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Il Resto del Carlino – L’Aebischer tuttofare a cui Motta non rinuncia

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Bologna FC 1909


Il centrocampo del Bologna è stato soggetto a diverse rotazioni da inizio campionato ad oggi, alla ricerca dell’assetto migliore in base alla condizione, all’avversario e al lavoro svolto in settimana in quel di Casteldebole, dove da oggi riprenderanno le operazioni dopo Inter-Bologna di sabato scorso. Proprio a centrocampo è tornato stabilmente a svolgere il suo ruolo prediletto tale Michel Aebischer, o come è stato ribattezzato da Thiago Motta: “l’equilibratore”.

642 minuti in otto gare: praticamente inamovibile

Sette gare da titolare, solo una da subentrato ma a conclusione di un trittico inusuale di gare ogni tre giorni: Aebischer è uno degli uomini al quale Motta sa di poter fare affidamento quasi ciecamente, e lo svizzero lo sta ripagando con prestazioni che non rubano certamente l’occhio, ma preziose dal punto di vista dei dettami tattici dell’allenatore italo-brasiliano. La percentuale dei passaggi riusciti, 95,1%, in rapporto ai minuti giocati è la più alta in Serie A, a dimostrazione di come sia al centro della manovra Rossoblù, magari con un recupero in difesa o magari con la più classica delle impostazioni dal basso.

Tra addii e arrivi, Michel si è preso il suo spazio

In estate lo scossone vero è stato proprio sulla mediana, dove Thiago ha visto partire due dei suoi “intoccabili”, sul quale aveva costruito molte delle fortune dello scorso anno: Jerdy Schouten e Nicolas Dominguez. Proprio per questo motivo la ripartenza è stata affidata a chi c’era già e a chi sapeva di potergli garantire sin da subito una mole di lavoro non indifferente. Sin dalla prima partita in Coppa Italia Aebischer ha trovato il suo posto in mezzo al campo e lo ha “perso” solamente per 68’ due mesi dopo, riprendendoselo puntualmente una settimana dopo alla “Scala del calcio”. In un centrocampo meno tecnico ma più dinamico rispetto all’anno scorso, Michel ha portato un’attenzione e un supporto maggiore in fase difensiva: la seconda difesa migliore della Serie A passa anche da aspetti come questi.

Fonte – Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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