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Napoli-Bologna 2-0: Il Bologna da 1 a 10

Analizziamo la finale di Supercoppa grazie alle dieci statistiche chiave

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Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)
Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)

Dopo la tristezza, è già tempo di andare avanti. E, per farlo al meglio,  bisogna capire cosa non è andato durante una partita complicata e che, comunque, lascia spunti di crescita. Come al solito, noi lo facciamo a modo nostro, servendoci delle consuete dieci statistiche chiave.

1- Il tocco fallito di Odgaard

Apparizione notturna, ombra, spettro. Questo è quanto trovereste sulla Treccani cercando “fantasma”, ma, purtroppo, da domani aggiungeranno anche una foto dell’insospettabile Jens di ieri sera. Tre falli commessi, cinque palle perse e il 33% di contrasti vinti. Davvero troppo poco per una finale, ma la stanchezza sul suo volto era tanto presente quanto la frustrazione.

2- Le reti di Neres

L’attaccante azzurro conferma l’ottimo momento di forma con queste due reti ma, di certo, erano entrambe evitabili. Sulla prima non bisognava lasciargli così tanto spazio, mentre il secondo gol non va neppure spiegato. Continua la tendenza della difesa di Italiano che soffre le punte mobili negli attacchi a due, capaci di scompigliare le marcature e seminare il panico nella linea. Stanchezza sì, ma è una tematica da accentuare per evitare serate simili.

3- I tiri di Hojlund

Non segna, ma semina il panico che il compagno di reparto prontamente raccoglie. Sfrutta tutte le incertezze della difesa avversaria, insinuandosi come un tarlo: la sua crescita è stata qualcosa di straordinario, anche se tutti speravano di non vederne i risultati proprio a sfavore dei rossoblu.

4- Le palle perse di Castro

Di solito si mette in mostra con mestiere e cattiveria, mentre ieri è stato nascosto come un ago in un pagliaio. Se l’attacco ha funzionato meno del solito è sicuramente merito del trio difensivo partenopeo, ma Santi ha accusato la stanchezza degli ultimi impegni. Lo vedremo in panchina contro il Sassuolo, in favore del ben più fresco Dallinga?

Federico Ravaglia nel prepartita di Napoli-Bologna a Riad (© Bologna FC 1909)

Federico Ravaglia nel prepartita di Napoli-Bologna a Riad (© Bologna FC 1909)

5- Le parate di Ravaglia

Un errore può capitare a tutti, e questo è davvero pesante. Però, per come ha difeso con le unghie e con i denti la propria porta, anche in semifinale, penso che i tifosi lo sapranno perdonare. Piange, si danna, ci sta male: proprio per questo è l’uomo giusto nella squadra giusta. Senza di lui, forse, il secondo gol non sarebbe arrivato, ma probabilmente gli azzurri avrebbero perforato la rete in diverse occasioni.

6- I duelli di Heggem

Soffre parecchio, quanto tutta la difesa a dire la verità. Però, ancora una volta, riesce a contenere gran parte dei problemi che circolano attorno a lui. Sulla seconda rete è incolpevole, anzi, già aveva completato una prodezza balistica sul bolide di Miranda… Ora la squalifica gli servirà per ricaricare le batterie, perché Bologna attende l’Heggem carico che abbiamo visto in questi mesi.

7- Giornate d’Arabia

Da martedì a martedì, la settimana araba per i rossoblu si è conclusa con una smorfia. Ma non dobbiamo dimenticare le emozioni che la squadra ci ha regalato e, soprattutto, il bagaglio dei ragazzi che ha aumentato visibilmente il suo volume. Peccato per Berna, ma tornerà più forte e grintoso che mai, ormai sappiamo come è fatto.

Vincenzo Italiano durante Napoli-Bologna (© Bologna FC 1909)

Vincenzo Italiano durante Napoli-Bologna (© Bologna FC 1909)

8- I duelli a terra di Pobega

Si applica tantissimo, glielo si poteva leggere nelle pupille anche nel post partita. Qualche lacrima ha pensato di solcare gli occhi del gigante buono, ma anche oggi Tommy non ha nulla da recriminare. Quando non deve andare non va: il matrimonio tra il Bologna e la Supercoppa è stato fermato dai bravi di Don Antonio, ma l’Innominato Pobega ha dato l’anima per il club. Ormai è uno di noi: chissà se al primo infortunio lo vedremo in curva….

9- I tocchi di Rowe

Jonathan si sente nominare dagli speaker arabi con una pronuncia obbrobriosa e, dal primo momento che mette piede in campo, decide di volergli insegnare a suon di gol come si chiama, in british english. Ci prova con tantissima applicazione e, anche se non trova la via del tabellino, è sicuramente il migliore tra gli ingressi del secondo tempo. Questo Rowe combattivo piace: probabilmente in pochi se lo sarebbero aspettato così grintoso dal rientro.

10- I contributi alla difesa di Lucumi

Il cafetero è ancora una volta uno dei rossoblu più convincenti, grazie alle letture attente e ad un problema fisico che, ormai, sembra alle spalle. Il passato gli ha insegnato tanto e, a maggior ragione in una finale, Jhon ha scelto la via della prudenza. Mozione approvata, presidente: ormai il centrale è imprescindibile in questo Bologna.

Fonte: Sofascore

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