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Bologna

“Tifo disorganizzato” 28 Febbraio 2018

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Sono in arrivo i rigori dell’inverno.
Per fortuna non giochiamo contro la Juve. Comunque oggi fa freddo, ma non ancora così tanto.
Almeno non piove. Però i giocatori in campo sembrano congelati e si muovono ben poco. Dicono di far correre la palla perché non suda. In realtà nemmeno la palla ha molta voglia di muoversi e Bologna – Genoa sembra una partita a scacchi.

Mirante come al solito esce poco, limitato dalla stecca del portiere di subbuteo. Del resto nemmeno io avrei una gran voglia di uscire con questo freddo, ma per il Bologna questo ed altro. Purtroppo ha avuto voglia di uscire anche la tuttologa che mi incalza alle spalle. Comincia a dissertare sulla storia del gelo a Bologna.

“Un freddo così non si vedeva dal millenovecentocinquantasette”. Non so come si faccia a vedere il freddo, ma purtroppo so come si fa a sentire  questa condanna che subisco da sempre per sempre allo stadio. Eppure in campo seguita il match tra Karpov e Korchnoi, oltretutto congelati.

La stecca di mirante sembra incastrata nella rete, ma il Genoa sembra avere voglia di segnare quanto me di andare a pagare Equitalia. Alla fine del primo tempo dobbiamo svegliare alcuni spettatori che stavano rischiando il congelamento, mentre la tizia dietro di me ricostruisce la vicenda di Fogar ed Armaduck  con dovizia di particolari. Pur di non sentirla mi avventuro in disquisizioni tattiche. Alcuni propongono di muovere con gli alfieri, altri un arrocco. Io proverei con i cavalli.

La ripresa si anima, i ghiacci si sciolgono e il Bologna passa in vantaggio. Pulgar vince il derby della dissenteria con Laxalt e recapita sul secondo palo. Masina tocca la palla con ventidue parti del corpo, in qualche modo… Evita Perin . La palla rimane lì e Destro arriva a sospingerla in rete per denudarsi sotto l’Andrea Costa nello spot del redivivo vicks vaporub. Si affaccia alla curva proprio dove qualche anno fa piantarono un maialino celebrativo per Guaraldi e la curva è in tripudio.

Il Genoa inserisce sedici attaccanti ma non attacca nemmeno la neve. Invece è il Bologna a raddoppiare con Falletti  che infila e dimostra che le dimensioni non contano. La partita è chiusa, la bocca della tizia no. La curva riecheggia di stima e amore per la Spal in vista del Derby di sabato prossimo. In vista del derby, nebbia permettendo, perché anche nei periodi di neve e gelo, Ferrara rimane la capitale della nebbia. Soprattutto nel suo stadio, dove, ovviamente, non si vede… una Mazza.

Ah dimenticavo… Armaduck andava matto per le crocchette alla zucca. Sappiatelo.

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