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Il Resto del Carlino – Wimbledon in Tilt

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Devastato, così si definisce Re Roger Federer dopo la cancellazione del torneo londinese di Wimbledon, il più prestigioso torneo di tennis del mondo. 

Paolo Franci ci racconta come la cancellazione del torneo su erba, il terreno preferito dell’atleta svizzero, costringerà il nativo di Basilea a cercare la sua nona vittoria all’All England Club nel 2021, quando sarà solo ad un mese di distanza dallo spegnimento delle candeline per il 40esimo compleanno. 

In tutta la storia di Wimbledon solo in due circostanze i Championship sono stati interrotti (1915-1918 e 1940-1945), e mai a partire dal secondo dopoguerra. Tuttavia quest’anno, dopo la cancellazione di numerosi tornei, come gli americani Indian Wells e Miami, i tornei su terra come gli internazionali di Roma, la posticipazione dell’altro Torneo del Grande Slam europeo, il Roland Garros, il rinvio di Europei di calcio, Olimpiadi. 

Il torneo londinese avrebbe dovuto tener luogo a partire dal 29 Giugno. Tuttavia, come è facile immaginare, le preparazioni per far sì che un evento di tale importanza sarebbero dovute iniziare ben prima. Per questo motivo l’unica opzione plausibile è stata quella di cancellare il torneo, soprattutto ora che il virus sta flagellando il Regno Unito. 

Gli organizzatori, prima di prendere la decisione, hanno vagliato tutte le possibilità, partendo da una posticipazione, fino ad un eventuale svolgimento del torneo a porte chiuse. Così dopo aver valutato tutti i possibili rischi e conseguenze legate ad ogni decisione, Ian Hewitt, numero uno del comitato organizzatore, ha deciso di procede con l’ufficializzazione. Va detto, d’altra parte, che la decisione era quasi inevitabile. Infatti, i circuiti maschili e femminili di tennis, ATP e WTA, avevano già deciso la sospensione delle attività agonistiche fino al 13 Luglio.

 

Sembrerebbe proprio che la strada intrapresa porterà l’Australian Open, vinto da Novak Djokovic e da Sofia Kenin, ad essere l’unico torneo del Grande Slam, ad essere giocato nel 2020. Oltre ai già citati Roland Garros e Wimbledon, il quarto torneo annuale sarebbe lo US Open. Il torneo newyorkese rimane tutt’ora nel calendario, ma al momento i campi da gioco sono utilizzati come ospedali, con una capienza di circa 350 posti letto. La  federtennis statunitense non si è ancora espressa a tal riguardo, tuttavia la principale missione per New York resta lo sconfiggere il virus, e mascherine, tute anti-contagio e macchinari continuano ad essere scaricati nella Grande Mela.

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