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Uno ha esordito domenica, l’altro al momento è fermo ai box ma presto lo si vedrà in campo. Oggi pomeriggio Jonathan Rowe e Ibrahim Sulemana si sono presentati alla stampa, introdotti dall’ad Claudio Fenucci.

L’introduzione di Fenucci

«Si tratta di due calciatori molto motivati e giovani che sono venuti a Bologna per crescere insieme alla squadra. Vengono da esperienze diverse ma entrambi hanno grandi capacità di adattamento».

Le parole di Rowe

«Sono molto contento di essere qui, per me si tratta di un passo importante per la mia carriera. Sono un ragazzo ambizioso, non vedo l’ora di mettermi in gioco».

Che tipo di calcio sarà il tuo con Italiano, diverso rispetto a quello con De Zerbi?

«Hanno personalità simili, sono entrambi italiani. Richiedono tanto, è fondamentale essere sempre pronti e dare il massimo. Ci stiamo intendendo sul campo e voglio imparare presto la lingua».

Dobbiamo aspettarci dei gol da te?

«Io voglio aiutare la squadra e il meglio per tutto il gruppo. Sicuramente dovrò lavorare per fare gol e assist».

Sui compagni di squadra:

«In rosa sono tutti molto forti, mi hanno fatto sentire accolto e aiutato ad integrarmi».

Hai fatto pace con Rabiot?

«Sicuramente c’è stato qualcosa nello spogliatoio. Ho scelto di non parlare più di questo per andare avanti e migliorarmi come giocatore. Ora con lui è tutto ok, non ci sono rancori tra noi, sono cose che possono succedere in uno spogliatoio e rimanere lì ma a volte escono, ci siamo stretti la mano. Succede quando tutti vogliono qualcosa di buono per la squadra».

Cosa ti ha colpito della Serie A?

«E’ un calcio molto diverso da quello inglese e francese. Sono rimasto sorpreso e colpito dall’atmosfera del Dall’Ara, ho visto tanta passione. Qui voglio creare tanti ricordi belli con la squadra e con i tifosi».

Senti il peso di essere il giocatore del Bologna più pagato della storia?

«Non penso molto su questo. Io sono qui per rispondere sul campo, il lato finanziario non è di mia competenza. Dimostrerò cosa posso fare per la squadra».

Cosa ti chiede Italiano?

«Ho visto tanto calcio per studiarlo e tutti i migliori al mondo e provo ad inserire nel mio gioco cosa mi colpisce. Italiano mi chiede di giocare intensamente e con qualità con la palla tra i piedi».

Le parole di Sulemana

«Mi sono trovato subito bene, ho sentito il calore dei compagni. Ora sto un po’ meglio, ho ancora da lavorare con i fisioterapisti ma non vedo l’0ra di aggregarmi con i compagni».

Quali sono le tue caratteristiche?

«Rubare la palla, aiutare i compagni e tirare da fuori area. Sono venuto qui per imparare e crescere tanto».

Ti è mancata la fiducia dell’Atalanta?

«Lo scorso finale di stagione ho fatto bene ma ora sono a Bologna che è una grande squadra e penso solo al Bologna».

Hai un modello al quale ti ispiri?

«Non ho un modello su tutti. Io guardo tutti i migliori per migliorare».

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