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Thiago, la prima volta non si scorda mai

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Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it


La data di oggi, martedì 11 luglio, è segnata su tutti i calendari Rossoblù: quelli dei tifosi, quelli degli addetti ai lavori, quelli di chi sarà in lista per fare i primi test, ma anche su quello di Thiago Motta. Perché sul calendario del Mister Rossoblù questa data è cerchiata più in grande rispetto a qualsiasi altro calendario? Anticipiamo una possibile risposta: si, è lui l’allenatore, e certamente è coinvolto in prima persona e sin dalle prime fasi, per valutare ognuno dei suoi ragazzi. Ma la risposta a questa domanda trova un’altra motivazione, la quale, per uno come Thiago, è forse lo stimolo maggiore per attendere l’inizio delle operazioni: quella di quest’anno sarà la prima preparazione estiva completa della carriera da allenatore di prima squadra di Thiago Motta.

Sembra strano per un tecnico cultore del lavoro sul campo come lui, ma nelle precedenti esperienze non ha mai avuto questa opportunità: nella prima avventura in Italia, al Genoa, era stato chiamato a stagione in corso, proprio come l’anno scorso dai felsinei. L’unica stagione con la possibilità di partire sin dalle prime battute fu quella alla guida dello Spezia, nel 21/22, ma la pandemia, che falcidiava tutto il mondo dall’anno precedente, non permise all’italo-brasiliano di svolgere un lavoro completo, proprio per un focolaio scoppiato tra i suoi giocatori.La programmazione di queste settimane è iniziata subito dopo la fine della stagione, con i vari incontri e con il ritorno anticipato in città: dopo una telenovela estiva sul suo futuro che non ha avuto nemmeno il tempo di arrivare alla puntata pilota perché smorzata sul nascere, per Thiago c’è stato solo il Bologna e per il Bologna c’è stato solo Thiago. La voglia è tanta e lo dimostra un progetto ben delineato sulle sue direttive: come chiunque occupi quel ruolo, la volontà è quella di avere il gruppo completo per il ritiro, in modo da impostare un determinato lavoro sin dalle prime battute. Il mercato ha portato Beukema, ed è fondamentale la sua presenza per carpire sin dal primo giorno l’impostazione dal basso tanto cara al suo nuovo mister, ma non ancora un terzino sinistro, altro ruolo delicato per gli schemi dell’italo-brasiliano, il quale è però consapevole che la dirigenza sta lavorando al massimo delle proprie potenzialità per portare, o riportare, il profilo delineato dallo stesso Motta.

La curiosità è tanta e le aspettative sono alte, non è un mistero: il Bologna, nella scorsa stagione, ha viaggiato a ritmi che non si vedevano da tempo, accarezzando l’idea di poter agguantare addirittura un posto per l’Europa, sfuggito poi quando il campionato si avviava alla conclusione. Il girone di ritorno ha dato la possibilità al mister di affinare sempre di più la squadra al proprio modo di giocare, grazie agli interpreti giusti che sotto la sua ala sono cresciuti enormemente e i risultati sono davanti agli occhi di tutti: nessuna delle otto squadre che alla fine ha preceduto i Rossoblù è riuscita a fare bottino pieno, con un Dall’Ara diventato fortino inespugnabile, anche per i più blasonati avversari. Tutto questo sarà anche nella testa del mister, il quale potrà sin dalle prime ore lavorare con i propri ragazzi e in una posizione di vantaggio, perché non parte da zero, ma ha a disposizione una base che definire solida è forse poco; anche per questo motivo non vuole perdere tempo e, tranne Zirkzee (avendo protratto i propri impegni con l’Olanda U21 fino all’Europeo di categoria, ndr), saranno tutti presenti in questi giorni e alla partenza in direzione Valles, per iniziare con il piede giusto una stagione che, ci auguriamo, sia piena di soddisfazioni per Thiago, per i giocatori e soprattutto per tutti i tifosi Rossoblù.

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