Skov Olsen: ancora tu?

Andreas Skov Olsen a Bologna non è un rimpianto e non lo è mai stato. Forse, con il tempo, diventerà un ottimo giocatore, funzionale nel contesto in cui si trova, adatto alla squadra con cui gioca. Molte di queste condizioni sono state disattese con la maglia rossoblù. E dire che il Bologna sul talentino danese ci aveva puntato: 6 milioni di euro furono investiti per prelevarlo dal Nordsjaelland, nel luglio 2019. La sua esperienza nel capoluogo emiliano è durata 3 anni, in cui non solo non ha inciso ma è sembrato evanescente e troppo leggero per i ritmi del campionato italiano. Le sue prestazioni non sono cresciute nel corso dei 3 campionati disputati in Italia: eppure, la titolarità e l’esperienza avrebbero dovuto agire da trait d’union nella consapevolezza del ragazzo.

Il bottino di Skov Olsen a Bologna è impietoso: 3 gol e 5 assist in 71 presenze. Per un’ala d’attacco non può essere l’eccezione, figurarsi la normalità. Il sincero dispiacere per l’avventura, non all’altezza delle aspettative, da parte del ragazzo ci fu già il 28 gennaio 2022, giorno in cui il danese fu ceduto al Bruges per 6.4 milioni di euro e una percentuale sulla futura rivendita.

Un danese in Belgio

Skov Olsen in Belgio è rinato: 124 presenze condite da 49 gol e 30 assist. Numeri da capogiro che testimoniano le potenzialità del ragazzo. Certo, il discorso sul livello del campionato, la Jupiler Pro League in questo caso, va fatto. Non si può paragonare con la Serie A, non per mero provincialismo ma per onestà intellettuale. Fatta questa doverosa premessa, Skov Olsen ha giocato e segnato in Champions League e ha vinto 2 campionati nazionali con il Bruges: da titolare e da protagonista. E questo, qualcosa vorrà pur dire.

Le praterie concesse dalle imperfette e tenere difese belga hanno trovato in Skov Olsen un avversario temibile. Nell’arco delle 3 annate vissute in Belgio, il nazionale danese non solo ha mantenuto alte le proprie statistiche ma le ha incrementate.

Mattias, chi si rivede

Per questo motivo nell’estate del 2024 le sirene dell’olandese volante di Rotterdam, il Feyenoord, squillano: gli olandesi offrono 17 milioni di euro per il cartellino di Skov Olsen ma il Bruges dice bruscamente di no. A gennaio 2025, un’offerta dalla Bundesliga fa vacillare club e giocatore: il Wolfsburg offre 14 milioni di euro, che vengono accettati dal club belga e l’ex rossoblù firma un contratto fino al 2029. In Germania ritrova un vecchio compagno bolognese, Mattias Svanberg, centrocampista svedese ceduto per 9,5 milioni di euro nell’estate 2022, dal Bologna al Wolfsburg. Nel girone di ritorno, Skov Olsen gioca poco in termini di minutaggio: colleziona 12 presenze, mettendo a referto 1 gol e 1 assist. Nella stagione attuale, 2025-2026, ha già segnato 2 gol tra Bundesliga e Coppa DFB (Coppa di Germania).

Forse non assomiglierà a quel prototipo di ala a cui molti tendono a pensare; probabilmente non ha la cattiveria agonistica o la tenacia sportiva che gli permettano di mantenere i massimi livelli. Solamente Andreas Skov Olsen può sciogliere i tanti dubbi e i punti interrogativi che gravitano intorno a lui. Al campo l’arduo compito, come sempre, di ottenere una risposta.

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