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Stadio – Colomba: ”Tra i giovani mi ha impressionato Baldursson. Dominguez diventerà un giocatore importante”

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Bella intervista quella rilasciata da Franco Colomba, ex allenatore del Bologna, al Corriere dello Sport.

Quanto conta secondo lei inserire un giocatore dalla panchina in Serie A e in generale?
La cosa più importante, a mio modo di vedere, è mostrare ai giocatori che si crede loro. Bisogna tenere presente che in un campionato come la Serie A c’è bisogno del lavoro di tutti. Non bastano 11 calciatori, ce ne vogliono almeno 20. 

Come si può fare secondo lei?
Credo che l’allenatore debba essere anche un bravo psicologo. Se quando capitano infortuni, il tecnico non fa la sostituzione, quello è il segnale che l’allenatore non mostra fiducia verso le riserve.

Il Bologna incide molto poco con i cambi dalla panchina, secondo lei perché?
Credo che il motivo stia nel fatto che il Bologna ha molti giocatori giovani, e con loro è sempre molto più difficile. Anche Barrow l’anno scorso, all’inizio della sua esperienza nel Bologna, entrava dalla panchina; poi però si è dimostrato determinante.
L’altro motivo è che il Bologna, al momento, manca di molti giocatori importanti. 
Per fare un esempio, ai rossoblu manca il Santander che si è fatto vedere negli scorsi campionati; quest’anno attaccante è meno motivato, e inoltre ha subito anche un pesante infortunio. 

Cosa ne pensa di Dominguez?
Mi aspetto che dimostri di essere un grande giocatore. Fa parte anche di una nazionale molto forte come l’Argentina
Devo ammettere che alla sua prima presenza con la maglia del Bologna, nella trasferta di Torino, mi impressionò moltissimo. E’ un giocatore che può dare una grande mano al Bologna, bisogna solo dargli del tempo.

Tra i più giovani, chi può incidere di più dalla panchina secondo lei?
Direi Baldurrson. Ritengo che sia un centrocampista completo, mi ha impressionato molto. 
Ha tutte le qualità per fare bene: fisico, piedi buoni, un ottimo tempismo, si inserisce e calcia molto bene. 
Riesce a fare bene anche entrando a gara in corso, non è una cosa scontata. 

Cosa ne pensa della nuova regola dei 5 cambi?
5 sostituzioni sono molte, non è raro che si vada in confusione. Diciamo che per alcune squadre può essere un vantaggio, per altre no. 
È più facile utilizzarle per le squadre che giocano ogni 3 – 4 giorni. Se poi giocatori che entrano dalla panchina non hanno le stesse qualità di chi gioca titolare, si rischia di ribaltare l’equilibrio. 

Cosa si deve dire a un ragazzo che entra dalla panchina?
Bisogna fargli capire che ci si fida di lui. Ma è una cosa che va fatta durante gli allenamenti della settimana.

Le è mai capitato nella sua carriera di giocatore?
Il primo gol che ho fatto in Serie A, l’ho segnato entrando dalla panchina, ero molto motivato. 
Non mi piaceva stare in panchina, perché volevo mostrare le mie qualità. 

Invece, nella sua carriera di allenatore, ci sono state sostituzioni che non scorderà mai?
Sì, è successo con Mudingayi. Mi ricordo quando lo mandai in campo per la prima volta, era il 2009 e allenavo il Bologna. Quando Gaby si alzò per entrare, iniziarono i fischi, e io gli dissi di non curarsene. Da quel momento lì è stato imprescindibile. 
Inoltre, mi girai verso i tifosi e dissi loro che ciò non andava fatto. 

(Fonte: Stadio – Corriere dello Sport, Giorgio Burreddu)

 

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