di qualità nei vari momenti di gioco.
Tre mancanze importanti quindi per la squadra che giocherà in casa, che presumibilmente soffrirà in fase di non possesso. 

Il modulo per domani sembra designato: 3-4-2-1. Gli interpreti saranno probabilmente questi:

Tatarusanu; Tomovic, Sanchez, Astori; Chiesa, Badelj, Borja Valero, Tello; Ilicic, Saponara; Kalinic. 

Dal punto di vista tattico Astori avrà il compito di costruire la manovra fin dal primo sviluppo nella propria metà campo; la qualità dei due mediani Borja e Badelj risulterà molto utile per innescare tra le linee i due trequartisti Ilicic e Saponara, che cercheranno di liberarsi dietro le spalle dei mediani rossoblu. 
I due esterni di centrocampo Chiesa e Tello saranno come al solito molto larghi, con l’intento di dare più soluzione ai compagni, cercando di allargare le maglie della difesa felsinea. 

Il Bologna, dovrà fare molta attenzione agli attacchi viola, visto che dispongono di grandissima qualità quando salgono verso l’area avversaria. Meno bravi sembrano essere quando vengono attaccati, soprattutto in fase di transizione, gli uomini di Paulo Sousa non sono veloci e precisi a rientrare ordinatamente nelle posizioni di competenza. 
I punti deboli in questo caso sono molteplici: dalla fase difensiva di Tello (che potrebbe essere scalzato dal più difensivo Oliveira), dall’adattamento di Sanchez nella retroguardia difensiva, che risulta una forzatura, visto che il colombiano ha fatto vedere le cose migliore in mezzo al campo, e la mancanza di continuità, anche nel corso dello stesso match dei propri giocatori, primo fra tutti Ilicic. 

Per quanto riguarda la formazione titolare che Donadoni potrebbe mettere in campo i dubbi restano tantissimi, soprattutto dopo lo stop per infortunio di Helander, che nell’ultima partita ha ben figurato come difensore di sinistra. Ipotizzando che il 3-5-2 venga confermato, gli interpreti potrebbero essere questi:

Mirante; Gastaldello, Maietta, Torosidis; Mbaye, Donsah, Nagy, Dzemaili, Krejci; Verdi, Destro. 

Lo sfortunato Helander potrebbe essere sostituito da Torosidis o Oikonomou, mentre in cabina di regia i dubbi restano molti. Per sostituire lo squalificato Pulgar, indipendentemente dal modulo, il ballottaggio è tra Nagy e Viviani, con il primo che per ora sembra favorito. Sulla destra giocheranno Mbaye o Krafth , mentre a sinistra ci potrebbe essere la conferma di Krejci, anche se Masina, dopo aver scontato la squalifica, scalpita per una maglia da titolare. Per quanto riguarda Di Francesco, è difficile che con questo modulo possa partire da titolare, visto che per tenere a bada i forti esterni viola servirà, soprattutto sulla fascia destra, maggior copertura. Federico sarà sicuramente una fondamentale carta da giocare in corso d’opera, così come è stato contro il Chievo, in cui il figlio dell’allenatore del Sassuolo ha letteralmente spaccato in due la partita. 

La seconda opzione per mister Donadoni è il consueto 4-3-3. In cui Masina prenderebbe normalmente il suo posto come terzino, mentre davanti ci sarebbe il ballottaggio sulla sinistra tra Krejci e Di Francesco, oltre ai confermatissimi Destro e Verdi.

Dopo la pausa per le nazioni arriva un match molto importante e sentito da tutto il popolo rossoblu. Battere i viola è possibile, servirà grande concentrazione, ritmo, poca distanza tra i reparti e voglia di aggredire l’avversario. Avanti Bologna!

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