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Rossoblù d’Italia: gli eroi delle Due Torri che hanno scritto la storia azzurra

Le qualificazioni ai Mondiali sono alle porte: ripercorriamo la storia dei rossoblù che, della massima competizione, hanno scritto la storia…

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Roberto Baggio, il Bologna in Nazionale (© 1000cuorirossoblù)
Roberto Baggio, il Bologna in Nazionale (© 1000cuorirossoblù)

Che cos’ha in comune l’azzurro con i colori rosso e blu? Nel corso degli anni, sono tanti i giocatori ad aver scritto pagine indelebili con entrambi le maglie, diventando simboli non solo di una città, ma di un intero paese. Campioni che, partiti o passati dal cuore di Bologna, sono arrivati a vestire l’azzurro e con esso hanno fatto la storia della Nazionale.

Anzléin, la firma sul primo Mondiale azzurro

La vera definizione di ‘bandiera‘. Un giocatore nato e cresciuto sotto le Due Torri, vissuto per esse fino all’ultimo dei suoi giorni. Un attaccante dotato di superpoteri, capace di segnare 252 gol in 361 partite. Non fu da meno con la maglia della Nazionale, con la quale segnò 15 gol in sole 21 presenze. Era il 1o giugno 1934 quando, allo Stadio di Roma, Schiavio segnò il gol del 2-1 sulla Cecoslovacchia nella finale dei Mondiali. Fu il primo trionfo mondiale per l’Italia.

Angelo Schiavio (Immagine della figlia Marcella Schiavio)

Angelo Schiavio (Immagine della figlia Marcella Schiavio)

La curva del Bologna è del più giovane marcatore italiano in un Mondiale

Non passano molti anni che un’altro volto si fa carico della bandiera rossoblù, così come di quella tricolore. Corre l’anno 1962 quando Giacomo Bulgarelli diventa il più giovane marcatore italiano in un Mondiale: Italia-Svizzera finisce 3-0 grazie alla sua doppietta, arrivata alla sola età di 21 anni e 226 giorni. Ma è nel 1968 che alza assieme ai compagni il trofeo dell’Europeo, seppur saltando la finale per via di un infortunio.

Passaggio del testimone a Bologna, rivalità in Nazionale

Ci avviciniamo al presente e arriviamo a BeppeGol. Una concorrenza spietata, quella con Roberto Baggio, che ridusse lo spazio di Beppe Signori a 28 partite e 7 gol. Una finale mondiale, nel 1994, persa ai rigori contro il Brasile. Lui, che quei rigori li batteva senza rincorsa. Difficile togliere il posto al Divin Codino, altro simbolo azzurro e rossoblù. Un totale di 56 partite disputate con la Nazionale, per 27 gol e la nomea di miglior marcatore italiano nella storia dei Mondiali.

Giuseppe Signori parla nel prepartita della Finale di Coppa Italia

Giuseppe Signori (© Bologna FC 1909)

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