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RS – STADIO: Guaraldi prepara il colpo a sorpresa: Zeman – 14 mag

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Fatti, non chiacchiere. Nella giornata di ieri il Presidente Guaraldi ha dichiarato che la B sarà, nelle intenzioni societarie, durerà soltanto un anno. Una città come Bologna, una squadra come il Bologna, meritano la A. Parole al vento, molto probabilmente, visto che chi giustamente lo contesta aveva già previsto certe dichiarazioni: le intenzioni non bastano, il popolo rossoblù vuole dei fatti, e li vuole subito, ora che la ferita di una retrocessione giunta come una lenta agonia ancora brucia.
E allora Guaraldi è passato dalle parole ai fatti, inseguendo un nome che può senza dubbio ridare speranza ed entusiasmo ad una piazza delusa. Una scommessa, certo, ma senza dubbio una scommessa intrigante rispetto al tiepido vivacchiare cui da tempo Bologna si è abituata e che non ha portato niente di buono. E allora.
Ieri, a Roma, zona Ponte Milvio. Osteria Flaminia, un pranzo informale, conoscitivo. Presenti Guaraldi, il consulente Emanuele Righi e lui, l’uomo che nelle intenzioni del Pres dovrebbe significare rinascita: Zdenek Zeman.


Che non si farebbe problemi a scendere di categoria, visto che già c’è stato e che per lui prima di tutto viene un progetto serio. Ed è di questo che si è parlato, davanti ad una matriciana: di un progetto.
Guaraldi vuole Zeman perché con lui lo spettacolo è assicurato e perché la sua presenza carismatica può davvero ridare entusiasmo ad una città ferita ma che ha passione da vendere. Inoltre, sul mercato non chiede la luna, anzi: giovani di qualità, giocatori volenterosi, si sa che preferisce questi profili rispetto a quelli di campioni o presunti tali che pensano di non avere niente da imparare. Il boemo poi è un personaggio “contro”, l’ideale per una piazza che vuole sentirsi, nuovamente, unica.
Così è partito il piano-Zeman, che già sfiorò la panchina felsinea ai tempi di Gazzoni. Non è un idea, non più. La si può definire una trattativa. Zeman in pole, in sorpasso sulle idee Baroni (Virtus Lanciano, ex-Allievi Juventus) e Davide Nicola. Perché con Zeman o bene bene o male male, ma di una cosa si può essere certi: non esisterà il patetico vivacchiare che mese dopo mese, partita dopo partita, ha reso vedere il Bologna giocare uno strazio e lo ha portato in B. Andasse tutto in porto, con Zeman ci sarà da divertirsi.
Non è poco. 

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