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The Day After – 31 Ott

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E sono due

 Nemmeno il più inguaribile ottimista, alla viglia del fondamentale trittico Livorno-Cagliari-Chievo, avrebbe potuto pronosticare un approccio migliore della squadra rossoblù a questo tour de force di vitale importanza, soprattutto considerando l’ultimo posto solitario con cui la banda di Pioli si presentava ai nastri di partenza di questo mini-torneo per pochi intimi. Ma il calcio, si sa, è strano e imprevedibile: e così è possibile che nel giro di soli tre giorni, una squadra morta e sepolta, risorga dalle sue ceneri e conquisti due vittorie consecutive di punto in bianco, l’ultima delle quali, il 3-0 rifilato ai sardi, conquistato senza l’ausilio del suo uomo simbolo, capitan Alino Diamanti.

Chi cerca ragioni e una logica di fondo in tutto questo, è totalmente fuori strada: il calcio non ha spiegazioni, è una mina vagante, una pallottola impazzita che non conosce né leggi né punti fermi, una roulette russa che premia talvolta chi persiste e non si arrende. E mister Pioli non si è arreso: è andato al Sant’Elia a giocare la sua partita pur privo della sua stella di prima caratura, senza scoraggiarsi e dimostrando ampiamente di aver ritrovato la quadratura del cerchio grazie a sostituti finalmente all’altezza della situazione.

Si parla ovviamente di Konè, stasera protagonista assoluto oltre che capitano temporaneo, e di Garics, vero mattatore della serata con un goal e un assist: un’ottima risposta all’assolo domenicale di Crespo, suo diretto concorrente per un ruolo da titolare sulla fascia destra. Ottimo anche Cristaldo, parso stasera il degno erede di Gilardino ed un Pazienza finalmente da serie A, autore del goal del definitivo 3-0; ma sarebbe inutile e riduttivo premiare solo dei singoli giocatori: quella del Sant’Elia è stata la vittoria del gruppo con la G maiuscola, una prestazione impeccabile per compattezza, affiatamento e spirito di squadra. Tutti elementi finora mancati al Bologna di Pioli e che solo il grande amore ed affetto dimostrato dai tifosi sabato a Casteldebole, nonostante la squadra ultima ed in condizioni disastrose, poteva far affiorare.

Ed ora, dopo queste due vittorie fondamentali quanto inaspettate, si staglia all’orizzonte la sfida di lunedì col Chievo: un’altra occasione per dimostrare di essere rinati e per continuare a scalare le posizioni perse in classifica.

Già, perché nonostante i sei punti ravvicinati, la posizione è ancora alquanto deficitaria: ma ora che Pioli e i suoi sembrano aver ritrovato il giusto equilibrio, dormiremo di sicuro tutti più serenamente.

P.s.  Per evitare qualsiasi fraintendimento: che nessuno si azzardi a dire che Diamanti non serve più a questa squadra.

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