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Italiano contro Allegri, sarà organizzazione contro praticità a San Siro

Una sfida tra filosofie di calcio differenti, Milan – Bologna sarà un confronto tra due tecnici di primissima fascia

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Milan Bologna allegri Italiano
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Un remake della serata più bella degli ultimi anni di storia per il Bologna, quella sfida con il Milan che ha visto i rossoblù alzare al cielo la Coppa Italia. Questa volta però sarà San Siro la cornice e non l’Olimpico di Roma, così come non sarà Italiano contro Conceicao ma sulla panchina rossonera siederà Max Allegri.

Filosofie di calcio differenti, idee di gioco lontane ma stesso obiettivo: segnare un gol in più degli avversari. Per Allegri si sa il risultato ideale sarebbe un “semplice” 1-0, Italiano è invece più propositivo e disposto a giocare il suo calcio organizzato ma a viso aperto.

L’organizzazione di Vincenzo Italiano

La finale di Coppa Italia di qualche mese fa è stata una masterclass del calcio di mister Italiano. Pressione uomo su uomo, attenzione al dettaglio e annullamento delle idee avversarie improntate ad un aggressione offensiva concentrata sugli esterni rossoblù. Il gol vittoria arrivò non a caso dai piedi di Ndoye, che proprio con l’ex Fiorentina ha fatto grandi passi avanti area di rigore.

A San Siro però sarà una sfida diversa, il calcio Allegriano e ormai noto da anni, fatto di compattezza difensiva e ripartenze brucianti. La palla si preferisce falla gestire all’avversario per poi tenerla tra i piedi poco e in maniera più efficiente possibile. Italiano è chiamato quindi ad organizzare la sua squadra in modo da poter sviluppare occasioni da gol partendo dal palleggio, alla ricerca dei giusti varchi della difesa rossonera.

La praticità di Massimiliano Allegri

Poco palleggio e tanta concretezza, certo che con Modric in mezzo al campo sembra quasi un eufemismo. Nella prima uscita ufficiale contro la Cremonese la difesa non è stata certo quella che ha sempre caratterizzato le squadre del tecnico livornese. Due gol subiti da una squadra che attualmente è la capo lista ma più verosimilmente lotterà per la salvezza.

A Lecce sono stati zero i gol subiti, qualche certezza in più dietro ma non ancora quella auspicata ad inizio stagione. I rossoneri hanno avuto, come anche il Bologna, due settimane per rimettersi in ordine e siamo certi che Allegri si sia soffermato sulla solidità della sua difesa più che sulla propositività offensiva, quella l’ha sempre lasciata all’estro dei suoi giocatori.

All’attacco rossonero mancherà ancora il giocatore più pericoloso, Leao e Allegri sembra volersi affidare a tre profili comunque di alto livello: Pulisic con le sue sterzate, Saelemaekers che ama Bologna ma sappiamo quanto sia pericoloso e quella che al momento sembra essere una scommessa da recuperare nonostante il curriculum, Gimenez.

Il confronto

Chi avrà la meglio? Difficile predirlo, il curriculum vede Allegri in vantaggio, ma se si fosse liberato forse anche lo stesso Milan gli avrebbe preferito l’Italiano del Bologna. Ci si aspetta equilibrio in campo, dove si incroceranno anche i due nuovi arrivi Rowe e Rabiot. Il francese ha parlato ieri di tensioni lasciate alle spalle e allora sarà solo una questione di campo. Allegri e Rabiot sono una coppia consolidata ma Italiano e Rowe potrebbero ricreare quell’efficenza vista con Ndoye, con l’inglese potenzialmente ancora più concreto sotto porta.

Fonte: Giuseppe Tassi – Il Resto del Carlino

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