Bologna FC
Lezioni di Italiano – E’ morto il re, viva il re!
Abbiamo sempre pensato che il successo di un progetto, parte sempre dal manico e dalla sua visione. Per questo l’importanza di una cena conviviale, come step di partenza per iniziare l’amalga del gruppo, è un primo passo fondamentale, che fa capire come l’importanza del gruppo preceda sempre l’importanza del singolo.
Il “re” della nostra difesa, Sam Beukema, ha ufficialmente abdicato, scegliendo Napoli e i campioni d’Italia. La notizia è di poco fa, la cifra, nei fatti, è quella richiesta dal Bologna. La delusione per questa “uscita di scena”, voluta e desiderata dall’olandese, rimane forte. Ma questo è il momento di lasciarci alle spalle pensieri poco edificanti e di pensare al futuro. Futuro che si chiama stagione 2025-2026, futuro che significa nuovo campionato di Serie A, partecipazione all’Europa League, nuovo assalto alla Coppa Italia. Rimane la maglia (viva il re!), la passione che sopravvive, portiere dopo portiere, difensore dopo difensore, centrocampista dopo centrocampista, attaccante dopo attaccante. Rimane il fatto che nella trattativa il Bologna è rimasto, sostanzialmente, fedele alle sue linee guida e non ha mai mollato un centimetro.
Vincenzo Italiano con la Coppa Italia (© Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblù)
Il regno di Vincenzo Italiano, comunque, continua
La fidejussione sulla qualità del prossimo anno (dopo l’operato sempre egregio di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio) rimane quella prestata dal suo allenatore, monarca incontrastato del Regno di Casteldebole.
In un anno di grandi cambiamenti delle guide tecniche delle nostre concorrenti (Torino, Fiorentina, Roma, Lazio, Milan, Inter, Parma, Atalanta), la conferma sul trono del Galli da parte di Vincenzo è forse la notizia più importante. Dare prosecuzione al magnifico lavoro tecnico fatto nella stagione 2024/25 è, probabilmente, la vera “pietra d’angolo” che sorregge il percorso “vincente” di questo futuro Bologna Fc 1909, a prescindere dagli interpreti. Futuro puntellato dalle parole sempre “coerenti” del tecnico rossoblù, che ha sempre visto ampi margini nella crescita della sua squadra. Anzi la sensazione è sempre stata quella quasi di ansia. Ansia di ricominciare da dove ci si era fermati, per migliorare quel nono posto finale, che fino alla 33sima giornata raccontava di un percorso (eravamo quarti) da Champions League.
Lezioni di link building: l’importanza della coesione del gruppo
Vincenzo Italiano e Joey Saputo (© Damiano Fiorentini)
Non ci tacciate di arrufona semplicità, ma il percorso virtuoso della scorsa stagione è partito dal manico (in ordine di apparizione Saputo, Sartori e Di Vaio, Italiano), dal primo passo di questa stagione. Perchè Vincenzo ha sempre fatto precedere la componente umana della sua rosa, prima ancora del dato tecnico-tattico. Insomma prima viene l’uomo (e le sue qualità morali) e poi il giocatore, con le sue doti tecniche, che comunque ci devono sempre essere ed essere di elevato livello.
E da questo dogma è ripartito ieri: non un allenamento fisico-tattico durissimo per iniziare a conoscersi, ma una piacevole e conviviale cena, con Vitik e Immobile subito ad integrarsi col gruppo che ha vinto la Coppa Italia. E siamo sicuri che ad attendere i nuovi, sulla porta del Centro Tecnico, ci fosse il sindaco Lollo De Silvestri, per fare capire dal minuto zero a Ciro e Martin, in quale posto magico erano capitati.
Magico, per noi, da sempre.
Lorenzo De Silvestri (© Bologna FC 1909)
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