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Bologna

Stadio – Zirkzee micidiale: elegante regista offensivo ma anche bomber rapace sotto porta

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Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblù.it


Dati Transfermarkt alla mano, nelle ultime 6 gare Joshua Zirkzee ha segnato 5 gol e fornito un assist. L’unica partita dove non è andato in bonus è stata la trasferta contro il Lecce, sfida nella quale però l’olandese è subentrato a 30 minuti dalla fine. I numeri in questo senso parlano chiaro, e sottolineano come nelle ultime giornate l’attaccante rossoblù sembra aver fatto un cambio di marcia decisivo, passando da regista offensivo a vero e proprio bomber spietato. In questo senso, la partita contro la Salernitana è emblematica: assieme alle sue solite pregevoli giocate, che mettono in mostra la sua infinita tecnica sia nello stretto che spalle alla porta, Joshua ha anche segnato due gol da vero rapace d’area di rigore. Sul primo, infatti, si fionda sulla ribattuta di Costil per appoggiare la palla in rete muovendosi sul filo del fuorigioco, mentre nel secondo sfrutta un retropassaggio sbagliato da Lovato per saltare il portiere col destro e scaricare in porta col mancino, il tutto con due soli tocchi. Cinico, ma sempre elegante. Una doppietta in poco più di 10 minuti che ricorda per la freddezza avuta un certo Pippo Inzaghi, maestro di certe giocate che l’altra sera a Salerno ha potuto osservare i gol di Zirkzee da molto vicino, a bordo campo da tecnico avversario.

Un 9 e mezzo

Con le ultime prestazioni sembra quasi che la punta di Thiago Motta abbia voluto rispondere alle critiche arrivate in merito alla sua finalizzazione. Per alcuni Joshua era troppo interessato alla parte stilistica del gioco, quasi come se ci trovasse più gusto nel saltare l’uomo o fornire un assist piuttosto che fare gol. Ma nelle ultime battute Zirkzee ha dimostrato chiaramente che le sue anime da numero 10 e numero 9 possono tranquillamente convivere, che è possibile contribuire alla costruzione della manovra e allo stesso tempo farsi trovare pronto sotto porta. C’è chi sostiene che la chiave di volta sia stata la partita a San Siro contro l’Inter, nella quale Motta scelse di far calciare il rigore a Orsolini anziché affidarlo al designato Joshua. Sicuramente l’attaccante ci rimase male, come rivelato dal mister nel post-partita, ma magari quella delusione ha fatto scattare in lui qualcosa, una scintilla che l’ha portato attualmente sul podio della classifica dei marcatori della Serie A (7 reti a parimerito con Berardi, Lukaku e Calhanoglu).

Le parole di Aldo Serena

 

Infine, su Zirkzee ha speso due parole anche Aldo Serena. L’ex attaccante storico del campionato italiano ha sottolineato come l’olandese, oltre ad avere un enorme talento, sembra aver trovato quella famosa fame per il gol. Ecco il suo commento: «Lo ammetto, quanto talento avesse addosso potevi accorgertene solo a guardarlo, ma mi sembrava che li mancasse la fame, il desiderio, l’aggressività e il fuoco che porta un attaccante a fare gol. Lo vedevi che amava il bel gioco, che quasi si compiaceva del gesto tecnico che faceva, ma nel calcio ciò non può bastare se vuoi fare tanta strada. Non so fino a che punto sia giusto parlare di crocevia, tuttavia a volte ci sono dei momenti che da una parte ti fanno soffrire ma da un’altra ti fanno crescere. Probabilmente anche Zirkzee li ha vissuti. Sì, ho visto i due gol che ha segnato a Salerno e sono due gol da attaccante vero, che sa stare in area di rigore, che aspetta l’errore del difensore per castigarlo. Mancava questo a Zirkzee, è come se avesse aperto un’altra porta lungo il suo cammino. Se ha capito che fare gol è importante per un attaccante come far segnare un compagno o come fare una bella giocata, credetemi, ha dato una svolta al suo presente».

Fonte: Claudio Beneforti, Il Corriere dello Sport – Stadio

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