Bologna FC
RS – RdC – C’è una pista Mudingay – 9 Ott
Nell’organico rossoblù trovare il qual’è il problema principale non è semplice. Se la difesa non “chiude”, il centrocampo non “filtra”. Perchè le troppe reti subite partono da una scarsa protezione della difesa da parte del centrocampo, che, inoltre, non ha nella manovra la sua qualità principale. E senza protezione, la difesa incassa allegramente (una media di 2,8 reti a partite, media da retrocessione se non supportata da goal in attacco, ndr). Se guardiamo alla formazione dell’anno scorso, l’equilibrio era stato trovato da Mastro Stefano con l’accoppiata Taider-Perez, che, insieme, supportavano (e sopportavano) i 4 la davanti che portavano il peso dell’attacco (Kone, Gabbia, Gila e Alino), garantendo allo stesso tempo filtro e pericolosità alla squadra nel suo complesso. La stagione precedente, scrive Marcello Giordano nel suo articolo, la coppia filtro era formata da Perez e Mudy, mentre davanti, dietro ad un formidabile Di Vaio (oggi lo ricordiamo così, ndr) due fantasisti del calibro di Alino e Ramirez, aggiungevano fantasia e pericolosità. Oggi la storia che raccontiamo è diversa, molto diversa: a un Perez arrivato negli ultimi giorni del mercato e palesemente fuori forma, si aggiungono un Khrin e un Pazienza che ancora non portano quel contributo che da loro ci si sarebbe aspettati, in freschezza e geometria (per il primo) ed in esperienza (per il secondo), mentre Della Rocca, Kone e Laxalt non hanno le caratteristiche di interdizione per occupare quel ruolo. Il mercato, ovviamente di gennaio, potrebbe dare una mano, e l’idea potrebbe essere quella di riportare a rivestire di rossoblù Gaby Mudingay, riscattato per 750 mila euro dall’Inter quest’estate, ma che ancora, causa lunghi e pesanti infortuni, non ha espresso all’Inter le qualità di copertura per cui era stato acquistato. Il suo ritorno permetterebbe di ricreare la famosa DiGa (Diego e Gaby) che fu l’asse portante della squadra dei 51 punti della prima stagione di Pioli. L’Inter, se Mazzarri non lo trovasse subito funzionale al suo gioco, lo potrebbe lasciare andare, soprattutto per ritrovare la migliore forma, giocando in una squadra ( il Bologna) che lo accoglierebbe a braccia aperte, così come a braccia aperte lo accoglierebbe Pioli, che sta pensando di riproporre la difesa a 3, che diventa a 5 con l’abbassamento degli esterni di centrocampo, per essere maggiormente difensiva.
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