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Il ritorno del WEC a Imola è stato un successo: le parole del sindaco Panieri (Motorsport.com)

Il sindaco di Imola Marco Panieri si è espresso sul successo riscosso dal weekend del WEC, di ritorno sul Santerno dopo 50 anni.

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Marco Panieri e Pietro Benvenuti
A sx il direttore dell'Autodromo Pietro Benvenuti, a dx il sindaco di Imola Marco Panieri (© Facebook.com @Marco Panieri)

Da ben 50 anni il Mondiale Endurance non faceva visita all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Un weekend perfetto sotto tutti i punti di vista, dall’organizzazione alla risposta del pubblico, ha ripagato la lunga attesa. Il ritorno del WEC a Imola è stato un successo. Così si è espresso il sindaco Marco Panieri, che ha commentato i risultati dello scorso fine settimana ai microfoni di Motorsport.com.

Il WEC a Imola è stato un successo: un rilancio per l’intera città

73.600: questo il dato sull’affluenza del pubblico nel corso del weekend. Esclusa Le Mans, si tratta del dato più alto mai registrato nel WEC; superati i 65.000 della 6 ore di Monza dell’anno scorso. Il sindaco Panieri si è detto più che soddisfatto della risposta di Imola: «Siamo ripartiti prima con Lamborghini Arena, oggi con il WEC che ha superato le aspettative viste le 73.600 presenze in tre giorni. Vedere i tifosi di Valentino Rossi, Ferrari, Lamborghini, Isotta Fraschini e quant’altro è stato molto importante».

Il WEC a Imola. Un’idea già balenata a fine 2022, in concomitanza con la presentazione della Ferrari 499P, poi diventata realtà anche per l’indisponibilità dell’Autodromo di Monza, attualmente sottoposto a lavori di riqualificazione. Imola ha colto la palla al balzo, e si è rimessa nuovamente in gioco. Un trend già visto negli ultimi anni: «Lo avevamo già fatto con la F1 e il Mondiale di ciclismo nel 2020, a conferma che per noi e per la Regione Emilia Romagna lo sport è molto importante. La grande occasione del WEC ci ha dato tanto da lavorare dopo un anno difficile, ricordando che il nostro territorio ha subìto gravi danni dall’alluvione». 

Grande attenzione è stata dedicata ai fan, che aspettavano questo evento da mezzo secolo. Molte sono state le attività riservate agli appassionati, non solo presso il circuito, ma sparse per tutta la città: «Abbiamo sperimentato l’area della Fan Zone, ruota panoramica e altre iniziative, oltre al collegamento con il centro storico di Imola. L’Autodromo è cittadino e abbiamo puntato molto sulla ristrutturazione della stazione proprio per collegare il cuore della città alla pista e fare attività». 

Un’organizzazione vincente

Curare l’organizzazione di un evento di tale portata è tutt’altro che semplice, e prevede la collaborazione di numerosi soggetti. La missione è stata ulteriormente complicata dalla vicinanza tra la 6 ore del WEC e il GP di F1. Panieri ha svelato alcuni dei segreti che hanno facilitato la buona riuscita dell’evento: «Prima di tutto serve una filiera corta: l’Autodromo è di proprietà del Comune, poi c’è Formula Imola che lo gestisce e infine Con.Ami, il consorzio di investitori del territorio. Aggiungiamo la relazione con la Regione Emilia Romagna, più alcuni Ministeri come quello del Made In Italy, che è ciò che stiamo rappresentando in queste giornate, cosa molto importante all’interno del calendario di eventi». Anche il supporto del FIA WEC e dell’Amministrazione comunale non è mancato ed è stato molto importante.

Si è rivelata fondamentale anche la coordinazione e l’unità di intenti che ha interessato tutte le parti in gioco: «Si dialoga e lavora moltissimo, ma in maniera semplice, diretta e genuina con quella grande passione che unisce le generazioni, come quelle che intercorrono tra me e Gian Carlo Minardi. Il mondo del motorsport si vive così». Anche grazie a questo, le apparenti difficoltà sono state trasformate in punti di forza. Su tutte, la posizione dell’Autodromo, situato nel cuore della città: «Per noi questa è una grandissima opportunità. Abbiamo lavorato investendo oltre 2 milioni di euro sulla stazione, oggi arrivare in treno facilita gli spostamenti piuttosto che girare in auto. A Bologna ci sono alta velocità, aeroporto, mentre a Ravenna il porto, e l’Autodromo è facilmente raggiungibile in 15 minuti. In quei 1500m puoi attraversare la città vivendo il sapore genuino della nostra terra e dell’Emilia Romagna».

È solo l’inizio

Il ritorno del WEC a Imola è stato un successo, ma non finisce qui. Panieri ha infatti sottolineato come questo risultato non debba essere un punto d’arrivo, ma di partenza: «Abbiamo già preso a mano tante cose negli ultimi tempi, ma stiamo tornando a fare dei mix interessanti. Passerà il Tour De France, tra poco verranno ricordati Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna. Il Giro d’Italia femminile scatterà da qui, poi avremo il ritorno della ELMS e chiuderemo il 2024 con le Finali Mondiali Ferrari».

Obiettivi che non riguardano solamente l’azione in pista, ma anche temi sensibili e rilevanti come quello della sostenibilità: «Per il futuro chissà, stiamo lavorando molto sulla polifunzionalità e sulla sostenibilità dell’impianto, cosa che chiedono anche i campionati. Infine c’è la sinergia con il mondo universitario, molto importante dal punto di vista della ricerca. Abbiamo cablato tutta la pista per la guida autonoma e ci sono progetti importanti». Si parla dunque di ambizioni importanti, per raggiungere una funzionalità a 360°.

Fonte: Francesco Corghi – Motorsport.com

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