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VIRTUS – Coraggio e cuore non bastano. A Milano gara 1 per 90-67 – 19 Mag

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EA7 MI: Ragland 7, Brooks 6, Gentile 16, Gigli, Cerella 11, Melli 8, Kleiza 10, Elegar 4, Hackett 15, Samuels 5, Tabu, Moss 8. All. Banchi.

GRANAROLO BO: White 7, Cuccarolo 9, Gaddy 16, Imbrò 3, Fontecchio 15, Mazzola, Benetti, Hazell 11, Ray 4, Reddic 2. All. Valli.

 

Tre anni sono stati lunghi, ma l’attesa è finita. Bologna assapora nuovamente la magica atmosfera dei playoff, pienamente consapevole dell’impresa che la attende. Nella propria tana del Forum, l’EA7 attende una Valli band il cui destino appare già segnato quando ancora si staziona sui blocchi di partenza. Le V nere, a sorpresa, sprintano velocemente sul parquet sin dalle prime battute, lasciando increduli i presenti che non si aspettavano tale spirito. Cuccarolo giganteggia nel pitturato trovando in sequenza due splendidi semi-ganci vincenti. I padroni di casa provano a forzare le barricate ospiti senza successo, cedendo allo show di Gaddy. Il giovane play bianconero ne infila otto in rapida successione con ben due bombe all’attivo, guidando i suoi al vantaggio a metà frazione (10-12). I campioni in carica, però, spingono forte sull’acceleratore e col tandem azzurro Gentile-Hackett riprendono le redini della contesa. Hazell segna la tripla del -1, ma non quella del sorpasso. Al 10’: 20-18 e Virtus pienamente in partita. Milano aumenta ancora i giri del proprio motore segnando un parziale che porta gli uomini di coach Banchi sopra la doppia cifra di vantaggio. Cuccarolo continua a lottare incessantemente sotto le plance, nonostante la fisicità lombarda abbia spesso la meglio. Fontecchio, fresco vincitore del titolo di MVP stagionale, mette in mostra tutto il suo talento segnando prima e limitando Gentile poi. Hackett è una lama nella difesa bolognese, costretta a spendere fallo per fermarlo. Gaddy commette il proprio quarto personale ed è costretto al riposo anticipato. Cerella manda in visibilio il pubblico con una schiacciata imponente, seguito a ruota da Melli. Esito: +20 Milano (48-28) e partita virtualmente chiusa già all’intervallo lungo. Al rientro in campo Bologna prova a scuotersi trascinata da un ottimo Fontecchio. Il pescarese segna ancora dalla distanza rendendo meno amaro il divario, mentre la difesa bianconera fa il resto. Hacket però ha in mano tutte le chiavi per arginarla, vanificando i grandi sforzi della Valli band che, nonostante tutto, regge all’urto. L’Armani si rilassa e rifiata, commettendo qualche errore di troppo. Capitan Ray ne approfitta trovando il primo canestro dal campo, ma è solo un’illusione. Anche White è costretto al riposo forzato causa falli, e qui la capolista allunga nuovamente. Grazie alla profondità della propria panchina, e a un paio di ingenuità bianconere, Milano si trova in un amen sul +18, ristabilendo così le distanze. Solo le iniziative dei play ospiti limitano i danni al 30’ (67-53). Il cuore della Valli band è indispensabile per tentare di superare l’ostacolo, ma il solo Gaddy non basta. Le palle perse e la confusione di entrambe le compagini abbondano su ambo i lati del campo, ma sono sempre i padroni di casa a fare la voce grossa, pur non offrendo la loro migliore prestazione. Ragland e Kleiza guidano i meneghini verso il traguardo, approfittando delle polveri bagnate delle bocche da fuoco bianconere.  Il finale è pura accademia per l’Armani, che al 40’ si porta a casa Gara 1 sul punteggio di 90-67.

Il risultato finale potrebbe far pensare ad una facile passeggiata per la capolista, ma così non è stato. La preparazione del match da parte di coach Valli è stata impeccabile e sagace, ma la fisicità, il talento e la profondità del roster milanese hanno fatto la differenza come da pronostico. Alla Virtus va riconosciuto il grande merito di averci creduto dall’inizio alla fine, trovando energie e motivazioni anche quando i giochi parevano già conclusi. Impossibile, però, pensare di espugnare il Forum quando gli uomini più attesi (vedi alla voce Ray e White) offrono una prova incolore, nonostante gli ottimi contributi di Fontecchio, Cuccarolo e Gaddy. Rimane la consapevolezza di aver disputato una gara confortante e gagliarda per certi aspetti, che può fare ben sperare per il proseguo della serie, pur riconoscendo la lampante superiorità dell’avversario. Si replicherà tra 48 ore sempre al Forum per Gara 2, sperando in qualche passo falso di una corazzata che qualche difficoltà, seppur minima, ha lasciato intravedere. La Valli band sarà sicuramente pronta per approfittarne, ma la attende un’ardua impresa. Stay tuned.

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