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Napoli-Bologna: la finale che il calcio meritava

Questa sera a Riyadh, nella finale di Supercoppa italiana, si sfideranno Napoli e Bologna: la “finale giusta” per tanti motivi.

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Riccardo Orsolini e Joey Saputo (©Bologna Fc 1909)
Joey Saputo e Riccardo Orsolini all'Olimpico (©Bologna Fc 1909)

Questa sera alle 20 allo stadio Al-Awwal Park di Riyadh andrà in scena l’ultimo capito dell’epopea Supercoppa: la finalissima tra Napoli e Bologna. Squadre che hanno reso scontentissimo il pubblico arabo (che conosce e tifa esclusivamente Milan e Inter), ma felicissimo il pubblico italiano che l’ha definita “finale giusta”.

Giusta non solo perché mette di fronte i vincitori di scudetto e Coppa Italia, ma perché conferma e sottolinea il successo dei due club che, negli ultimi anni, hanno fatto i maggiori progressi e si sono confermati in termini di risultati.

Napoli-Bologna: la finale di Supercoppa che tutti volevano

Il club rossoblù e quello partenopeo sono l’esempio lampante di come andrebbe fatto calcio in Italia. Entrambe le squadre possiedono una proprietà fisica, riconoscibile e presente, pur con delle caratteristiche caratteriali ben diverse.

Da un lato abbiamo il canadese Joey Saputo, impeccabile, riservato e di poche parole; dall’altra l’esuberante e spesso eccessivo Aurelio De Laurentis, pur sempre un “grande gentiluomo” (come lo ha definito Italiano).

Ci sono poi amministratori esperti di numeri e politica sportiva due passi a lato del presidente (Chiavelli e Fenucci) e direttori sportivi e responsabili dell’area tecnica capaci di fare il loro mestiere (il giovane Giovanni Manna, Di Vaio e Sartori). Infine, eccellenti allenatori come il vincente-subito Antonio Conte e il sorprendente Vincenzo Italiano.

Il pullman della BFC Parade con Saputo a sinistra

Il Bologna festeggia per la Coppa Italia: oggi cercherà di alzare un altro trofeo contro il Napoli (© Bologna FC 1909)

Club in cui regnano competenza e la continuità

Una formula semplice contraddistingue i due club: competenza e continuità che, per quanto sia scontata è efficacissima e se modificata, può avere dei risultati tremendi.

Tra lo scudetto di Spalletti e Conte ad esempio, De Laurentis aveva provato a forzare l’impianto ma il risultato è stato l’opposto di quello sperato. Il presidente partenopeo però, ha avuto l’intelligenza di ripensarci consegnando il Napoli nelle mani giuste.

Il calcio italiano si sa, è caotico e disorganizzato, ma in tutto questo caos è bello avere due eccezioni. Due club che dimostrano che tutti possono fare calcio, ma farlo bene è un’arte.

 

Fonte: Ivan Zazzaroni – Stadio

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