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Rdc – Donadoni fra Nazionale e Bologna – 8 mar
Occorre mettersi l’anima in pace secondo Massimo Vitali, autore dell’articolo: da qui in avanti, che si parli di Nazionale o di Milan, il futuro di Donadoni sarà un argomento di grande interesse per tutti i media sportivi, senza contare però come il tecnico di Bergamo sia legato al Bologna da un contratto fino al 2018. Parallelismi con Casteldebole ieri a Coverciano in occasione della votazione per la Panchina d’Oro, dove la schiera di giornalisti era folta come quella di sabato al centro tecnico felsineo alla vigilia di Bologna-Carpi, facendo quasi passare in secondo piano le discussioni tecnico-tattiche usuali prima del match di domenica. Anche ieri il mister a domanda precisa ha risposto, offrendosi ai microfoni di Sky: “Tornare in Nazionale? Per me adesso è importante portare avanti il discorso con il Bologna, dove mi trovo benissimo. Tutto il resto passerà attraverso il tempo, quando si valuteranno tutte le cose che accadranno“. Inoltre, per rafforzare il concetto: “Per ora di reale c’è solo il Bologna. Comunque un’eventuale chiamata della Nazionale non la vivrei come una sorta di risarcimento: allenare la Nazionale è motivo di grande orgoglio, come lo è stato per me in quei due anni. Chiunque avrà la possibilità di ricoprire quel ruolo deve vivere quelle sensazioni che io ho vissuto prima da calciatore e poi da allenatore. È una grande responsabilità, un ruolo molto delicato e vuol dire metterci grande impegno”. Donadoni ha dedicato anche due parole al vincitore di giornata Allegri, restituendo al tecnico bianconero quei complimenti che gli erano stati fatti domenica sera dall’allenatore della Juventus. “Per quello che hanno realizzato la scorsa stagione rispettivamente alla Lazio e al Parma (aveva detto Allegri) la Panchina d’Oro la meriterebbero Pioli e Donadoni”. “Sono felice per Max (le parole di Donadoni). Per quello che ha fatto con la Juve questo riconoscimento se l’è ampiamente meritato. Dite che sarebbe stato un bel gesto premiare me? Il bel gesto penso che sia evitare che in futuro si ripeta quello che è accaduto lo scorso anno a Parma”.
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