Bologna FC
Milan-Bologna 1-0: il Bologna da 1 a 10
I lombardi hanno superato i felsinei di misura nel posticipo di ieri: scopriamo cosa è andato e cosa no
Il Bologna di Italiano ha perso la seconda trasferta stagionale contro un solidissimo Milan, capace di tenere i ranghi serrati in difesa e pungere al punto giusto. Scopriamo cosa è andato e cosa bisogna migliorare grazie alle statistiche chiave.
1- Il dribbling di Bernardeschi
Fatica, come tutto l’attacco del Bologna, ma va premiato perché un paio di spunti ai compagni li ha dati. L’atteggiamento che porta in campo fa sperare e non poco, ora bisogna ritrovare la confidenza con un campionato che gli era mancato parecchio. Gli ingredienti ci sono, ma, come sanno tutti gli chef, per fare una buona torte serve tempo: questo Berna deve ancora cuocere, per far ribollire i cuori dei suoi tifosi.
2- I duelli di Miranda
Non si sa perché, ma questo Juan non sembra il giocatore che abbiamo imparato ad apprezzare durante la passata stagione. Sbaglia qualche passaggio semplice di troppo e un paio di letture, ma probabilmente dipende anche dall’assenza dal campo. Non è titolare da maggio, per cui possiamo anche capire la situazione. Certo è che il Miranda dell’anno scorso toglieva, pure in fase offensiva, parecchie castagne dal fuoco, e ai rossoblu sta mancando quella classe. Tornerà, non abbiate dubbi.
Luka Modric esulta dopo il gol in Milan-Bologna (©AC Milan)
3- I cross precisi di Modric
Non è più un ragazzino ma, grazie alla sua classe unica, sa stupire ancora. Lui è soltanto il deejay, quello che mette la musica per far scatenare la squadra, il resto lo fa la sfera di gioco, che sembra quasi telecomandata come un drone. Fa ciò che vuole e, come se non bastasse, si inserisce con tempi da trequartista famelico per spingere in porta il piazzato dell’1-0. In più, il suo è il primo gol più anziano della storia della Serie A, a 40 candeline spaccate. Chapeau.
4- I pali colpiti dal Milan
I ragazzi di Italiano, pur non avendo fatto tribolare troppo il proprio portiere, hanno subito le fiammate rossonere con quattro legni colpiti. Due volte nel primo e altrettante nel secondo tempo, Estupinan, Gimenez e Ricci hanno fatto tremare i pali della porta difesa da Skorupski, facendo pensare che il Diavolo potesse chiudere la sfida con ben più di una rete a referto. Campanello d’allarme non da poco, che il Bologna dovrà gestire nelle prossime settimane per riacquisire brillantezza.
5- I passaggi precisi di Orsolini
Non illumina, e basterebbe dire così per fare notizia. Di solito, è l’esterno di Rotella a fare il salto decisivo per alzare il livello generale, spesso con grandi giocate o conclusioni ardite. Al contrario, ieri è stato ingabbiato dalla maestria difensiva di Max Allegri, che è riuscito ad annullare i guizzi dell’attacco emiliano.
6- I lanci precisi di Skorupski
Incolpevole sul gol, il Benjamin Button polacco resiste, così come i suoi centrali, in una serata complessa fin dai primi minuti. Contro il Genoa e poi in Europa League, la squadra dovrà rifarsi e, con un miglioramento di condizione generale, potrebbe concedere meno occasioni agli avversari. Di certo, a Lukasz non dispiacerebbe uno scenario del genere.
7- I rilanci di Heggem
Ancora una volta, il ragazzone di Trondheim si comporta in maniera più che dignitosa contro degli avversari di signorile qualità. Efficace, pungente e calmo in interventi cruciali, il norvegese si porta a casa un’altra sufficienza, pur non brillando come contro il Como. Ricordandoci una delle leggi d’oro del difensore, cioè che non bisogna essere belli ed appariscenti, ma efficienti e puntuali, non possiamo che apprezzarne l’inserimento nella rosa in tempi così rapidi.
Torbjørn Heggem (©Bologna FC 1909)
8- I duelli a terra vinti da Lucumi
Il colombiano sta salendo: dopo l’errore della prima ha convinto a Como e, pur senza fuochi d’artificio, ha giocato una gara solida anche contro il Milan. Traendo il succo dalla situazione, potremmo dire che solo chi gioca può sbagliare, ed è perfettamente normale. L’importante è rialzarsi con convinzione, aggiustando qualche meccanismo del proprio gioco, e Jhon lo ha fatto con magistrale rapidità.
9- I duelli di Estupinan
L’ecuadoreno, rimandato a settembre dopo le prime due uscite, ieri sera è stato capace di salire di categoria. Un palo, tanti dribbling e la sua solidità difensiva lo trascinano di diritto tra i migliori dei suoi.
10- I passaggi di Castro
Gli appena 18 palloni toccati, conditi da 10 passaggi, dicono tutto sulla partita del Toto Castro. I difensori rossoneri hanno fatto un eccellente lavoro di copertura sulla punta emiliana, che è stata condizionata in tutte le sue doti. La squadra, così, ha potuto sfruttare troppo poco la grande qualità in transizione di Santi. Cosa che ha condizionato parecchio la manovra, poco efficace, dei ragazzi di Italiano.
Fonte: Sofascore
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