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La Fortitudo riparte alla grande: Juvi Cremona battuta 93-72

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro


FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – FERRARONI JUVI CREMONA 93-72 (21-17; 23-18; 23-17; 26-20)

 

Statistiche:

Fortitudo: Giordano, Braccio ne, Sergio 11, Aradori 14, Conti 6, Bolpin 6, Panni 8, Kuznetsov ne, Fantinelli 11, Freeman 11, Ogden 20, Morgillo 2. All.Caja

Juvi: Benetti 11, Cotton 5, Sabatino 2, Musso 9, Shahid 22, Boni ne, Costi 5, Vincini 7, Magro 5, Tortu ne, Timperi 6, Grassi ne. All.Bechi

 

Tiri liberi BO 13/17 CR15/20

Tiri da 2 BO 19/33 CR 18/37  

Tiri da 3 BO 14/24 CR 7/27

Rimbalzi BO 36 CR 29

Falli BO 20 CR 20

 

Arbitri: Almerigogna, Ferretti, Morassutti.

 

Quintetti iniziali: 

Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Ogden, Freeman.

Juvi: Shahid, Cotton, Timperi, Benetti, Vincini.

 

Nuova fase del campionato ma stesso fortino. Il Paladozza si conferma catino impenetrabile (solo una sconfitta interna stagionale) e avaro di sorrisi per chi viene da lontano. La prima partita dell’orologio lascia poco spazio all’equilibrio mettendo già nel secondo quarto le basi per una gestione biancoblu tranquilla, confermatasi tale nei quarti successivi, l’ultimo di garbage time. Ogden protagonista al ferro, Aradori abile giocoliere nella sua comfort-zone. Unica nota stonata l’infortunio di Fantinelli, uscito nel quarto quarto zoppicante e in merito al quale ancora non si hanno notizie chiare.

Fuoco alle polveri pronti via sotto entrambi i canestri: la Fortitudo gioca di fisico mentre Cremona insiste sul talento di Benetti, spingendo sulle linee esterne. A lasciare perplessi sono le difese, ma se quella bolognese riesce a correggersi stringendo gli spazi, i varchi lasciati dalla Juvi risultano dannosi. Arriva infatti il +5 casalingo (13-8) che costringe Bechi al primo timeout dopo 4′. Richiamo all’attenzione rivelatosi utile sia in attacco che in difesa seppur per pochi possessi, comunque sufficienti a caricare di falli il quintetto biancoblu e andare in bonus. Non ad accorciare la forbice che, al contrario, si allarga per qualche possesso, non appena Ogden ritrova un po’ di fiducia, prima di assestarsi sul +4 (21-17) al termine dei primi 10′.

Copione simile per i primi 2′ del secondo periodo: Ogden è provvidenziale a rimbalzo nel salvare in tap-in i tentativi dei compagni dal perimetro anche se bastano due giri di lancette per ritrovare il sorriso dai 6,75 metri. Sergio e Panni segnano due triple pesanti capaci al tempo stesso di mitigare quelle di Musso e Shahid. Considerando i momenti di ritmo analoghi per le due formazioni, il gap resta invariato ed oscilla tra i 3 e i 6 punti di margine in favore della Effe. La precisione dall’arco si conferma come caratteristica principale dei minuti centrali del secondo periodo tanto quanto la costanza a cronometro fermo di Shahid, lanciato alla rincorsa praticamente da solo. Divario ridotto a -2 (36-34) a 3’20” dall’intervallo e situazione che impone un nuovo cambio di ritmo ai biancoblu. Risposta trovata in Bolpin, a lui sono affidate le chiavi della manovra offensiva. +6 quasi immediato ma al quale i compagni non riescono a dare un seguito efficiente fino a 1’30” dalla sirena di metà gara. Con la Juvi letteralmente bloccata in avanti, bastano due possessi per raggiungere la doppia cifra di vantaggio (44-34), appena ritoccata da Magro ai liberi. Si torna negli spogliatoi sul 44-35.

Rientro sul parquet pigro, non segna nessuno per oltre due minuti. Situazione di stallo che non sta bene agli ospiti che grazie a Cotton muovono per primi la retina nel secondo tempo. Canestro prezioso a svegliare non solo i suoi ma anche la Flats Service. Torna a +9 in un batter d’occhio, in due sale a +11 (51-40) e forza l’interruzione del gioco cremonese. Serve un cambio di marcia immediato alla Juvi per non lasciarsi sfuggire definitivamente di mano la sfida ma Aradori non è dello stesso avviso e da tre rende più grave il passivo, non una, due volte. 57-43 a dopo 6′ nella ripresa, margine rassicurante e in crescita con poche possibilità per gli uomini di Bechi di tornare a contatto con lo scorrere del cronometro. Mentre Shahid tenta encomiabilmente di salvare il salvabile, la Fortitudo sfiora a più riprese ma non tocca il +20. 67-52 a 10′ dalla fine.

Ultimi tentativi di rimonta per la formazione cremonese che sbattono contro l’entusiasmo del palazzo e l’abnegazione di una Fortitudo che resta nei ranghi per non correre rischi inutili. 78-61, tutto gira per il verso giusto ma ecco la tegola che macchia la serata: infortunio per Fantinelli nato da uno scontro di gioco, capitano costretto a lasciare il campo zoppicando a 5′ dal termine. Il punteggio nel frattempo tocca il +21 (82-61), forbice alla quale la Ferraroni non è intenzionata a sottostare e si rende protagonista di un mini-recupero fino al -15 (82-67) davanti a cui Caja preferisce mettere un freno giocando con il cronometro. Ci pensano Conti e Sergio a mettere il triplo punto esclamativo da tre al successo che fa ripartire il campionato dei biancoblu nel miglior modo possibile. Fortitudo batte Juvi Cremona 93-72. 

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