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L’Uomo della Domenica: Vasilis Torosidis (e Giacomo Bonaventura) – 11 dic

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Il Resto del Carlino

 

 

Il Milan aveva bisogno di vincere (e questo non è un articolo pro Milan).

Partirei da qui, da quest’affermazione per iniziare a snocciolare il consueto punto del lunedì pomeriggio su quello che è stato l’Uomo della Domenica della partita del giorno precedente: non necessariamente il migliore in campo ma quello che, in un modo o nell’altro, è risultato tra i migliori.

Ieri Vasilis Torosidis è risultato, come dicevo pocanzi, tra i migliori: ha compiuto chiusure difensive da dieci e lode, ha saputo chiudere sempre sull’avversario di turno senza concedergli spazio. Eppure, il Bologna ha perso 2 a 1 contro il Milan, posticipo domenicale del sedicesimo turno, disputando una partita dignitosissima contro una formazione che aveva fame: fame di riscatto dopo le due figuracce (una italiana, l’altra europea), fame di rivincita, di mostrare che era il momento di riscattarsi. Lo ha fatto contro il Bologna, sudando, faticando ma, alla fine, portandosi a casa il bottino pieno. Aveva bisogno di vincere, e ha vinto.

Peccato, ci sfreghiamo le mani, perché a un certo momento se non i 3 punti sicuramente un pareggio potevamo portarcelo a casa (e non sarebbe stato un furto). Ma niente, sorte avversa, rimpalli sfortunati e dea bendata che sorride ai diavoli (beati loro, almeno questo weekend, ma non li invidio e mai li invidierò).

Eppure, L’Uomo della Domenica continua a essere Vasilis Torosidis. Che sì, non spinge tantissimo, perché l’ex Fabio Borini lo tiene incollato nella sua metà campo e difficilmente lo fa avanzare, ma quando il ragazzo di Bentivoglio prova ad incunearsi trova il capitano ellenico che gli sbarra la strada, con il furore di antichi dei greci che in Lui scorrono (sto esagerando forse).

E rimane Vasilis Torosidis anche quando, al 30’ del secondo tempo, Fabio Borini riceve palla da rimessa laterale (è solo), guarda in area (è ancora solo), e ha tutto il tempo per crossare con precisione (è sempre solo, c’è qualcosa che non va, mi pare di capire).

Ed ecco qui, il cross di Borini. Arriva in area, supera Masina, i due centrali difensivi ed è proprio Torosidis che deve prenderselo in consegna. Ma c’è un problema: il problema ha origini marchigiane, si chiama Giacomo ed è, da due/tre anni a questa parte, uno dei giocatori più sottovalutati dell’intero panorama nazionale calcistico. Bonaventura sbuca alle spalle di tutti, salta sopra al terzino greco e incorna quel pallone vagante spedendolo in porta alle spalle di Mirante.

2 a 1.

Il Milan sta vincendo. Doveva vincere, no? Sì, ok, ma perché Bonaventura era solo? Il gol subito non è solo colpa di Torosidis (il centrocampista arrivava da dietro con spinta, difficile da contrastare quindi), ma piuttosto di chi non ha seguito il movimento del numero <<5>> rossonero, libero di saltare di testa. (L’Uomo della Domenica) – rigorosamente tra parentesi – è quindi anche Lui, Jack Bonaventura, che ieri ha deciso il match, non tanto perché ho strane simpatie pro Milan, piuttosto perché il centrocampista ieri ha davvero fatto una partita di spessore fantastica e Io, suo estimatore, non ho potuto far altro che apprezzarlo per questo sperando davvero che si possa ripartire da Lui per una rifondazione della Nazionale. Da Lui e da quel giocatore che ieri aveva fissato il risultato sul pareggio; quel Simone Verdi che, se gioca in questa maniera, è utile per tutti.

Chiosa finale sul Bologna, situazione generale: quella di ieri è stata una buona partita, prestazione di spessore contro una squadra affamata (la tecnica spesso scivola in secondo piano in questi casi); i cambi sono stati poco incisivi per il semplice fatto che la squadra stava funzionando tutto sommato bene, e nessuno stava demeritando così tanto da essere sostituito. Donadoni ci ha provato con cambi offensivi (un pizzico di sfortuna rimane, visto il primo gol di Bonaventura con deviazione di Gonzalez ma la sorte avversa che ha accompagnato il tiro deviato di Masina che ha scheggiato la traversa). 21 punti in classifica, rimaniamo a sinistra e, tutto sommato, non ci possiamo lamentare.

 

Settimana prossima la Juventus, con la consapevolezza che, con la giusta mentalità si può mettere in difficoltà chiunque.

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