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Il Personaggio della Settimana – Jacky Ickx, Il Tuttofare

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Il suo talento era la sua polivalenza. Formula 1, Formula 2 e 3, Gran Turismo, gare di Endurance, Rally e gare di motociclismo. Le ha corse tutte e ha ottenuto grandi risultati in tutte le competizioni a cui ha preso parte. Jacques Bernard Ickx conosciuto come Jacky è stato un profilo di altissimo livello non solo per la Formula 1, ma per tutto il movimento motoristico in generale.

 

Gli Esordi

Il suo esordio nel mondo dei motori avviene sulle due ruote, quando da giovane si è destreggiato tra gare di enduro e trial che poi come lui stesso affermerà lo aiuteranno a sviluppare delle caratteristiche che gli torneranno utili anche nel mondo a quattro ruote. Il suo debutto in Formula 1 arrivò nel 1966 con la Matra che guidava in Formula 2, perché in occasione del Gran Premio di Germania dello stesso anno per aumentare i partecipanti alla gara la federazione ammise alcuni piloti della categoria cadetta. Purtroppo la sua prima gara terminò con un incidente poiché colpito dalla Cooper di John Taylor fu costretto al ritiro, mentre il suo collega inglese ebbe la peggio, rimanendo intrappolato tra le fiamme dell’incidente. Nel 1967 grazie a Ken Tyrrell che lui considera fondamentale per la sua carriera riesce ad ottenere alcune apparizioni e buoni risultati con la sua Matra del team Tyrrell che guidava anche nei campionati cadetti. Ma ottenne anche la possibilità di guidare una vera monoposto di Formula 1. La T-81 Maserati del Team Cooper, affiancando Jochen Rindt. Nonostante il poco potenziale della macchina riuscì a ottenere qualche prestazione di spicco mettendo in mostra il suo potenziale.

 

1967 - Jacky Ickx - Matra MS5 F2 - Nurburgring | Classic racing cars,  Racing, Classic cars trucks hot rods

Jacky Ickx, Gran Premio di Germania, Nurburgring, con la Matra nel 1967

Gli Anni In Rosso

Nel 1968 il suo arrivo nella Motor Valley. Per quella stagione il pilota belga corre per la Ferrari, con la quale rimarrà fino al 1973 eccetto per una parentesi, quella del 1969 quando passa alla Brabham per una singola stagione prima di rientrare a Maranello nel 1970. Nella sua prima stagione in rosso arriva anche la prima vittoria nel Gran Premio di Francia e tre podi tra Belgio, Inghilterra e Italia che gli permettono di chiudere il campionato al quarto posto, con anche il record di vincitore più giovane in casa Ferrari, che gli verrà strappato solo 51 anni dopo da Charles Leclerc. Sicuramente la stagione con più rimpianti sarà la successiva, nella quale il belga arriva secondo in campionato alle spalle di Jochen Rindt, purtroppo scomparso per un incidente fatale nel Gran Premio d’Italia. Non bastarono le due vittorie nel Gran Premio del Canada e nell’ultimo del Messico per recuperare lo svantaggio al pilota austriaco che sarà il primo e ultimo Campione del Mondo dichiarato postumo. Le stagioni seguenti non arrivarono grandi risultati con il Cavallino a causa della poca competitività della monoposto di Maranello con la quale ottenne solo due vittorie in tre stagioni prima di separarsi definitivamente nel 1973. Da lì in poi inizio il declino della sua carriera in Formula 1 con il passaggio prima alla Lotus, poi alla Wolf, alla Ensign e infine alla Ligier con la quale chiuse le sue gare con le monoposto senza ottenere più una vittoria.

 

Le Altre Competizioni

Il suo talento polivalente gli consentì anche di ottenere grandissimi risultati in altre competizioni motoristiche come le gare di turismo e le gare di durata. La sua straordinaria striscia di vittorie nella storica 24 Ore di Le Mans gli valse anche il soprannome di Monsieur Le Mans. Stabilì infatti il record di 6 vittorie in terra francese, mai riuscito a nessuno. Vinse la sua prima “Le Mans” nel 1969 con la Ford GT40 e la sua ultima nel 1982 con La Porsche 956. Nel 1983 si laurea campione anche alla Parigi – Dakar, dimostrando ancora una volta il suo talento dalle innumerevoli sfaccettature.

 

Il Ruolo Da Direttore Di Gara

Nel mondo della Formula 1 non vi è conosciuto solo come pilota ma anche per la sua esperienza da direttore di gara nel Gran Premio Di Monaco. Fu lui che nel 1984 decise di interrompere la gara del principato a causa della forte pioggia e della scarsa aderenza in pista che risultava molto pericolosa. In quell’occasione un giovane Ayrton Senna, al suo debutto, stava per compiere il sorpasso ad Alain Prost che gli avrebbe permesso di vincere la gara. Ma così non fu e la vittoria andò al francese. Ci furono molte polemiche riguardo la decisione di Ickx accusato anche da Forghieri e Balestre di aver interrotto il Gran Premio per favorire il pilota francese alla guida della McLaren motorizzata Porsche, della quale lui era pilota nel Campionato del Mondo endurance. Le accuse arrivarono anche dal campione brasiliano, ma con meno polemiche. Quello che afferma Jacky è che con quella decisione lui ha cambiato il modo di intendere le corse in quanto prima di lui nessuno aveva avuto mai il coraggio di fermare una gara in qualsiasi condizione. Ma lui come altri erano piloti di altri tempi. Tempi nei quali più che superstar al volante di sentivano dei veri e propri sopravvissuti.

Tributo alla carriera in F1 di Jacky Ickx (Copyright: YouTube – ST165)

 

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