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Bologna FC

Il punto di Bettu 13/01/2013

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Bologna-Chievo

 

Viva Pioli! Viva Gilardino! Viva Konè! Dopo ieri, tutti santi, lassù. Addirittura prima di morire.

Sarebbe necessario un minimo di coerenza in più, ma si sa, in giro dei fenomeni ce ne sono anche troppi.

Prestazione e vittoria convincente della truppa di Pioli che ora ha come media più di un punto a partita.

Abbiamo ribaltato anche lo scontro diretto contro i clivensi, più di così? Qualche rivincita su Lanna ci sta.

Il Bologna si è schierato con il solito 4-2-3-1 con Antonsson centrale di fianco a Portanova, Khrin e Perez in mediana e il ritorno da titolari di Diamanti e Gabbiadini, esterni del tridente completato da Konè per l’infortunato Taider, dietro a Gilardino, che soccia, non fa mai gol.

Il Chievo ha risposto con un 4-3-3 mascherato, applicato poi sul campo in un 4-5-1 con Stoian e Vacek che stavano di frequente sulla linea dei centrocampisti.

Appena partiti, il Chievo aveva un minimo di voglia in più.

Voglia passata a causa dell’incornata vincente di Konè su ottimo calcio d’angolo di Diamanti.

Guana non regge l’urto, entra Paloschi.

Corini imita Pioli schierando i suoi a specchio dei rossoblu con Paloschi punta centrale, supportato dal trio Stoian, Thèrèau e Vacek.

Garics fallisce nel vano tentativo di aiutare i veronesi, Agliardi è attento sulla punizione di Thèrèau, giocatore del quale sentiremo parlare spesso in futuro.

Il Bologna gestisce bene il vantaggio, il Chievo proprio non ce la fa. “Ecche, li lasciamo soffrire?” Mazzata molto pesante dei rossoblu che a fine primo tempo recuperano palla con un immenso Diego Perez, il quale di sinistro imbecca bene Gilardino, delizioso tocco sotto della punta con il quale si scopre che sa segnare anche “il violinista”. Contenti ora? Lo riscattiamo?

Si va negli spogliatoi al caldo; Guaraldi che si era abituato a climi più miti e probabilmente l’ultras sobrio del Chievo in canottiera ne han meno.

Due nel primo tempo e due nel secondo, chiede Pioli. La squadra obbedisce.

Altro calcio d’angolo di Diamanti sotto l’Andrea Costa, si genera una grande mischia in area; nessuno la caccia via. “Se proprio non ce la fate voi cari ragazzi…” pensa Gilardino che gonfia per la seconda volta la rete. E’ 3-0.

Visto? Addirittura sa anche segnare sotto la curva Andrea Costa Gilardino! Ma va…

La partita è segnata, la curva continuamente incessantemente a manifestare la propria disapprovazione a Guaraldi che per carità, alle Maldive ci è andato a scoprire talenti.

Agliardi esce ottimamente su Thèrèau, Paloschi non si ricordava che gol si fa senza mani e senza beccare il palo. Amen.

Ah no, manca ancora qualcosa.

Dentro Luciano, Eriberto, che domani spegnerà le sue cinquantaquattro candeline.

Furbo il brasilano, prenderà due pensioni, una come Eriberto, l’altra come Luciano.Tanto dei nomi loro lì ne hanno da vendere.

Non scherziamo, ne ha pochi Luciano di anni. Quelli di quando si faceva chiamare Eriberto non contano.

Entra anche Pazienza, più o meno il Pirlo del Bologna.

C’è tempo anche per un grandissimo gol di Gabbiadini che chiude la partite sbattendosi a lungo con Andreolli e riuscendo di sinistro a incrociare sul secondo palo un Sorrentino, che puvrat lò, vale quattro milioni, come i gol presi ieri. Spero che come equazione Agliardi dunque non valga…vabbè, lasciamo stare.

Il Bologna ha vinto una partita che doveva senz’altro vincere, viste le prossime sfide contro Milan e Roma. L’ha fatto in modo eccelso.

Non è stato un Bologna spettacolare, è stato un Bologna cinico e spietato sfruttando appieno ogni minima occasione.

La forza di nervi del Chievo è stata pian piano resa nulla dai continui gol rossoblu, ributtando continuamente i clivensi sott’acqua appena uscivano per prender fiato.

C’è stata in linea di massima un’attenta concentrazione durante l’intero tempo della partita.

Su ogni palla inattiva, su ogni cross la difesa rossoblu era attenta. In linea di massima perché alcune sbavature e disattenzioni ci sono state come quando Antonsson e Portanova avevano lasciato liberissimo in mezzo all’area Pellisier che per fortuna non si è accorto di questa sua solitudine e ha concluso malamente di testa.

Per quanto riguarda l’analisi tattica della partita, come già più volte ripetuto, il duo Perez e Khrin è l’ideale, perché si completano a vicenda.

La grinta, la voglia e l’insuperabilità del Ruso sono complementari alla tecnica e alle geometrie delle sloveno.

Davanti a loro Diamanti, Konè e Gabbiadini hanno comunque svolto un ottimo pressing a favore di tutta la squadra.

Si può parlare di tecnica e tattica all’infinito, ma tutto nel calcio viene deciso da episodi. Il gol di Konè ha aperto il Mar Rosso agli israeliti. Senza di quello forse staremmo parlando di un successo gialloblu con gol di Guana in rovesciata.

Per chi non l’avesse ancora capito, ieri è stato dimostrato ulteriormente quanto Pioli abbia in mano questa squadra.

Una squadra mediocre, per la quale non c’è da meravigliarsi quando perde certe partite. Pioli l’ha in mano, ma più di tanto non può fare.

Il Bologna è perfettamente in linea con il piano auspicato a inizio anno, con le sue potenzialità.

Chi credeva in un qualcosa di più dopo i cinquantun punti dell’anno scorso, si chieda perché della povera, ma non stupida gente, ogni volta perde la voce per invitare questa società ad andarsene.

Gilardino, caso strano, una volta servito decentemente, subito gol. Ne ha fatto anche un altro su mischia.

Anche lui, come già detto, è questo qua. Non possiamo aspettarci che si smarchi otto giocatori e poi tiri da trenta metri nel sette. E’ un attaccante che va servito e quando lo si fa, i risultati, come dimostrato ieri, arrivano in larga misura.

Se avessimo inoltre due esterni che ogni tanto, mica sempre, mettessero degli interessanti palloni in mezzo, allora poi…

 

Le pagelle del Bettu

 

Agliardi 6,5: è altamente fuori posizione sulla punizione sulla quale Garics sfiora l’autogol. Rimedia effettuando uscite sicure e perentorie, abbinandole anche a buone parate come quelle su Thèrèau.

 

Garics 5,5: Stoian lo intimorisce il giusto, in una partita in cui finalmente potrebbe concentrarsi maggiormente sulla fase offensiva, non lo fa, non azzeccando né un cross né un passaggio. Mai più del semplice compitino.

 

Portanova 6+: toh, i gol del Chievo mi sembrano zero, non due. Eppure il capitano era in campo no? Partita di ordinaria amministrazione.

 

Antonsson 6,5: buona partita dello svedese con chiusure sempre puntuali sia di piede che di testa.

 

Cherubin 6: senza infamia né lode.

 

Perez 8: stratosferico. Recupera un’infinità di palloni, avendo il merito di non buttarli via, ma di gestirli bene, effettuando anche buoni passaggi come non spesso gli capita. Stupendo l’assist per il 2-0 di Gilardino.

 

Khrin 6+: forse il suo valore è di più di quanto faccia vedere sul campo. Viene chiamato in causa poche volte, ma quando c’è lui la squadra è ordinata e abbastanza precisa. Non rinuncia neanche alla fase di interdizione.

 

Diamanti 7-: in una partita in cui forse non è preciso tecnicamente come altre volte, rimedia con tanta corsa e grinta. Si batte sempre su ogni pallone, aiuta i compagni, fa ammonire diversi giocatori del Chievo e fa l’assist per il primo gol.

 

Konè 7+: porta in vantaggio il Bologna con un perentorio colpo di testa. Torna a segnare al Dall’Ara e si dimostra un giocatore che in questa squadra può starci benissimo. La sua tenacia in fase difensiva abbinata alla pericolosità che genera là davanti fanno di lui un giocatore che sta diventando sempre più completo.

 

Gabbiadini 7+: ultimo gol stupendo, fa a spallate con Andreolli per diversi secondi, ma non demorde. Ha la palla sul destro, invece in fila Sorrentino di sinistro da posizione tutt’altro che semplice. Anche di lui, sentiremo parlare spesso in futuro. Maledetti prestiti secchi.

 

Gilardino 8: una doppietta per scacciare le paure. Si conferma un giocatore che quando servito non fa mancare mai il suo contributo. Di questo ne siamo certi, bisognerebbe lavorare un po’ di più sulla frase “quando viene servito.”

 

 

Pioli 7,5: imbriglia bene il Chievo schierando la miglior formazione possibile al momento.

 

Voto al Bologna: 7,5.

 

 

Un Bologna killer si appresta nei dintorni di Milano. E’ in piano una rapina.

Bisognerà dare più del 100%, uomini, se vogliamo che questo avvenga. Sugli spalti c’è chi lo darà senz’altro, anche i giocatori dovranno dare il loro.

Andare in semifinale di Coppa Italia dopo tantissimi anni. Non è Mission Impossible, a volte i sogni si avverano.

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