Bologna FC
Giuseppe Della Valle: la storia dell’eroe del Bologna anti-Milan
L’attaccante rossoblu ha segnato la storia del club in maniera profondissima rendendosi, tra l’altro, il miglior marcatore nei confronti contro il Milan
Manca sempre meno a Milan-Bologna, sfida valevole per la terza giornata di Serie A. I rossoblu, a caccia della vittoria, dovranno tenere durissimo in difesa e trovare le giuste chiavi in zona gol. E chissà se terranno a mente i segreti dell’ex bomber Giuseppe Della Valle, che è stato capace di purgare i sette volte vincitori della Champions League in ben 16 occasioni…
Eroe rossoblu e bandiera della Nazionale: chi era Della Valle?
Nato a Bologna il 25 novembre 1899, Giuseppe è il fratello minore di due calciatori come Guido, tra l’altro uno dei fondatori della società rossoblu, morto durante il primo conflitto mondiale, e Mario, punta della squadra nel secondo decennio del ventesimo secolo. Dei tre, però, quello che passerà alla storia in maniera più impattante sarà proprio il nostro protagonista odierno. In quindici anni con la formazione della sua città, Della Valle ha giocato oltre duecento partite, principalmente come terminale offensivo o mezzala, concludendo la sua avventura con 104 gol (settimo felsineo all-time), circa uno ogni due incontri. La sua carriera straordinaria lo ha portato poi a vestire come unica alternativa al rossoblu l’azzurro della Nazionale, con la quale ha giocato le Olimpiadi del 1924. Dopo l’esordio del 1923, infatti, ha avuto l’onore di difendere la patria sul campo in altre 16 occasioni, condite con sei reti.
Della Valle 1925 (© Wikipedia)
Il ritiro arrivò nel 1931, presto, ma non a causa di impedimenti fisici. I suoi impegni professionali, ottenuti grazie ad una laurea in ingegneria, gli proibivano di partecipare agli allenamenti anche se, ad essere sinceri, il suo impegno per la società fu tanto importante quanto quello sul terreno di gioco. Consigliere del club e poi vicepresidente durante l’era Dall’Ara, è deceduto a novembre del 1975, lasciando un segno profondissimo nella storia del Bologna Football Club.
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