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Lezioni di Italiano – Lecce-Bologna 2 a 2

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Lecce-Bologna 2 a 2 (@Bologna FC 1909)
Lecce-Bologna 2 a 2 (@BFC 1909)

Dall’Europa alla Serie A, da Birmingham a Lecce, passando per Bologna, un tragitto di 1625 chilometri più 818. Riunire l’Europa con la Serie A, un’impresa complicata, racchiusa in quasi 5mila chilometri. Distanti e scontenti, per il risultato del Villa Park e per un complicato pareggio a Lecce, con una vittoria che sfugge all’ultimo secondo. La vittoria esterna manca dal marzo scorso, quando il Bologna corsaro vinse a Venezia con una perla di Orsolini. Da allora, tranne che a Roma, un lampo di gioia accecante, il buio più assoluto in trasferta.

I primi 45 minuti di Lecce-Bologna

Lecce fanalino di coda, Lecce incapace di vincere da 5 partite, poteva essere la giusta vittima sacrificale. Però quando Koulibaly segna al 13′, lo stesso minuto della rete di Mc Ginn dell’Aston Villa, qualche mano maschile si è involava verso il basso ventre. Quando poi al 18′ un tiro deviato leccese si stampava sulla traversa di Skorupski, le mani si moltiplicano e toccano tutto quanto di scaramantico ci sia a portata. Il primo tempo corre il rischio di essere una Caporetto, perdendo contro l’ultima in classifica. Poi, con le porte già aperte dello spogliatoio per l’inizio dell’intervallo, Rowe disegna un filtrante a Dallinga che in piena area stramazza al suolo. Rigore sacrosanto. Orsolini s’incarica, rincorsa, fermata classica a metà strada e gol. Le mani lasciano le prese, respiri di sollievo e intervallo sia. Ma quanta sofferenza. troppa, a condire una prestazione troppo lontana da quella a cui siamo abituati.

La ripresa allo Stadio di Via del Mare

Il copione del secondo sembra anticipare che il Lecce si possa rintanare nella sua metà campo, un pareggiaccio in fondo non è poi da buttare via. Ma al 15′, Koulibaly, spiritato e galvanizzato dal gol del primo tempo,  ci riprova e colpisce il palo alla sinistra di Skorupski. Poi Gallo ringrazia Bernardeschi, nel frattempo entrato al posto di un evenescente Orsolini, rubandogli il pallone e presentandosi solo davanti a Skorupski, ma San Lukasz smiracola e il risultato rimane inchiodato sull’1 a 1. Il Lecce inizia ad eclissarsi ed il Bologna sembra possa approfittarne. Entrano Castro, Cambiaghi e Odgaard. E sarà proprio quest’ultimo a regalare, su assist di Bernardeschi, il gol del 2-1 al 71′, complice una deviazione di un difensore nella porta di Falcone. Wladimiro, inquadrato, sputa secchiellate di parole irripetibili, neanche a notte fonda in tv. Il Lecce si ributta in avanti, palo di Pierotti, il Bologna inizia un periodo di latitanza negli ultimi minuti del match e all’ultimo respiro, Camarda di testa regala un punto insperato agli uomini di Di Francesco.

Partita bruttissima, Bologna irriconoscibile e la trasferta di Birmingham non può e non deve essere una scusante, anche perchè 8 giocatori a Via del Mare erano in panchina al Villa Park. Ma i rossoblù sono una pallida copia, quasi irriconoscibile, del Bologna ingiocabile della scorsa stagione. La squadra fatica a raddoppiare, manca di quella aggressività capace di bloccare l’avversario ed è sterile in avanti, sbagliando tutto quello che si può sbagliare. Un punto muove la classifica, ma non ci da serenità per quello che abbiamo visto in campo.

Per fortuna giovedì si torna in campo, ci sarà nuovamente Freuler: ma il Bologna di oggi, casuale e poco efficace, non incontrerà sempre il Lecce. Purtroppo.

 

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