Bologna FC
Top & Flop – Pagellone 2015 “il centrocampo” – 30 dic
Marco CRIMI 6: una sola apparizione la prima di campionato con la Lazio quando il Bologna era con gli uomini contati, troppo poco per una valutazione seria, però l’impegno certamente non l’ha fatto mancare.
Matteo BRIGHI 6,5: accolto con qualche mugugno, doveva portare in dote esperienza e duttilità tattica in mezzo al campo, non ha trovato moltissimi spazi nella prima parte con Rossi. Con Donadoni ne trova molti di più, il tecnico ha bisogno anche di un riferimento e a volte di disciplina tattica lì in mezzo. Il buon Matteo si cala perfettamente nella parte e sciolina delle buone prestazioni facendo magari un lavoro sporco e poco appariscente ma molto prezioso agli equilibri di squadra.
Franco BRIENZA 7,5: vale quanto detto per il precedente, stessa accoglienza, stesse aspettative. Come si usa dire “la sfortuna di Messi è di essere nato negli anni di Brienza”, ed in effetti si potrebbe proprio dire così. Gioca con la verve e la condizione di un ventenne, ma con una qualità che è sopra di due spanne alla media dei ventenni che si vedono in giro. Con l’andare delle partite diventa imprescindibile per il gioco rossoblu, con Rossi è un punto fermo e lo rimane anche con Donadoni. Si adatta a ricoprire più ruoli con grande abnegazione e ottimi risultati. Dall’agire alle spalle di Destro, a spostarsi sull’esterno, da mezzala fino a mediano di regia davanti alla difesa contro l’Empoli, mossa che peraltro cambia l’inerzia della partita. Sfodera dei grandissimi colpi e dei meravigliosi gol, come il siluro da cineteca che infila all’incrocio dei pali da 35 mt. contro i labronici. Immortale!
Lorenzo CRISETIG 5: spiace essere così severi col ragazzo che comunque dalla parte sua ha che è molto giovane, ma dall’inizio con Rossi fino all’ultima partita contro l’Empoli con Donadoni in panchina, il Crisetig lento, lentissimo è sempre lo stesso. Troppo compassato nello smarcarsi e nel far girar palla e con un passo “bradipesco”, così non è obiettivamente utilizzabile, forse un prestito per farlo maturare potrebbe aiutare tutti.
Erick PULGAR 6,5: un altro giovane molto interessante, trova molto spazio e continuità con Rossi mettendosi molto in evidenza per qualità tecniche, disciplina tattica, inserimenti intelligenti e la solita “garra” che lo contraddistingue. Poi pian piano esce di scena e con l’arrivo di Donadoni non riesce più a ritagliarsi spazi. Aveva molto ben impressionato e data anche la giovane età si spera di vederlo un pò più spesso in campo perchè il ragazzo è molto valido.
Saphir TAIDER 6,5: arriva dopo un lungo corteggiamento, torna a casa dopo l’esperienza all’Inter con la pesante eredità di dover dare quel qualcosa in più al centrocampo rossoblu sia a livello tecnico che come esperienza, seppur anche nel suo caso stiamo parlando di un ragazzo giovane. All’inizio decisamente non incanta, anzi risulta spesso anche fra i più negativi. Sembra appesantito e svogliato rispetto al ragazzetto pimpante ed energico che tanto aveva impressionato la platea rossoblu prima di essere ceduto all’Inter. Anche con Donadoni non riesce a sbocciare e rimane anche escluso dalle convocazioni per scelta tecnica, Donadoni saggiamente lo motiva mettendolo di fronte alle proprie responsabilità dicendo pubblicamente che punta molto sul ragazzo e sulle sue qualità per far risalire la china al Bologna. Messaggio recepito e il franco-algerino inizia rapidamente a inanellare una serie positiva partite, certamente nel girone di ritorno vedremo un Taider molto diverso.
Godfred DONSAH 6,5: un altro giovanissimo gioiello di sicuro avvenire, strappato con forza in estate ad una concorrenza feroce da parte di Napoli, Fiorentina e Juventus. Arriva per portare quella forza e quella potenza fondamentale per la mediana rossoblu. Inizialmente fatica un po’ a trovare la giusta collocazione in campo e a causa anche di diversi acciacchi non trova mai la giusta continuità. Beneficia anche lui del cambio di allenatore e col Verona timbra il cartellino per il doppio vantaggio rossoblu. Poi rimane un pò ai margini e rientra con l’Empoli finendo però per essere coinvolto anche lui nella confusione generale. Ha potenzialità mostruose, forza, potenza, corsa, tempi di inserimento e buona tecnica, data l’età ha un futuro eccezionale davanti, ma l’aspetto che certamente deve essere curato e che inevitabilmente migliorerà con l’esperienza è l’autocontrollo.
Luca RIZZO 7+: l’annuncio del suo acquisto manda in disperazione il tifo blucerchiato, il miglior giovane talento di casa doriana viene strappato via dal Marassi con un colpo alla Corvino. Il ragazzo è tormentato fin da subito da vari acciacchi muscolari che ne complicano inevitabilmente si la preparazione atletica che l’inserimento. Commette un’ingenuità nella sua Genova facendosi espellere contro la Samp e lasciando il Bologna in 10 compromettendone di fatto il risultato finale. Da lì in avanti, grazie anche ad una ritrovata condizione, inizia a mostrare il suo vero potenziale. Uomo ovunque, corre per tre e sempre con ottima tecnica e acume tattico. Si produce in accelerazioni e discese entusiasmanti facendolo risultare spesso uno dei migliori in campo. Ragazzo dalle incredibili potenzialità che certamente entrerà presto in orbita Nazionale.
Amadou DIAWARA 9: forse non servirebbe nemmeno scrivere niente poichè il ragazzo ormai è sulla bocca e negli occhi di tutti. Diciotto anni compiuti a luglio e in pochi mesi ha mostrato qualcosa che raramente si vede nel mondo del calcio. Doveva essere inserito nella Primavera ed invece si è piazzato in mezzo al campo dall’inizio prendendo letteralmente per mano la squadra, mostrando forza, capacità di corsa, senso della posizione, geometrie, interdizione e costruzione, il tutto condito da una maturità e da una lucidità anche in mezzo al traffico che ne hanno fatto uno dei pezzi più ambiti a livello internazionale. Uno, se non, il colpo Corviniano migliore dalla sua carriera di DS.
…to be continued… domani “l’attacco, allenatore e società”!
Forza Bologna!
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