Sassuolo-Bologna – Le parole di Di Francesco e Donadoni – 24 gen

DI FRANCESCO – Il tecnico del Sassuolo ha parlato della sconfitta dei suoi: “Queste gare servono a crescere e magari ci ridimensionano un po’. Nel secondo tempo quando abbiamo avuto le occasioni giuste siamo stati imprecisi e una delle chiavi di lettura della gara risiede proprio qui. Quando siamo in giornata no perdiamo e credo che questa sia stata la nostra peggiore gara casalinga. Non sono d’accordo sul fatto che la nostra panchina sia corta. Tutti lavorano per farsi trovare pronti, poi è ovvio che io tragga le miei conclusioni per mettere in campo i titolari”. Chiusa stizzita sul goal di Floccari: “Non contava nulla, eravamo già sull’1-0”.

DONADONI – Queste le parole del tecnico rossoblu: “Su Morleo non avevo nessun dubbio. La sua prestazione parla da sola e mi dà motivo di sorridere. Dall’altra sono triste perchè Zuniga non era con noi e per il lutto che lo ha colpito. Gli sono vicino, come tutta la squadra e la società, in questo momento difficile. Dobbiamo convincerci che niente è precluso se ragioniamo da squadra e se ognuno pensa che il compagno di squadra può darti una mano quando sei in difficoltà. Ci manca ancora quella dose di cinismo che farà la differenza”.

Sull’andamento casa-trasferta: “Questo rientra in un condizionamento mentale che ancora c’è. Serve avere lo stesso atteggiamento sia in casa che fuori, perché solo cosi riesci a fare quello che sai fare.Questa squadra ha delle caratteristiche precise ed è su quelle che bisogna lavorare per crescere. Ero soddisfatto di quello che abbiamo fatto nel primo tempo, ma c’è ancora qualcosa da rivedere. Oggi la squadra è stata squadra sempre, sia in fase di possesso che di non possesso. Quando accade questo tutto diventa più semplice, ma non dobbiamo fermarci ora”.

Su Floccari: “Ha gestito alcuni possessi da campione e questo dimostra che abbiamo fatto un acquisto di valore. Ha anche giocato in un ruolo non suo”.

Su Donsah: “L’ho visto bene in settimana e per questo l’ho lanciato dal 1’. Lui ha bisogno di stare bene fisicamente, altrimenti non riesce ad esprimere le sue reali potenzialità”.

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