Bologna FC
RS-STADIO: Saputo: “Siamo uniti e questo conta” – 17 ott
Mentre Joe Tacopina se la cava con qualche slogan e poco più, Joey Saputo ribadisce le sue origini italiane cavandosela più che bene con l’italiano, con cui discorre amabilmente e spiega le sue idee, quello che sarà il futuro e quant’altro. Personaggio indubbiamente simpatico e di spessore, non si tira indietro a nessuna domanda tranne che a una: quanto siano, in percentuale, le sue quote nel nuovo Bologna. Glissa, ci gira intorno, parla di partnership, dice che le cifre non sono importanti, e in questo giorno a tutti va bene così.
Anche perché per il resto è un fiume in piena: quando parla di Di Vaio e del suo futuro (“Sono sicuro che con Tacopina troveremo un accordo”, scherza) e quando parla del futuro, di uno stadio ad esempio che non verrà costruito ex-novo come ipotizzato nei primissimi tempi. Il “Dall’Ara” è un tempio, andrà solo rimodernato, rimodellato per fare business. Saputo difende anche la sua credibilità, che in tanti nei giorni in cui la trattativa sembrava naufragare mettevano in dubbio. I suoi prodotti non si trovano da noi per una questione di costi, il suo mercato è il Nord e il Sud America. I suoi prodotti rimarranno lì, come lì rimarrà una parte di se, quella che continuerà a fare il presidente dei Montreal Impacts. Non abbandonerà la sua squadra, Joey, la squadra che ha fatto entrare in lui la passione per il calcio che prima gli era, ovviamente, sconosciuta. Ha giocato a hockey da giovane.
Prima di salutare tutti vuole togliersi un sassolino dalla scarpa. Non gli sono piaciute le dichiarazioni di Massimo Zanetti, che ha detto che era stato svegliato da una sua chiamata – poi snobbata. Bene, dice Joey, se alle tre del pomeriggio vieni svegliato forse devi bere più caffè.
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