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Meteore Rossoblù – La conversione – 10 Mag

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Negli ultimi anni c’è un fenomeno che sta diventando sempre più di moda tra i Vip: la conversione religiosa e il trovare la fede!!! Sono molti quelli che ci sono passati, dopo una vita sopra le righe fatta di vizi, di eccessi, dipendenze e peccati vengono improvvisamente illuminati dalla “luce divina” e decidono di convertirsi, diventando tra i più accaniti testimoni della fede cristiana e, naturalmente, scrivendo un libro che racconta la propria storia perché si, anche la conversione a volte porta benefici non solo spirituali… Tutti noi abbiamo ben presente la storia di Claudia Koll, prima attrice scoperta da Tinto Brass e ora devotissima o Paolo Brosio, una vita di alcool, droghe e donne più che facili che, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje trova la fede e diventa uno strumento nelle mani della Madonna (come da lui dichiarato) e che si mette a piangere come un bambino credendo di essere al telefono con Papa Francesco durante uno scherzo delle Iene, e nel calcio? Beh, nel calcio come dimenticarsi di Nicola Legrottaglie che, da bambino, fece una promessa “Se diventerò un calciatore di Serie A diventerò il missionario di Cristo nel mondo” ma che a Bologna, più che la strada verso il Paradiso, mostrò la strada verso l’inferno della serie B con quell’errore grottesco durante lo spareggio contro il Parma condito da una sistemata ai suoi capelli lunghi e pieni di meches subito dopo il gol di Gilardino.

Nato a Gioia Del Colle il 20 ottobre 1976 Nicola Legrottaglie è un ex difensore e ora allenatore che muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nei pulcini dell’Inter Club Mottola (poi diventato Altritalia Motola) di Taranto. Nel 1994 passa alle giovanili del Bari che, nel 1996, lo manda in prestito alla Pistoiese per fare esperienza in Serie C1. Dopo 31 presenze e 3 gol a fine stagione viene acquistato in comproprietà dal Chievo Verona e passa sempre in prestito, al Prato dove colleziona 20 presenze. Viene riscattato alle buste dai clivensi ma, a Verona non trova molto spazio e, nel gennaio 2000 passa in prestito alla Reggiana. Dopo 5 presenze e un gol viene acquistato in comproprietà dal Modena con cui, nella stagione 2000/01 guadagna la promozione in Serie B giocando 32 partite e segnando un gol sotto la guida del tecnico Gianni De Biasi e guadagna il soprannome “Il Duca”. 

Nell’estate del 2001, dopo essere stato promosso in Serie A per la prima volta, il Chievo riscatta il cartellino del giocatore che esordisce in massima serie il 14 ottobre contro il Brescia e segna il suo primo gol nel massimo campionato nel pareggio a Roma contro la Lazio del 17 febbraio 2002. La prima stagione in serie A si chiude con 13 presenze e 2 gol facendogli guadagnare il posto da titolare in quella successiva dove gioca 30 partite mettendo a segno 4 gol e viene convocato in nazionale.

Nell’estate del 2003 diventa l’oggetto del desiderio del mercato di tanti grandi club e, dopo un asta al rialzo, la Juventus la spunta sulla Roma pagandolo 7 milioni di euro. In bianconero purtroppo non riesce a ripetere le ottime prestazioni delle stagioni precedenti anche a causa di una pubalgia ma, in compenso, riesce a vincere il premio “Bidone D’Oro” indetto dalla trasmissione Catersport di Radio 2. Nel gennaio 2005, dopo aver corteggiato a lungo Marco Materazzi, il Bologna lo acquista in prestito per puntellare la difesa di una squadra che si stava ben comportando in quel campionato e che veleggiava vicino alla zona UEFA… purtroppo dopo il suo acquisto la squadra ha il tracollo che tutti ricordiamo e a fine stagione, dopo lo spareggio contro il Parma e “l’ottimo” anticipo di Nicola su Gilardino in occasione del gol dell’attaccante biellese, retrocede in serie B con 42 punti in classifica.  Rientrato a Torino dal prestito viene subito girato al Siena con la stessa formula e proprio in terra toscana avviene il miracolo… L’attaccante Tomás Guzmán gli fa conoscere il movimento “Atleti di Cristo” e, dopo la sua conversione la fede in Gesù gli permette di tornare a giocare ad ottimi livelli (almeno, così sostiene).

Torna alla Juventus nell’unico anno della squadra bianconera in serie B, retrocessa a causa di Calciopoli e, con 10 presenze contribuisce alla vittoria del campionato e all’immediata promozione della squadra. Nella stagione 2007/08 dopo aver firmato il rinnovo con la squadra fino al 2010 e dopo l’infortunio di Andrade e le cessioni di Boumsong e Criscito guadagna il posto da titolare in squadra e finisce la stagione con 33 presenze e 3 gol. Nella prima gara ufficiale della stagione successiva, il preliminare di Champions League contro l’Artmedia Bratislava del 13 agosto 2008 segna il suo primo gol in Europa. Lascia la Juventus per accasarsi al Milan il 31 gennaio 2011 dopo altre 50 presenze e 6 gol totali e, il giorno seguente esordisce, a Roma contro la Lazio, subentrando a Bonera a inizio secondo tempo ma dovendo uscire, pochi minuti dopo a causa di uno scontro con Kozak. Questa, purtroppo per lui, rimane l’unica presenza in maglia rossonera infatti, da lì a fine stagione, non scenderà più in campo e, non venendo rinnovato il contratto si ritrova svincolato. Firma per il Catania il 24 agosto 2011 e, in tre stagioni conquista un undicesimo e un ottavo posto e, nella stagione 2013/14, la sua ultima prima di ritirarsi, la retrocessione in serie B.

Appesi gli scarpini al chiodo inizia la sua carriera di allenatore alla guida degli allievi nazionali del Bari prima di passare, il 25 luglio 2015, all’Akragas in Lega Pro, dove si dimette il 17 gennaio 2016.

Il 9 gennaio 2017, chiamato da Rastelli, diventa il suo vice allenatore a Cagliari ma, il 17 ottobre dello stesso anno viene esonerato assieme a lui. 

Durante la sua carriera veste anche la maglia della nazionale prima nella rappresentativa Under -18, dove viene convocato nel 1994, poi nella nazionale maggiore esordendo il 20 novembre 2001 contro la Turchia sotto la guida di Giovanni Trapattoni. Segna la sua prima rete il 30 aprile 2003 in amichevole contro la Svizzera e, dopo un periodo lontano dalla maglia azzurra, torna a vestirla nel 2008 convocato da Marcello Lippi. Verrà convocato anche alla successiva Confederations Cup scendendo in campo in una sola occasione contro gli Stati Uniti.

Legrottaglie oltre che sul campo s’è dato da fare anche con l’editoria pubblicando tre libri: il primo, uscito il 24 marzo 2009 intitolato “Ho fatto una promessa” parla della sua vita e del suo percorso religioso,  il secondo, uscito un anno dopo e dal titolo “Cento volte tanto. Con la fede vivo meglio”, parla di come la pensa su alcuni temi scottanti legati alla fede e il terzo intitolato “L’amore vince tutto. La fede spalanca il mio cuore ogni giorno di più”… peccato non ne abbia scritto anche uno a quattro mani insieme a Paolo Brosio!!!

Come membro dell’associazione “Atleti di Cristo” ha ideato il progetto sociale “Missione Paradiso” e, nel 2012 ha ricevuto l’ECMM per l’etica nel calcio da parte del COEMM… Giusto così, per far capire l’importanza del premio a chi conosce l’associazione, il COEMM (Comitato etico mondo migliore) è, come riportato dal proprio sito internet, un associazione internazionale no profit guidata dal segretario/fondatore Maurizio Sarlo. Altre particolarità di questa associazione sono la sua sede che è stata spostata da Padova a Treviso ad un indirizzo non ben specificato e senza indicazioni, un codice fiscale che, dopo alcune ricerche, si scopre appartenere ad altre associazioni che non fan parte delle onlus e il progetto di Maurizio Sarlo che promette ai propri soci che, a seguito della donazione mensile di un euro a vita lui restituirà a ogni membro dell’associazione 1500 euro mensili… la data della prima restituzione doveva essere maggio 2016, per poi essere spostata al mese successivo, peccato che, da quel giorno, ogni mese è quello successivo e nessuno ha mai visto neanche un centesimo dentro a quella carta di credito promessa dal Sarlo. Il COEMM ha attirato anche l’interesse de “Le Iene” ma sopratutto di “Striscia la notizia”che, negli ultimi anni, con Moreno Morello ha indagato più e più volte e ha fatto numerosi servizi su questa “pensione” miracolosa… un premio da non sottovalutare eh, mica pizza e fichi oppure, come direbbe Palmiro Cangini “Fatti, non pungente!!!”.

Tornando a Legrottaglie, il 6 luglio 2013 si è sposato con Erika Cerboni e, dal 22 ottobre 2014 è diventato padre di Pietro Nicola Legrottaglie.

 

Ex playboy votato all’eccesso fuori dal campo e nelle camere da letto dopo la conversione Nicola Legrottaglie, l’atleta di Cristo, ha visto la luce e da quel giorno ha deciso di portare a tutti la parola di nostro signore, di aiutare i più deboli e di mostrare la strada verso il paradiso a chi si presenta davanti alla sua strada… peccato la conversione sia arrivata troppo tardi e che, l’unica cosa che è stato capace di mostrare a Bologna grazie ai suoi svarioni e sopratutto al liscio antecedente al gol di Gilardino nello spareggio contro il Parma, sia stata la strada verso l’inferno della Serie B… mettendosi rigorosamente a posto il suo ciuffo mechato dopo l’errore!!!

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