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La partita perfetta. La Virtus domina la Manital Torino: 73-54 – 24 apr

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OBIETTIVO LAVORO BO: Pittman 11, Fabiani n.e., Vitali 5, Vercellino n.e., Cuccarolo, Gaddy 10, Collins 12, Pajola, Fontecchio 14, Mazzola 16, Hasbrouck, Odom 5. All. Valli.

MANITAL TO: Dyson 11, White 11, Giacchetti 1, Mancinelli 2, Rosselli 12, Fantoni n.e., Kloof 3, Bottiglieri n.e., Eyenga 7, Goulding 4, Ebi 5. All. Vitucci.

 

Virtus-Torino. Gara di importanza capitale per ambo le compagini invischiate nella lotta per non retrocedere. I padroni di casa hanno un unico risultato possibile, la vittoria. Possibilmente ribaltando anche la differenza canestri che ammonta a sei punti. Per tentare l’impresa Bologna riversa in campo un’aggressività mai vista prima, con la quale tramortisce gli ospiti incapaci di reagire. La difesa è un vero e proprio muro invalicabile che i piemontesi non riescono a superare, continuando a sparare a salve da ogni lato del campo. Le V nere, di contro, prendono immediatamente il largo, mettendo a segno un perentorio parziale di 24-6 con cui chiudono in vantaggio la prima frazione. Dominante l’asse tricolore Mazzola-Fontecchio, in grado di bruciare la retina da oltre l’arco con costanza ed efficacia. Vitali stoppa con energia Rosselli, ringhiando contro il numero 7 avversario tutta la sua grinta agonistica che, però,  gli costa un evitabile tecnico. È l’ennesima di tante micce che accendono una Unipol Arena gremita come non mai, costantemente pronta a incitare i propri beniamini. Il secondo quarto è la fotocopia del precedente. Difesa sempre in modalità “the wall”, brava a nel catturare rimbalzi in sequenza (33 a 18, statistiche alla mano) e sporcare le conclusioni ospiti. Frena leggermente l’attacco, un pelo troppo “tripla-dipendente”, ma in grado di girare la palla con il ritmo giusto trovando ottime combinazioni corali. Il vantaggio rimane cospicuo alla pausa lunga: 38-21. Al rientro in campo Bologna continua a macinare il proprio gioco guidata da Gaddy, quest’oggi finalmente concreto. Giunti sul nuovo +22 (45-23), Torino piazza un importante parziale di 9-0, approfittando di qualche amnesia difensiva di troppo oltre alle conclusioni mal costruite dagli attacchi bianconeri. Valli chiama un provvidenziale timeout per tamponare l’emorragia, e la mossa appare vincente. I padroni di casa sfruttano la carta della zona con cui bloccano le iniziative ospiti. Sul fonte opposto sventola ancora il tricolore in casa V nere. Prima Fontecchio inchioda la schiacciata sfruttando bene la linea di fondo, poi Mazzola straccia la retina da oltre l’arco. Il colpo del KO lo sferra Collins, che sul finire del quarto ridicolizza Rosselli per ben due volte in fila, esplodendogli “in face” le bombe con cui riporta i suoi al massimo vantaggio (60-34). L’ultimo periodo è sostanzialmente pura accademia per la Virtus che amministra il vantaggio dopo aver stabilito il gap sulle trenta lunghezze. Si segnalano l’espulsione di White per doppio fallo antisportivo, oltre allo splendido gioco a due sull’asse Gaddy-Pittman, chiuso da quest’ultimo con un poderoso volo sopra il ferro. Nel garbage time Torino trova punti in contropiede prima con Rosselli e poi con un irriconoscibile Dyson, utili solo per rendere meno amaro il finale. Al 40’ l’intero popolo bianconero può esultare sul punteggio di 73-54.

La partita perfetta. Questa era la prestazione che tutti si attendevano per riaccendere le speranze di salvezza. Tale vittoria consente alla Virtus di tornare a due punti di distanza dalla coppia Torino-Caserta, quest’ultima sconfitta oggi in quel di Brindisi. Di grande sostanza e spessore la partita della coppia italiana Mazzola-Fontecchio, con il pesarese ritornato sui livelli che lo hanno contraddistinto la scorsa stagione come miglior giovane del campionato.

L’impresa in quel di Reggio Emilia nell’ultimo turno stagionale non sarà di certo semplice, ma se lo spirito e la qualità mostrate in campo nella gara odierna saranno le stesse, sognare una vittoria potrebbe davvero essere possibile. Un plauso va fatto anche all’intero staff tecnico, bravo nel preparare il match nei minimi dettagli. Non si è ancora fatto niente, ma ancora una volta il destino può essere scritto dai bianconeri. Necessario navigare a vista, evitando tutti i possibili ostacoli. La rotta non deve essere invertita. 

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