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Ecco Cambiaghi: la marcia in più nel motore del Bologna

Nella sfida contro il Verona è arrivato il primo gol in rossoblù per Nicolò Cambiaghi. La scelta di Italiano su di lui si è rivelata vincente

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Nicolò Cambiaghi in Bologna-Como (©Bologna FC 1909)
Nicolò Cambiaghi in Bologna-Como (©Bologna FC 1909

Il primo gol in maglia rossoblù è finalmente arrivato: Nicolò Cambiaghi ha trovato la gioia personale nel lunch match di domenica contro il Verona. Passaggio di Benja Dominguez, controllo con il destro e tiro con il sinistro che buca le mani di un imperfetto Lorenzo Montipò. Dopo 6 mesi di lungo calvario, il numero 28 rossoblù ha potuto esultare con un i compagni dopo aver segnato una rete molto importante, soprattutto alla luce del momentaneo gol dell’1-2 segnato pochi minuti più tardi dal Verona. Vincenzo Italiano, ora, può contare totalmente su una nuova arma per il suo reparto avanzato. 

La scelta di Italiano: dentro Cambiaghi, fuori Saelemaekers

La scorsa stagione, sulla fascia occupata proprio da Cambiaghi, agiva Alexis Saelemaekers. Il belga, oggi alla Roma in prestito dal Milan, non fu riscattato a fine stagione dal Bologna, suscitando un po’ di mugugni anche tra i tifosi. La scelta da parte della società, però, fu dettata da due motivazioni molto semplici quanto importanti. La prima riguardò il rendimento del belga: dopo un girone d’andata deludente, Alexis fece vedere tutte le sue qualità nel girone di ritorno, lasciando tanto amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere con costanza sin dall’inizio. In secondo luogo, poi, Italiano aveva già richiesto un esterno appena arrivato a Bologna ed il nome era proprio quello di Nicolò Cambiaghi. Capacità di strappare, forza fisica, attitudine al cross: l’ex Empoli è sempre stato l’esterno ideale nella testa di Italiano e la dirigenza ha voluto assecondare, giustamente, la richiesta del mister.

Alexis Saelemaekers, con la maglia del Bologna

Alexis Saelemaekers, con la maglia del Bologna

La “bocciatura” di Motta e l’arrivo a Bologna un anno dopo

L’aneddoto che fa sorridere riguarda proprio l’arrivo di Cambiaghi a Bologna. In sostanza, Nicolò aveva già l’occasione di sbarcare sotto le Due Torri un anno fa, quando il Bologna era guidato da Thiago Motta. Proprio l’italo-brasiliano, però, in caso di permanenza, non avrebbe benedetto questo nuovo arrivo poiché le caratteristiche tecniche di Cambiaghi non andavano di pari passo con la sua idea di calcio. Per questo motivo, poi, Saelemaekers fu ritenuto più adatto al gioco di Motta. La sensazione, comunque, è che Alexis sarebbe stato riscattato solo se Thiago fosse rimasto a Bologna. Invece, con l’arrivo di Italiano, i 10 milioni fissati per il riscatto del belga, sono stati investiti proprio per Cambiaghi.

Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC 1909)

Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC 1909)

L’arma in più di Italiano: cross, forza fisica e determinazione

Nonostante i 6 mesi di stop, Nicolò ora è sulla strada giusta per il recupero totale della forma fisica e si candida per essere la vera arma per lo sprint di fine stagione. In queste prime partite dopo il rientro ha già mostrato tanto del suo valore e del suo bagaglio tecnico con giocate importanti e spesso decisive. Il cross per il gol di Ndoye contro il Milan, ad esempio, ma anche il rigore procurato contro il Cagliari. Ancora, poi, l’assist per il gol vincente di Orso contro i sardi e infine la gioia personale contro il Verona. Niente male per un rientrante da un infortunio serio come la rottura del legamento crociato anteriore. Ora, comunque, a Nicolò servirà trovare continuità e recuperare la necessaria lucidità per completare una partita. La sensazione, però, è che Italiano avesse ragione sull’apporto dell’ex Empoli. Sarà il tempo a dire la sua.

Fonte: Claudio Beneforti, Stadio

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