Bologna FC
Joey Saputo e un sogno chiamato Supercoppa (Il Resto del Carlino)
Il patron rossoblù non ha nascosto tutto il proprio orgoglio e la gioia per essere arrivati fino in finale di Supercoppa
Manca sempre meno alla finale di Supercoppa italiana, che vedrà sfidarsi il Napoli di Antonio Conte (vincitore dell’ultimo scudetto) e il Bologna di Vincenzo Italiano (vincitore della scorsa Coppa Italia). Stasera la posta in gioco al Al-Awwal Park di Riad, capitale dell’Arabia Saudita, sarà altissima e il patron rossoblù Joey Saputo non riesce a contenere la gioia e l’emozione.
Supercoppa, tutto l’orgoglio del presidente del Bologna Joey Saputo: «Non me ne rendo ancora conto»
Dopo aver battuto l’Inter di Chivu in semifinale, i felsinei sono ora a un passo dal compiere nuovamente un’impresa storica. «È giusto così, è quello che ci siamo detti pure con gli altri dirigenti, tecnico e squadra dopo la semifinale: sono arrivate in fondo le squadre che più ne avevano il diritto, pensando a quello che ha sempre rappresentato questo trofeo» ha commentato, pieno d’orgoglio, il presidente del club felsineo.
Joey Saputo davanti ai propri tifosi (© Damiano Fiorentini)
Nonostante la gioia, la posta in gioco è altissima: il montepremi che andrà alla vincitrice, in effetti, è di ben 11 milioni. La seconda classifica riceverà invece 6,7 milioni. Di conseguenza, Saputo non ha trattenuto la tensione. «Devo dire la verità: non mi rendo esattamente conto di quello che stiamo facendo – ha proseguito – L’altro giorno parlavo con mia moglie ed è stata lei a suggerirmi di calmarmi. “Pensa a cosa hai fatto in dieci anni a Bologna” ha detto. Ha ragione, solo tre o quattro anni fa essere qui sarebbe stato un sogno. Oggi, invece, è realtà».
Dopo aver sollevato la Coppa Italia a 51 anni di distanza dall’ultima volta, la società emiliana ha la possibilità di fare nuovamente la storia. E di farlo da completa esordiente di questa competizione. «Siamo e dobbiamo essere contentissimi e orgogliosi di quello che abbiamo fatto – ha concluso Saputo – Allo stesso tempo, però, vogliamo e speriamo di continuare il percorso che abbiamo iniziato. Non vogliamo fermarci».
(Fonte: Il Resto del Carlino, Marcello Giordano)
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