Bologna FC
Tre anni fa l’esonero di Mihajlovic: chi giocò nel suo ultimo Bologna?
Il compianto tecnico serbo allenò per l’ultima volta i rossoblù in un pareggio in casa dello Spezia
Tre anni fa, era il 6 settembre 2022, Sinisa Mihajlovic venne esonerato dal Bologna dopo un avvio di campionato condizionato da polemiche e, in parte, anche dallo stato di salute del tecnico. La gara che diede il là alla decisione della dirigenza fu il pareggio esterno 2-2 contro lo Spezia di Luca Gotti.
La scelta dei vertici del club felsineo fu oggetto di un grande dibattito, che nei mesi successivi passò ovviamente in secondo piano col peggioramento delle condizioni di Mihajlovic. Il compianto tecnico serbo, che occupa la 5^ posizione tra gli allenatori del Bologna con più panchine di sempre, scomparve il 16 dicembre dello stesso anno lasciando un grande vuoto nella memoria del calcio italiano.
L’ultimo Bologna di Sinisa Mihajlovic
Domenica 4 settembre 2022, Mihajlovic mandò in campo al Picco di La Spezia il suo ultimo Bologna, prima dell’interregno di Vigiani e il subentro di Thiago Motta. In quel weekend si giocava già la 5^ giornata a causa dei Mondiali invernali in Qatar. E il Bologna scese in campo alle ore 15. L’attesa era grande perché nonostante una campagna acquisti importante e interessante il tecnico serbo non era contento. E soprattutto la squadra fino a quel momento aveva raccolto 2 punti in 4 gare.
Il tabellino
Ecco di seguito il tabellino relativo all’incontro:
SPEZIA (3-5-2): Dragowski, Hristor, Kiwior, Nikolaou; Holm (89′ Sanca), Bastoni (76′ Ellertsson), Bourabia, Kovalenko (64′ Agudelo), Reca; Gyasi (88′ Sala), Nzola. All. Gotti.
BOLOGNA (3-4-3): Skorupski, Soumaoro, Medel (84′ Sansone), Lucumí; De Silvestri, Moro (46′ Dominguez), Schouten, Lykogiannis (77′ Cambiaso); Orsolini (63′ Zirkzee), Arnautovic, Barrow (62′ Soriano). All. Mihajlovic.
Che fine hanno fatto i giocatori in campo e in panchina?
- Lukasz Skorupski non ha bisogno di presentazione e descrizioni. Ancora oggi è il numero 1 della porta rossoblù;
- Adama SOUMAORO, il centrale francese pilastro della difesa rossoblù per un anno e mezzo è attualmente svincolato. Infortunatosi gravemente al ginocchio proprio al termine di quella stagione, è rimasto fuori oltre un anno. Dopo la scadenza del contratto col Bologna lo scorso giugno 2024 non ha più trovato squadra;
- Gary MEDEL, il Pitbull lasciò Bologna nell’estate del 2023 per approdare a titolo gratuito al Vasco da Gama in Brasile senza lasciare il segno. Nel 2024, il ritorno al Boca Juniors fortemente voluto dall’amico Riquelme ma rivelatosi fallimentare. Dall’inizio di quest’anno è invece tornato in Patria, in Cile, all’Universidad Catolica;
- Nicola SANSONE, l’esterno entrò al posto di Medel per rinforzare cercare il pareggio. Non lasciò il segno, ma tutta la sua esperienza al Bologna sotto la guida di Mihajlovic non convinse. Le cose migliori le fece invece vedere con Motta, ma non bastò per il rinnovo di contratto. Nelle ultime due stagioni è stato al Lecce, ma senza convincere. E oggi è anche lui svincolato
- Jhon Lucumí, come per Skorupski, anche il colombiano è ancora oggi un importante elemento della rosa di Vincenzo Italiano.
- Lorenzo De Silvestri, il Sindaco è il capitano, la chioccia, il veterano e tanto altro anche del Bologna di oggi;
- Nikola Moro, pure il croato che al tempo era appena arrivato in rossoblù è ancora oggi in rossoblù con un tecnico che ne apprezza le qualità.
- Jerdy SCHOUTEN, il regista olandese nella stagione iniziata con Sinisa e finita con Thiago Motta è definitivamente esploso guadagnandosi una chiamata importante. Nell’estate del 2023, infatti, è passato al PSV per 14 milioni di euro. Con la formazione di Eindhoven ha vinto due titoli d’Olanda consecutivi e una Supercoppa. Da questa stagione è anche il capitano del PSV;
- Charalampos Lykogiannis, il greco come Moro era appena arrivato al Bologna e Mihajlovic poco convinto dell’arrivo di Cambiaso lo buttò subito nella mischia da titolare. Lyko oggi è un apprezzatissimo e affidabile elemento a disposizione di mister Italiano.
- Andrea CAMBIASO, nella prima parte della stagione in rossoblù non convinse Mihajlovic e non convinse nemmeno il pubblico di fede rossoblù. Col passare dei mesi e con la fiducia di Motta è cresciuto fino a far guadagnare al Bologna il premio di valorizzazione dalla Juventus. Oggi gioca in bianconero, è un titolarissimo della Vecchia Signora anche se di recente è andato vicinissimo al trasferimento al Manchester City (con Guardiola che lo avrebbe voluto con sé);
- Riccardo Orsolini non ha bisogno di presentazioni, ma va detto che a Sinisa Mihajlovic e alla fiducia che gli ha dato fin dal suo arrivo a Bologna, l’ascolano deve tutto o quasi;
- Joshua ZIRKZEE, il centravanti olandese era appena arrivato per 8 milioni dal Bayern e nelle idee di Mihajlovic avrebbe dovuto essere la spalla perfetta per Marko Arnauotovic. Con l’arrivo di Motta e il cambio modulo ne divenne l’alternativa. Ma per vedere il talento del ragazzone olandese fu necessaria la stagione successiva. Ora, dopo il trasferimento dell’estate 2024 per 40 milioni di euro, gioca in quel tritacarne che si chiama Manchester United. Amorim lo apprezza, ma potrebbe non bastare.
- Marko ARNAUTOVIC, dopo lo sfavillante avvio di stagione l’austriaco perse terreno nelle gerarchie dell’attacco e si infortunò più volte. A quel punto, visti i non idilliaci rapporti con Motta, è finito sempre più ai margini. E quando sembrava pronto per essere rilanciato in vista della stagione successiva, chiese la cessione all’Inter. Due le stagioni in nerazzurro da alternativa di lusso, concluse col naufragio di Monaco, 5-0 dal PSG. In estate ha firmato un contratto con la Stella Rossa, un trasferimento voluto fortemente proprio per rispettare una promessa fatta all’amico Sinisa;
- Musa BARROW, il gambiano perno del Bologna di Sinisa ha salutato le Due Torri alla fine di quella stessa stagione. Il rapporto con Motta si era incrinato quando il tecnico aveva pubblicamente dichiarato che doveva fare di più e alla fine Musa ha scelto forse il calcio più ricco e rilassante di tutti trasferendosi ai sauditi dell’Al-Taawoun. E qui gioca ancora oggi;
- Roberto SORIANO, l’ex capitano rossoblù è stato un pilastro della prima stagione di Motta. Tuttavia, quell’annata pur seminando il raccolto dell’anno successivo fu foriera di cambiamenti. Compresa la scelta di non rinnovargli il contratto. Da lì, una stagione di inattività (23/24, la retrocessione in C con la Salernitana nella scorsa annata e l’attuale situazione di svincolato.
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