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Sandy Flash Back – La mia trasferta…. – 18 ott

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La partita del Bologna a Reggio Emilia contro il Sassuolo, potrebbe essere un
evento speciale per un motivo extra-campo… IL MIO RITORNO IN TRASFERTA!!!
Dovete sapere che, nonostante non mi perda praticamente nessuna partita dei rossoblù, non sono un tifoso avvezzo alle trasferte, in casa il mio seggiolino ormai storico non me lo leva nessuno, ma in trasferta no, non ci vado, principalmente per 2 motivi: il primo è che quando son da solo davanti a una partita, c’è già una persona di troppo, a me le partite piace guardarle tranquillo, perdermi dentro di loro e nei loro particolari, e meno persone ho attorno meglio è; e non potendo svuotare lo stadio durante le partite casalinghe, ne approfitto nelle partite in trasferta, quando mi metto seduto sulla mia sedia a dondolo, con l’antistress in mano pronto a farsi torturare e mi isolo mentalmente da mio padre e mio nonno che sono li al mio fianco;  il secondo, beh diciamo cabala… eh si, proprio la cabala, il portar fortuna o sfortuna, non che guardandomele da casa si vinca sempre, però in trasferta ho un 100 % di sconfitte e pensar che il destino aveva provato ad avvisarmi poco prima della mia prima ed unica trasferta da tifoso…..
Era il 28 settembre del 2003, e il destino sembrava darmi segnali già dal
primo momento in cui aprii gli occhi: infatti appena svegliato i miei mi
diedero una bellissima notizia “Guarda che stanotte c’è stato un Black out in
tutta Italia, siam ancora senza luce adesso, i treni non penso funzionino, come fai ad andare a Modena?!” eh, bella domanda…. Chiamai subito il mio amico e decidemmo di andare in stazione prima di tutto, poi la avremmo deciso, al massimo c’erano sempre i bus, anche se sarebbe stata un po’ più scomodo. Nel frattempo il black out finì, i treni ripartirono, e dopo qualche altra disavventura in stazione, io e Andrea riuscimmo a saltar su quel maledetto treno e ad arrivare a Modena. Piccolissimo particolare, il mio amico, abile quanto Filini se c’era da organizzar qualcosa, mi fece prendere il treno alle 9,30 per esser nel sicuro, così alle 10 del mattino, 5 ore prima della partita, eravamo già bloccati in stazione a Modena, insieme agli ultras rossoblù, aspettando che la polizia ci scortasse al Braglia. Verso le 11 e 30 del mattino, in un centinaio di tifosi eravamo già sui gradoni di cemento, sotto 40 gradi e un sole che bolliva, affamati e con un solo barista al bar, che poverino, faceva quello che poteva e tramite una radiolina continuava a
chiamare qualcuno che venisse a dargli una mano davanti a tutte quelle bocche rossoblù da sfamare, ma purtroppo per lui alla fine del suo turno di quella giornata, ancora nessun aiuto aveva ricevuto. Dopo il giubileo al bar, una scappata in bagno, e qualche chiacchiera, finalmente l’orario della partita arrivò, e io già stremato, provai ad intuire qualcosa nel mezzo delle teste delle persone davanti a me. Altro piccolissimo particolare, io al Dall’Ara sto sempre seduto in cima, a 5/6 file a partire dall’alto, così la partita riesco a vedermela bene, immaginate come l’ho vista quel giorno, che ero sul quarto gradone dal basso….
Ma torniamo alla partita, dopo appena venti secondi si può iniziare a capire
quale sarà il copione della gara, infatti su punizione Allegretti colpisce un
palo, e poco dopo Guglielminpietro venne ammonito al primo fallo, non tanto per la cattiveria, quanto come vendetta della classe arbitrale nei suoi confronti, dato che la Domenica prima, in casa contro l’Udinese aveva ingannato tutti segnando un gol di mano ed esultando, gol che venne convalidato e che sbloccò la partita, vinta poi dal Bologna per 2 a 0. Ma al diciassettesimo ecco che Amoruso sblocca il derby, lanciato da Mayer sulla destra entra in area e trafigge Pagliuca proprio sotto la nostra “curva”. Ma non c’è mai fine al peggio, infatti al quarantesimo, dopo una (ahimè) bellissima azione, il Modena segna il gol del 2 a 0 con Kamara. Il secondo tempo fu un po’ meglio, almeno i rossoblù provarono a costruire qualche azione, andando anche vicino al gol con Nervo, e tirando in porta con Signori e Tare, ma negli ultimi minuti il punteggio avrebbe potuto esser anche più netto se prima Pagliuca non avesse fatto una gran parata su Vignaroli, e poi Amoruso non si fosse inciampato da solo quando si trovava a tu per tu con Pagliuca. E così, con due pere sulle spalle, me ne tornai a casa deluso e in treno dalla mia prima e unica trasferta, convinto di una cosa, che a Modena io c’ero, il Bologna non lo so per quello che si è visto in campo….
E da qui è partita la mia cabala, e nonostante ogni tanto il voglino mi venga, son sempre riuscito a salvarmi dalla trasferta, chissà se ci riuscirò anche da questa contro il Sassuolo…

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