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Miranda, que pasó?

In seguito all’ottimo rendimento della scorsa stagione, Juan Miranda è sceso nelle gerarchie di Italiano destando stupore.

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Juan Miranda (©Bologna FC 1909)
Juan Miranda (©Bologna FC 1909)

Questa stagione 2025-26 è iniziata con molte novità e con qualche dubbio. Anzi, per certi versi non sarebbe sbagliato parlare di alcuni “misteri”, tra cui l’improvvisa sparizione di Benjamin Dominguez e il calo di Juan Miranda nelle gerarchie di Italiano. Lo spagnolo ha infatti collezionato solamente 36’ minuti dall’inizio della stagione.

Miranda desaparecido: prima la squalifica, poi?

La prima gara di quest’anno, Juan Miranda ha dovuto per forza vederla in televisione. Lo spagnolo infatti, doveva scontare una squalifica ottenuta la penultima giornata di campionato contro la Fiorentina per un rosso su Mandragora.

Scontata la giornata di stop, tutti si aspettavano di vedere lo spagnolo tra gli undici titolari contro il Como. E invece, Vincenzo Italiano ha mischiato le carte e ha schierato Lykogiannis dal primo minuto. Miranda è poi subentrato al greco solo all’82’, ma Italiano nel post partita ha confermato che il cambio non era previsto e che Lyko è uscito solamente in seguito ad un fastidio muscolare.

Una delle spiegazioni plausibili per la scelta di Italiano è che con una difesa completamente nuova, con l’inedita coppia Vitik-Heggem e l’aggiunta di Zortea, ci volesse qualcuno con più “esperienza” per bilanciare il reparto.

Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)

Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)

Piccola chance contro il Milan, ma lo spagnolo non brilla

Ma Miranda è partito dalla panchina anche contro il Milan e allora le domande si sono infittite. Juan, que pasó?
Per essere chiari, Lykogiannis è sicuramente un ottimo giocatore ed è stato lo stesso Italiano a chiedere alla società di trattenerlo a Bologna anche questa stagione, prolungando il contratto del greco di un ulteriore anno.  Ma è del tutto comprensibile che Lyko, che non ha più 25 anni come Miranda, non riesca a giocare tutti i 90 minuti con la stessa intensità. 

Nel secondo tempo di Milan-Bologna infatti, quando Italiano ha chiesto alla squadra di spingere di più, il greco si è rivolto alla panchina e con un gesto ha comunicato che non riusciva più a star dietro ai diavoli. E allora, ecco che lo spagnolo si è alzato dalla panchina ed è entrato sui campi di San Siro.

Di scintille però non ce ne sono state, anzi. Contro i rossoneri Miranda non è stato lucido come ci si aspettava e ha totalizzato solamente 21 passaggi, non riuscendo a dare la scossa che al Bologna serviva. Ma va da sé che per giudicare un giocatore non bastano 28 minuti, soprattutto se pensiamo all’ottimo rendimento dello spagnolo la scorsa stagione.

Miranda: la scorsa stagione 31 presenze e 6 assist in serie A

Juan Miranda è arrivato a Bologna nel mercato estivo, fresco di una medaglia d’oro ottenuta alle Olimpiadi di Parigi 2024 con la sua Spagna. Le prime due gare le ha fatte da subentrato collezionando solamente 33’ minuti. Dopodiché due gare intere da 90 minuti e due successive panchine. Contro il Parma, gli ultimi 12’ minuti e poi una striscia di titolarità che si è interrotta raramente fino al termine del campionato. Complessivamente, solo in Serie A conta 31 presenze (di cui 25 dal primo minuto) contro le 17 di Lykogiannis.

Miranda inoltre, è stato il rossoblù che ha fatto più assist in campionato, con un totale di 6. Lykogiannis infatti, è stato l’assistman della stagione con un totale di 7, ma questi sono stati distribuiti tra Serie A (4), Coppa Italia (2) e Champions (1).

Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino - Bologna (© Bologna FC 1909)

Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino – Bologna (© Bologna FC 1909)

Italiano: l’unico che sa e che può trovare la quadra

Allora viene spontaneo chiedersi, cos’è cambiato? Perché Miranda è sceso nelle gerarchie del tecnico? L’unico che al momento può rispondere a queste domande è lo stesso Vincenzo Italiano, colui che vede i rossoblù ogni giorno a Casteldebole. In ogni caso, occorre sempre tenere a mente che la macchina Bologna deve funzionare nel suo insieme e non nelle sue singole parti.

Il reparto difensivo è stato quello che ha subito maggiori cambiamenti ed è quindi inevitabile che serva tempo per fare prove tra i nuovi arrivati ed aggiustare i meccanismi che non vanno.  Italiano continuerà a fare esperimenti al Niccolò Galli e noi non possiamo fare altro che sperare che la quadra venga trovata al più presto.

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