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Ferrari 612 Scaglietti, omaggio a una leggenda del Cavallino

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Ferrari.com

Fedele amico e collaboratore del “Drake”, Sergio Scaglietti ha carrozzato alcune delle Ferrari più iconiche di sempre, soprattutto tra gli anni Cinquanta e Sessanta; con la 612 Scaglietti, vettura a lui intitolata, il Cavallino ha voluto omaggiare l’operato del modenese, che ha contribuito a scrivere importanti pagine di storia a Maranello.

Il “maestro dell’alluminio”

Dopo la 360 Modena, la 612 del 2004 è la seconda Ferrari prodotta totalmente in alluminio: un modo perfetto di omaggiare Scaglietti, che per la sua innata abilità nel carrozzare le vetture era soprannominato proprio “il maestro dell’alluminio”. Il telaio, la scocca e la carrozzeria realizzati con questo materiale, non solo garantiscono grande leggerezza e rigidità strutturale, ma anche eccezionali prestazioni in frenata. Mentre la produzione della carrozzeria è delegata proprio alla Carrozzeria Scaglietti, per quanto riguardo lo stile e il design dell’auto il Cavallino si affida alla sapiente “matita” della torinese Pininfarina. Le forme della vettura sono inoltre ispirate a una versione speciale della Ferrari 375 MM, uno dei tanti prodotti da Scaglietti, che venne richiesta eccezionalmente dal regista Roberto Rossellini come regalo per la moglie, l’attrice svedese Ingrid Bergman. 

La Ferrari 612 Scaglietti
La Ferrari 612 Scaglietti (source: ferrari.com)

L’aspetto della performance è esaltato dal propulsore della 612 Scaglietti: si tratta di un dodici cilindri con una cilindrata di 5748 cc, in grado di erogare una potenza di 540 cv e raggiungere una velocità massima di 320 km/h. Proprio la misura della cilindrata, arrotondata a 6, e il numero dei cilindri del motore, formano la sigla 612 che compare nella denominazione della vettura.

Equilibrio perfetto

Il mix estremamente bilanciato di dinamicità e comfort è sicuramente uno dei punti di forza della 612 Scaglietti: fuori grintosa e potente, dentro raffinata e lussuosa. La grande tradizione di vetture 2+2 della Ferrari, cominciata nel 1948 con la 166 Inter, fino ad arrivare alla 456M degli anni Novanta, raggiunge l’apice con la 612 Scaglietti: grazie ad approfondite ricerche ergonomiche, l’abitacolo della vettura offre una seduta confortevole anche nei sedili posteriori, il cui accesso è semplificato grazie all’innovativo incernieramento delle porte, che si spostano verso l’esterno quando aperte. Oltre che comodi, gli elementi dell’abitacolo spiccano anche per la qualità dei loro materiali e per le raffinate scelte stilistiche: componenti come sedili, cinture di sicurezza e pannelli vengono proposte in tinta con la configurazione di colori scelta dal cliente, diventando elementi sia decorativi che funzionali. 

Gli interni della Ferrari 612 Scaglietti
Gli interni della Ferrari 612 Scaglietti (source: ferrari.com)

La versione speciale “Sessanta”

Nel 2007, la Ferrari festeggia i suoi primi 60 anni di storia; come parte delle celebrazioni, viene lanciata una speciale serie di soli 60 esemplari ispirata proprio alla 612 Scaglietti; si tratta della tiratura più limitata della storia recente del Cavallino. La versione “Sessanta” si presenta per la prima volta al pubblico nel giugno del 2007 sul circuito di Fiorano; oltre a mantenere le caratteristiche fondamentali di eleganza e grinta garantite dalle forme e dal propulsore della 612 Scaglietti originale, sulla nuova “Sessanta” viene anche implementata una nuova versione del tettuccio panoramico, in cristallo, con verniciatura bicolore e rifiniture particolarmente ricercate e stilose. 

Il tetto panoramico in cristallo della Ferrari 612 Scaglietti “Sessanta”, serie speciale prodotta in occasione del sessantesimo anniversario del Cavallino
Il tetto panoramico in cristallo della Ferrari 612 Scaglietti “Sessanta”, serie speciale prodotta in occasione del sessantesimo anniversario del Cavallino (source: ferrari.com)

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