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L’incredibile Coppa dello Stoccarda (Parte 1)

Ripercorriamo la favola dello Stoccarda in DFB Pokal, capace di portare i tedeschi in Europa League

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Logo Stoccarda
Logo dello Stoccarda(© VfB Stuttgart)

Nei giorni precedenti all’amichevole odierna, abbiamo insistito particolarmente sull’importanza di Stoccarda-Bologna per i rossoblu. Abbiamo raccontato i passi del “gemellaggio” spontaneo nato tra le due squadre, che le ha portate a condividere degli allenamenti e a spostare i felsinei per un Erasmus annunciata già da due mesi. Ma ciò che non siamo ancora stati capaci di raccontare è la DFB Pokal, Coppa di Germania, che ha consacrato gli Svevi nel panorama europeo della prossima stagione.

Come funziona la DFB Pokal?

La struttura del torneo è ben diversa da quella della controparte italiana, tanto criticata dai tifosi azzurri. 64 squadre partono tutte dal primo turno, e duellano in gare secche, di sola andata, per accedere al turno successivo. Le pretendenti sono tutte le squadre dei primi due campionati dell’anno precedente, le prime quattro di 3. Liga e 24 rappresentanti regionali. Queste, che sono le società meno quotate, vengono estratte dai tornei regionali, organizzati dalle 21 commissioni regionali della DFB, con l’aggiunta di tre inviti per i comitati che presentano più squadre. Lo scorso anno, l’onore è spettato a Baviera, Bassa Sassonia e Vestfalia.

La coreografia dello Stoccarda durante la finale della Coppa di Germania (© VfB Stuttgart)

La coreografia dello Stoccarda durante la finale della Coppa di Germania (© VfB Stuttgart)

I primi turni dello Stoccarda

Dopo l’agevole 5-0 ai danni del Munster ai trentaduesimi, nella casa dei Rossi è arrivato il Kaiserslautern, nobile decaduta del calcio teutonico. La partita, che inizialmente sembra tutt’altro che proibitiva, però, riserverà non poche sorprese amare per i ragazzi di Hoeneß. Il dominio dello Stoccarda è sterile fin dai primi minuti, e il gol di Woltenmade arriva solo su una ribattuta a porta vuota, propiziata da una prima conclusione di Demirovic. Ma i Diavoli Rossi non mollano così facilmente, e si lanciano in attacco, subendo anche pericolosi contropiedi. Come quello che porta Demirovic ancora al tiro, respinto da Krahl in due tempi. Ad ogni modo, il Kaiser non si fa intimorire e assale la porta avversaria. Il palo di Yokota prima e l’ingenuità di Rieder poi, che regala il rigore dell’1-1, fanno capire quanto i padroni di casa soffrano i corner.

All’inizio della ripresa, esce Woltenmade, autore del gol. Ma, sorprendentemente, sono gli Svevi ad attaccare più che mai, portando in gol Furich (76′) per il decisivo 2-1.  Dopo un quarto d’ora di amministrazione ed il morbido quarto di finale col Ratisbona (0-3), lo Stoccarda è ai quarti.

I passi per la gloria

I risultati inattesi sono tanti, complice la formula, e ai quarti le squadre di alta fascia sono solo due. Lipsia e Bayer Leverkusen sono le squadre da battere, mentre i futuri campioni affrontano l’Augsburg, vincendo un match tiratissimo, ma ancora dominato sul piano del gioco, per 1-0 (Undav, 30’). 60% di possesso palla, 12 tiri in porta a 6, e 0.3 xG in più hanno consacrato la squadra di Hoeneß di fronte al braccino degli avversari. Comprensibile, perché l’occasione era ghiotta. Ma le cose nello sport vanno conquistate, e di certo la pressione del match era nuova a molti Fuggerstadter. Sta di fatto che le vere sorprese devono ancora arrivare, così come la seconda parte di questo articolo, che uscirà domani alle 17. Impostate le sveglie, e non perdetevi una storia sempre più appassionante.

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