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Verso Bologna-Juventus, Giustizieri (GianlucaDiMarzio.com): «Rossoblù favoriti, hanno un gruppo forte e unito. Bianconeri, manca personalità»

Felsinei e bianconeri si sfidano in un match chiave per la Champions: padroni di casa in grande forma, torinesi pieni di dubbi. Al Dall’Ara gara durissima, con i rossoblù favoriti e la Vecchia Signora in cerca di certezze.

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Luciano Spalletti, allenatore della Juventus
Luciano Spalletti (© Juventus FC)

Bologna-Juventus sarà una sfida delicatissima per gli equilibri della lotta per un posto in Champions League. La squadra di Vincenzo Italiano ospita la Vecchia Signora nel big match della 15^ giornata che chiuderà la domenica di campionato.

Un successo dei rossoblù potrebbe estromettere i bianconeri dalla lotta per l’Europa che conta. Ed è dunque una sfida delicatissima, soprattutto per i torinesi che vivono un momento difficile. Periodo di cui abbiamo discusso con la collega di GianlucaDiMarzio.com Lorenza Giustizieri, che segue da vicino le vicende di casa Juve.

Come arriva la Juventus alla sfida col Bologna?
«La Juventus arriva a Bologna con tanti punti interrogativi. Sia perché arriva dal ko di Napoli sia perché è una squadra che cerca ancora certezze. È una squadra a cui manca continuità nelle prestazioni e nei risultati. In mezzo al Napoli e al Bologna, comunque è arrivata una piccola iniezione di fiducia per la squadra di Spalletti con la vittoria sul Pafos. Seppur complicato, resta un successo importante e può aiutare. Dal punto di vista tattico c’è l’idea di abbandonare il 3-4-2-1 al più presto e vedremo se accadrà domenica. A Bologna la Juve non perde da 26 anni, ma ci sono tutte le difficoltà perché questo tabù venga sfatato. Per questa Juve la trasferta al Dall’Ara al momento è più pericolosa di quella al Maradona».

La Juve da Tudor a Spalletti è cambiata? Se sì, come?
«Rispetto a Tudor è vero che Spalletti non ha portato grossi cambiamenti se non appunto Koopmeiners in difesa. Prima dell’infortunio, Vlahovic era il titolare nel ruolo di centravanti e ora sceglie tra David e Openda. Ma se con Tudor si prestava più attenzione ad aspetti come grinta e corsa, ora l’attenzione è più su un gioco più fluido, precisione nei passaggi. Spalletti ci sta lavorando per provare anche a dare più animo a questa Juventus. Perché tante volte si è vista una squadra senza la giusta grinta e personalità. E spesso regala un tempo alle avversarie, come se dovesse arrivare il gol dello svantaggio per scuotersi».

La Juventus, nelle ultime stagioni, ha cambiato molti allenatori senza migliorare: Spalletti è solo l’ultimo di una lunga serie. Qual è quindi il problema profondo affligge davvero il club?
«Per quanto riguarda le difficoltà, penso che la dirigenza da un po’ non è un tutt’uno con la squadra. Questo non significa che le parti siano scollegate ma è vero che negli ultimi anni l’allenatore è stato lasciato in balia delle critiche che arrivano repentinamente quando le cose non vanno bene. Mi viene da pensare alla fretta di ringiovanire là squadra, con l’addio di tanti giocatori esperti che hanno lasciato un vuoto nella rosa. E questo in un ambiente pressante come la Juve pesa. In questa squadra non ci sono giocatori che si prendono responsabiltà. Manca carisma e questo si riflette nei risultati».

Ti aspettavi un Bologna ancora così competitivo? E soprattutto te lo aspettavi così avanti in classifica?
«Mi aspettavo un Bologna assolutamente così. Perché è una squadra che negli ultimi due anni è crescita tantissimo, costruendo un organico compatto. Affronta tutte le partite con grinta e senza paura. L’ultimo esempio proprio la vittoria col Celta Vigo, su un campo difficile. Risultati che arrivano grazie agli uomini di esperienza, vedi Bernardeschi, e tante individualità tecnicamente forti. Inoltre, c’è un allenatore come Italiano che ha un’idea precisa. Io me la sarei aspettata anche più avanti in classifica. E domenica sarà molto complicato passare al Dall’Ara per la Juventus».

Come giocherà la Juve a Bologna? Spalletti ripartirà dal 4-2-3-1 del secondo tempo col Pafos?
«Mi aspetto che Spalletti presto cambi modulo. Ma non credo lo farà col Bologna domenica sera. Anche dopo la vittoria col Pafos ha ribadito di avere l’idea di passare al 4-2-3-1 e ci sta lavorando. Ma la condizione perché questo possa avvenire è il rientro di Bremer. Il tecnico toscano lo ha detto, lo ha ammesso. Il brasiliano è tornato solo martedì ad allenarsi in gruppo perciò va esclusa la sua presa col Bologna e di conseguenza il cambio di modulo della Juve. Però mai dire mai».

Che gara ti aspetti domenica sera?
«A Bologna sarà una partita difficilissima per la Juventus. Il Dall’Ara è un campo complicato per tutti e la sconfitta recente contro la Cremonese era più che altro dovuta a un po’ di stanchezza. La Juve può approfittare del giorno di riposo in più, ma nulla più. I rossoblù hanno qualità nei singoli, hanno una grande unità di gruppo e si esaltano contro le big. Anche la possibilità di sovvertire il tabù dei 26 anni senza vittorie in casa contro la Juve può essere un incentivo in più. Per me il Bologna è stra favorito domenica sera sulla Juventus».

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