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L’arma in più del Bologna? La panchina (Corriere di Bologna)

Sedici contribuzioni al gol da chi è partito in panchina. Dato niente male per Italiano, che ora, con la rosa al completo, avrà vasta gamma di scelta per decidere chi far entrare per cambiare le sorti della gara.

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Cambiaghi esulta per il primo gol in rossoblù durante Verona-Bologna
Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC)

«A volte i giocatori più importanti non sono quelli che iniziano, ma quelli che finiscono la partita». Diceva così riguardo i giocatori che partono dalla panchina Josè Mourinho, ed evidentemente anche Vincenzo Italiano la pensa così per ciò che riguarda il suo Bologna. Già, perchè ormai avere uomini in panchina che entrano e cambiano la partita è diventato un habitué per il mister del Bologna, che in questa stagione ha già pescato 16 volte il “bonus” quando si è girato verso quelli seduti alle sue spalle.

Le armi dalla panchina che fanno volare il Bologna

7 gol, 7 assist e 2 rigori procurati. In Serie A sono 16 le contribuzioni al gol per chi è entrato dalla panchina. Neanche a dirlo, il mattatore di questa speciale classifica è Nicolò Cambiaghi, che in meno di due settimane ha scavalcato tutti i suoi compagni decidendo, grazie alle sue sgasate, ben 3 partite di fila. Assist per Ndoye contro il Milan, rigore procurato e assist per Orsolini contro il Cagliari ed en plein con il gol-vittoria di domenica scorsa a Verona. In neanche due settimane il mister X di Casteldebole ha regalato 9 punti al Bologna partendo dalla panchina.

Nicolò Cambiaghi in Bologna-Cagliari (©Bologna FC 1909)

Nicolò Cambiaghi esulta con Riccardo Orsolini in Bologna-Cagliari (©Bologna FC 1909)

E con il rientro di tutti i giocatori a disposizione ora sarà ancora più facile per il mister girarsi e poter decidere, in base all’andamento della gara, come sfruttare i 5 cambi a sua disposizione. Perchè 16 contribuzioni al gol – quinto miglior dato in questa speciale classifica – fanno comodo, ma alle volte per vincere le partite serve anche altro. Ne sono un esempio, giusto per citarne alcuni recenti, le partite contro Cagliari e Verona, dove i cambi a centrocampo (Ferguson prima ed Aebischer poi) hanno fatto la differenza sull’equilibrio del match.

Con il Cagliari in particolare, poi, anche l’ingresso di Beukema sul finale, per difendere il risultato, può essere considerato come un cambio “salvapartita”, anche perchè, come spesso si dice «L’attacco ti fa vincere le partite, la difesa fa vincere i titoli». In sintesi, quindi, ottimi i cambi che portano gol, ma non dimentichiamo che tante volte le partite si vincono anche con giocatori meno vistosi, che fanno il lavoro sporco e permettono agli attaccanti di riposare per incidere quando serve.

Fonte: Alessandro Mossi – Il Corriere di Bologna

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