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The Day After: “Bologna forza 4” – 13 ott

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Il bottino di guerra, all’indomani dell’ottava giornata e della vittoriosa trasferta di Latina, recita più o meno così: 14 punti, figli, se si tolgono le due sconfitte, di due pareggi e quattro ( quattro!) vittorie, ovvero il numero complessivo di quelle riportate nella scorsa stagione. Mica male come inizio.

Il secondo posto in coabitazione con Perugia e Livorno parla del resto da sé: il Bologna c’è e continua a macinare risultati utili, confermandosi una macchina da vittoria in trasferta, almeno per il momento, fattore per cui risulta impossibile trovare una spiegazione convincente che non sfoci nei soliti discorsi triti e ritriti del “ sentir meno pressione fuori casa”. Eppure, il fatto che dieci punti su quattordici siano stati ottenuti lontano dalle mura amiche è un dato eloquente riguardo un evidente incapacità, quella del Bologna, di fare del Dall’Ara un fortino inespugnabile quasi quanto, paradossalmente, i campi delle altre: una tendenza strana ed inspiegabile, capace di sfuggire a qualsiasi spiegazione razionale. Ma tant’è: l’importante è che, in un campionato cadetto finora decisamente modesto, il Bologna sia già nella parte alta a sinistra della classifica, in piena zona playoff e con un sguardo sui primi posti valevoli l’accesso diretto per il paradiso.

Non che la classifica conti più di tanto, a metà ottobre: tante squadre ancora in difficoltà, ma potenzialmente da primi posti, devono ancora trovare i giusti ingranaggi, come ad esempio Spezia, Catania e Bari, tanto per citarne tre per nulla a caso. Anche lo stesso Latina, dall’organico in teoria da primi dieci posti ( perché in B in pochi possono vantare giocatori come Paolucci, Valiani, Sforzini e compagnia) ed oggi capace di far soffrire fino all’ultimo la pur brava difesa rossoblù, deve evidentemente ancora trovare un assetto definitivo. Ma del resto è cosa risaputa: la classifica di inizio campionato è spesso bugiarda per larga parte rispetto ai veri valori della squadre. Discorso veritiero ma non valevole per tutti: e se il Bologna continuerà così, magari evitando orrende riprese capace di rivitalizzare qualsiasi avversario e cominciando a far punti anche al Dall’Ara, allora si potrà davvero iniziare a guardare la classifica con largo anticipo sui tempi, a patto ovviamente che si mantengano testa bassa e piedi per terra, senza farsi prendere dal facile entusiasmo spesso destabilizzante per cui, qua a Bologna, soffriamo come per una febbre ad altissima temperatura

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