Bologna
RdC – La seconda giovinezza di Blerim: nel mirino il decimo goal stagionale per la miglior stagione in carriera – 2 Apr
Il mister Donadoni è sempre alla ricerca di nuove idee, capacità di adattamento ed impegno ai massimi livelli, ma vi è un elemento che oramai è il fulcro del centrocampo a cui non può rinunciare: Blerim Dzemaili. Per lo svizzero è quasi giunta l’ora di lasciare Bologna, nelle prossime ore si deciderà se partirà anticipatamente l’8 Maggio oppure se si accaserà a Montreal il 10 Luglio. Prima però il numero 31 dei felsinei ha una missione da compiere: mettere il punto esclamativo su questa sua stagione fantastica, siglando il decimo goal stagionale, che sarebbe il suo nuovo record personale (a Napoli si era fermato a quota 9 tra campionato ed Europa League). Meglio di lui hanno fatto solo Hamsik e Nainggolan, fermi rispettivamente a 10 e 9 reti stagionali: basta solo il paragone con le due stelle di Napoli e Roma, per far comprendere la caratura di questa stagione sotto le due torri di Dzemaili. Chi pensava che lo svizzero fosse venuto a “svernare” in quel di Bologna si sbagliava di grosso: il centrocampista rossoblù si è acceso a Dicembre in concomitanza con l’annuncio del suo futuro approdo agli Impact, da lì ha siglato solo reti importanti con i goal che sono valsi i tre punti contro Pescara e Crotone, il goal in Coppa Italia contro l’Inter, le doppietta contro Torino e Chievo ed un gioiello a Genova, sponda blucerchiata. E l’antipasto di tutto ciò è stato il goal contro il Palermo, l’anticamera di una stagione con la “S” maiuscola per lui: leader, trascinatore, guerriero e capocannoniere, questo è quanto è diventato in una sola stagione a Bologna. Oggi proverà a mettersi in luce ancora una volta di fronte ai circa 1300 tifosi rossoblù presenti all’Artemio Franchi, dove è prevista anche la presenza di Joey Saputo. Donadoni con ogni probabilità schiererà un 3-5-1-1 con Mirante fra i pali, Torosidis, Maietta e Gastaldello in difesa, Mbaye, Donsah, Nagy, Dzemaili e Krejci a centrocampo e Verdi in supporto a Destro, un modulo all’occorrenza variabile per fornire più copertura, facendo scalare Mbaye e disponendo la difesa a quattro.
Il mister Donadoni è sempre alla ricerca di nuove idee, capacità di adattamento ed impegno ai massimi livelli, ma vi è un elemento che oramai è il fulcro del centrocampo a cui non può rinunciare: Blerim Dzemaili. Per lo svizzero è quasi giunta l’ora di lasciare Bologna, nelle prossime ore si deciderà se partirà anticipatamente l’8 Maggio oppure se si accaserà a Montreal il 10 Luglio. Prima però il numero 31 dei felsinei ha una missione da compiere: mettere il punto esclamativo su questa sua stagione fantastica, siglando il decimo goal stagionale, che sarebbe il suo nuovo record personale (a Napoli si era fermato a quota 9 tra campionato ed Europa League). Meglio di lui hanno fatto solo Hamsik e Nainggolan, fermi rispettivamente a 10 e 9 reti stagionali: basta solo il paragone con le due stelle di Napoli e Roma, per far comprendere la caratura di questa stagione sotto le due torri di Dzemaili. Chi pensava che lo svizzero fosse venuto a “svernare” in quel di Bologna si sbagliava di grosso: il centrocampista rossoblù si è acceso a Dicembre in concomitanza con l’annuncio del suo futuro approdo agli Impact, da lì ha siglato solo reti importanti con i goal che sono valsi i tre punti contro Pescara e Crotone, il goal in Coppa Italia contro l’Inter, le doppietta contro Torino e Chievo ed un gioiello a Genova, sponda blucerchiata. E l’antipasto di tutto ciò è stato il goal contro il Palermo, l’anticamera di una stagione con la “S” maiuscola per lui: leader, trascinatore, guerriero e capocannoniere, questo è quanto è diventato in una sola stagione a Bologna. Oggi proverà a mettersi in luce ancora una volta di fronte ai circa 1300 tifosi rossoblù presenti all’Artemio Franchi, dove è prevista anche la presenza di Joey Saputo. Donadoni con ogni probabilità schiererà un 3-5-1-1 con Mirante fra i pali, Torosidis, Maietta e Gastaldello in difesa, Mbaye, Donsah, Nagy, Dzemaili e Krejci a centrocampo e Verdi in supporto a Destro, un modulo all’occorrenza variabile per fornire più copertura, facendo scalare Mbaye e disponendo la difesa a quattro.
(Fonte: Il Resto del Carlino; articolo di Marcello Giordano)
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