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Il Bologna sotto la lente di Italiano: l’esperienza chiama il carattere (Il Resto del Carlino)

Niente impresa per il Bologna: il Napoli detta legge in finale. Italiano parla di una giusta sconfitta, ma non si ferma qui: lo sguardo è al Campionato.

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Vincenzo Italiano (© Bologna FC)
Vincenzo Italiano (© Bologna FC)

Vincenzo Italiano immaginava un epilogo diverso per quella che rappresentava la quinta finale “importante” della sua carriera. Il campo, però, ha raccontato un’altra storia. Di fronte, un Napoli superiore sotto il profilo tecnico e atletico, in grado di imporre ritmo e qualità. Il verdetto è stato netto e, proprio per questo, difficile da contestare. La delusione resta, ma senza strascichi polemici né rimpianti eccessivi: il pensiero va già al prossimo impegno di campionato contro il Sassuolo.

Supercoppa, un finale che insegna

A fine gara il tecnico rossoblù ha analizzato con la giusta obiettività quanto accaduto. «Abbiamo fatto quello che potevamo, ma abbiamo trovato un avversario che ha reso oltre le aspettative. Il Napoli ha meritato la vittoria. Noi, però, usciamo da questa Supercoppa con la consapevolezza di aver aggiunto un’altra tappa al nostro percorso di crescita». Nessun alibi. Solo la volontà di trasformare la sconfitta in un bagaglio di esperienza.

Lewis Ferguson, durante la partita Bologna-Friburgo (@Damiano Fiorentini)

Lewis Ferguson, durante la partita Bologna-Friburgo (@Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano invita a guardare avanti: evitare di puntare il dito contro singoli episodi o prestazioni. In una serata complicata, le difficoltà hanno riguardato un po’ tutta la squadra.
Il Bologna visto in finale è apparso meno aggressivo e meno feroce rispetto alla versione a cui eravamo abituati nelle settimane precedenti. «Per competere con il Napoli avremmo dovuto tenere lo stesso livello di intensità e qualità che hanno mostrato loro. Non ci siamo riusciti, ma ai ragazzi non posso rimproverare nulla: hanno dato tutto».

Italiano insegna: mantenere viva la fame

L’entusiasmo nato dopo l’impresa contro l’Inter aveva alimentato il sogno di un’altra notte memorabile. Sogno infranto, è quello che si legge nelle lacrime di Federico Ravaglia sul finale. «Viene da prestazioni straordinarie – spiega Vincenzo Italiano – e ci ha trascinati fin qui con interventi decisivi. Ravaglia sente profondamente questi colori e so quanto tenesse a questa finale. Nessuno, però, va messo sul banco degli imputati».

Federico Ravaglia, titolare in Cagliari-Bologna (© Bologna FC 1909)

Federico Ravaglia, titolare in Cagliari-Bologna (© Bologna FC 1909)

Ciò che rimane è la sensazione di essere arrivati vicinissimi a un nuovo successo, ma anche qualcosa di più profondo. «Queste esperienze ci aiutano a crescere come lo scorso anno lo sono state la Champions e la Coppa Italia. Abbiamo ancora tre competizioni da affrontare e la voglia di giocarci qualcosa di importante fino in fondo». Le scelte iniziali, molto offensive, erano pensate per sorprendere il Napoli. «Volevamo partire forte», spiega Italiano, consapevole però che quell’assetto ha lasciato spazio alle ripartenze azzurre, spesso pericolose.

Un pensiero finale va ai tifosi, sempre presenti. Poi il presente torna a bussare: il campionato non aspetta. Contro il Sassuolo non ci saranno Skorupski e Freuler, ma servirà ritrovare tutta la fiducia e le energie necessarie. La Supercoppa è sfumata, ma il percorso del Bologna è tutt’altro che finito – probabilmente è appena iniziato.

Fonte: Il Resto del Carlino

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