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RdC – Prove generali di addio per il numero 10 – 20 mar

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Valentino Orsini


Domenica un’altra panchina, la dodicesima in 29 giornate: un bottino sicuramente importante, che da qui a fine campionato si alzerà ulteriormente. 
Mattia Destro è dall’inizio del campionato che non viene ritenuto indispensabile, ma nel post Lazio-Bologna addirittura è passato il messaggio che il numero 10 non serve nella maggior parte delle partite.

Mi spiego meglio. 
Luca Gotti, vice di Donadoni, che si è presentato ai microfoni dei giornalisti domenica sera a causa dell’influenza del mister, ha dichiarato: “Mattia è fortissimo, inattacabile, ma è più adatto in partite in cui è previsto che la squadra possa stare con costanza negli ultimi 20 metri, e con la Lazio non era previsto”. Il messaggio, per certi versi, è peggiore del “deve fare di più” di Donadoni, perchè Mattia viene dichiarato inadatto a giocare in ripartenze. Ora, con tutta la sincerità del mondo, quante volte abbiamo visto il Bologna dominare, e schiacciare costantemente l’avversario negli ultimi 20 metri?…la risposta vien da sé.

A giugno che succede?. 
Sicuramente Mattia non accetterà di fare la comparsa a Bologna come quest’anno, e difficilmente rifiuterà ancora le offerte milionarie proveniente da Newcastle e Deportivo La Coruna. Allo stesso tempo la socierà felsinea non può permettersi di tenere in panchina un pezzo da 1,8 milioni di euro a stagione, indi per cui si valuta concretamente la cessione e le alternative.

I nomi più caldi sono quelli di Gabbiadini (26 anni), Perica (22) e Hernandez (27); tutti nomi caldi, soprattutto il primo, il cui corteggiamento è iniziato già questo inverno. 
Per acquistare, il Bologna deve anche vendere, e qualora Mattia non segnasse 5 gol da qui al termine del campionato, i rossoblù risparmierebbero sì 2,5 milioni, ma il prezzo del cartellino si abbasserebbe ancora sensibilmente. 

Insomma un finale di stagione differente può fare comodo al Bologna e a Mattia Destro, anche se in estate l’addio non è poi così difficile.

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