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Calcio

La route pour France 2016: Il Girone A – 21 apr

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Gli Europei sono ormai alle porte. Mancano poche settimane all’inizio della rassegna che disputerà in Francia da 10 giugno al 10 luglio. La principale novità di questa edizione, la quindicesima, è rappresentata dalla presenza di 6 gironi, resi necessari dall’ampliamento del numero dei partecipanti, non più 16 ma 24. Il nuovo format prevede l’accesso agli Ottavi per le prime due classificate e per le quattro migliori terze.

Con questa rubrica, online con cadenza settimanale, passeremo ai raggi X, girone per girone, tutte le protagoniste che vedremo calcare il palcoscenico del prestigioso torneo, cominciando, naturalmente, dal Gruppo A, quello dei padroni di casa.

 

UNO SGUARDO AL GIRONE: IL GRUPPO A

 

Se avesse avuto la facoltà di sorridere, l’urna del Palais des Congres di Parigi avrebbe senz’altro rivolto ai propri concittadini uno smile a trentadue denti. La Francia, di fatto, si è assicurata gli Ottavi di Finale di Euro 2016 già lo scorso 12 dicembre, non appena si è scoperto che Svizzera, Romania ed Albania sarebbero state le compagne di viaggio di Pogba e soci nella fase a gironi. Certo, si potrebbe obiettare che nel calcio non esiste nulla di veramente scontato (Ranieri e il suo Leicester docent), tuttavia il calendario dei Galletti è troppo  simile ad una gaia passeggiata sull’Avenue des Champs-Élisées per celare eclatanti sorprese. Se la compatta Svizzera qualche grattacapo ai padroni di casa potrebbe anche crearlo, è puro fantacalcio immaginare che un’utilitaria come la Romania, favorita da un girone qualificatorio che più easy non si può, o la debuttante Albania inserisca il turbo e tagli il traguardo davanti alla fuoriserie francese.

Les jeux sons fait? Sembrerebbe proprio di sì, almeno nel Gruppo A. Con buona pace di chi sostiene che la palla è pur sempre rotonda.

 

FRANCIA

 

Il Medioevo transalpino del post-Germania 2006 pare aver lasciato definitivamente il posto ad un vivace Rinascimento. Già con l’onesta cavalcata negli ultimi Mondiali, quando la Semifinale sfumò a causa di una rete dello stopper tedesco Hummels, la squadra agli ordini di Didier Deschamps ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per rivivere i fasti della corazzata comandata ormai dieci anni fa dai generali di Trezeguet, Henry, Zidane, Thuram e Vieira. Rispetto alla rassegna iridata del 2014 i Bleus hanno compiuto un ulteriore passo in avanti, propiziato dalla definitiva consacrazione di pezzi da novanta del calibro di Pogba e Griezmann e dall’esplosione dei vari Martial, Kanté e Coman.

Il CT francese può dormire sogni tranquilli, cullato dalla consapevolezza di avere tra le mani un gruppo forte in ogni reparto, a cominciare dalla difesa. Davanti a Hugo Lloris, tra i migliori numeri uno dell’intero panorama europeo, staziona una vera e propria diga, resa quasi impenetrabile dai centrali Varane e Koscielny. Se il primo rimpiazzo del merengue e del gunner si chiama Sakho, mastino del Liverpool di Klopp, ecco spiegato perché le avversarie dovranno faticare e non poco per mettere la sfera nell’area transalpina. Di prim’ordine sono anche i terzini che completano la linea a quattro: Evra e Jallet, con il romanista Digne e il citizen Sagna più che valide alternative.

Il centrocampo a tre si presenta come un mix di esplosività, esperienza e qualità. Assieme a Paul Pogba, desiderio proibito delle big di mezza Europa nonché star dell’undici di Deschamps, giostrano a turno Matuidi, Lass Diarra e l’ultimo arrivato N’Golo Kanté, capace, con la caparbietà che ha contraddistinto l’intera sua stagione al Leicester, di inserirsi da protagonista negli oleati meccanismi francesi.

Davanti, l’incognita risponde al nome di Karim Benzema, sospeso dalla Nazionale a tempo indeterminato per via dell’increscioso caso-Valbuena. Il bomber del Real Madrid è record-man di gol (25) e di presenze (79) tra i Galletti ancora in attività. Se la sentirà la Federcalcio di rinunciare ad uno dei suoi top-player? Alla fine sarà amnistia. Al fianco di Benzema nel tridente non potrà che agire l’altro madrileno, il crack dell’Atlético Antoine Griezmann, una sorta di miniera vivente di gol, assist e giocate d’alta scuola che paiono sfornate appositamente per soddisfare gli esigenti palati del pubblico d’oltralpe. Ballottaggio, on the other side, tra Payet, in vetrina con il suo West Ham, e il baby prodigio Martial, passato in estate dal Monaco allo United per la cifra monstre di 50 mln più 30 bonus.

I nomi, insomma, sono di quelli altisonanti. Non solo: l’impressione è che i Bleus abbiano finalmente conseguito anche la giusta maturazione mentale per competere alla pari con le altre big d’Europa, Spagna e Germania su tutte. Il vantaggio di giocare in casa, poi, riscaldati al proprio pubblico, costituisce un altro fattore da non sottovalutare. L’occasione è ghiotta e questa Francia sembra affamata. Affamatissima.

 

POSSIBILE ROSA

P: Lloris (Tottenham), Mandanda (Marsiglia), Costil (Rennes).

D: Varane (R. Madrid), Koscielny (Arsenal), Sakho (Liverpool), Evra (Juventus), Jallet (O. Lione), Sagna (Man City), Mathieu (Barcellona), Digne (Roma).

C: Pogba (Juventus), Diarra (Marsiglia), Kanté (Leicester), Matuidi (Psg), Cabaye (Crystal Palace), Sissoko (Newcastle).

A: Benzema (R. Madrid), Martial (Man Utd), Coman (Bayern), Giroud (Arsenal), Griezmann (A. Madrid), Payet (West Ham).

CT: Didier Deschamps


QUALIFICAZIONI: Nessuna partita (squadra ospitante)


PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 8 – Miglior piazzamento: Campione (1984, 2000)


STELLE: Karim Benzema, Antoine Griezmann, Paul Pogba

 


SVIZZERA

 

Si è svolto secondo pronostico il cammino degli Elvetici nel Gruppo E delle qualificazioni. La squadra di Vladimir Petkovic si è piazzata alle spalle dell’Inghilterra, chiudendo il calendario con 7 vittorie, 3 k.o. (nelle due sfide con gli Inglesi e in casa della Slovenia) e nessun pareggio.

A disposizione dell’ex allenatore della Lazio figurano più onesti gregari che fulgidi talenti, ma tanto basta per pronosticare la Svizzera al secondo posto dietro alla sola Francia. Il modulo, spesso cangiante (si va dal 4-2-3-1 al 4-4-2 con rombo a centrocampo, senza dimenticare l’opzione 4-3-3), ha sempre mantenuto nel corso delle sfide di qualificazione la peculiarità della compattezza. La difesa incassa poco, grazie anche alle parate dell’estremo difensore del Borussia M’Gladbach Yann Sommer e alla buona guardia dei “tedeschi” Schär (Hoffenheim) e Djourou (Amburgo), ma soffre la velocità delle eventuali frecce avversarie. Chi non teme tenzoni uno contro uno sono invece i terzini Ricardo Rodriguez, classe ’92 nato a Zurigo da madre cilena e padre spagnolo, e lo juventino Stephan Lichtsteiner, abituato dal 2005 a mettere grinta, corsa e carisma al servizio della propria Nazionale, di cui è una delle bandiere. Sanno proteggere a dovere la retroguardia l’ex Napoli Inler, capitano con ben 85 caps all’attivo, Behrami e l’ottimo Granit Xhaka (’92), oggi compagno di Benaglio al Gladbach, domani quasi certamente nella rosa di una big.

I problemi dei Rossocrociati sono dunque legati all’attacco, che, complice la probabile assenza per infortunio del centravanti dell’Amburgo Drmic, punterà sull’escalation del diciannovenne talento Embolo (Basilea), sulla classe delle ali Stocker (Hoffenheim) e Shaqiri (Stoke, ex Inter) e sulla vena realizzativa, in verità mai evidentissima, di Mehmedi e Seferović. Per approdare agli Ottavi per la prima volta nella storia quel che passa il convento basta e avanza. Già, e poi?

 

POSSIBILE ROSA

P: Sommer (B. M’Gladbach), Bürki (B. Dortmund), Hitz (Augsburg).

D: Djourou (Amburgo), Lichtsteiner (Juventus), Schär (Hoffenheim), Lang (Basilea), von Bergen (Young Boys), Rodriguez (Wolfsburg), Klose (Norwich), Moubandje (Tolosa).

C: Inler (Leicester), Shaqiri (Stoke), Xhaka (B. M’Gladbach), Dzemaili (Genoa), Behrami (Watford), Lustenberger (Herta Berlino), Stocker (Herta Berlino), Kasami (Olympiacos), Fernandes (Stade Rennais), Frei (Mainz).

A: Seferović (Eintracht Francoforte), Mehmedi (Bayer Leverkusen), Embolo (Basilea)

CT: Vladimir Petkovic

 

QUALIFICAZIONI

GIRONE E: Inghilterra 30; SVIZZERA 21; Slovenia 16; Estonia, Lituania 10; San Marino 1.

Gol fatti / gol subiti: 24 / 8

Miglior marcatore: Drmic (4)


PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 3 – Miglior piazzamento: primo turno (1996, 2004, 2008)

 

STELLE: Stephan Lichtsteiner, Granit Xhaka, Ricardo Rodriguez

 

 

ROMANIA

 

Seconda classificata nel girone di qualificazione meno competitivo di tutti, vinto con una sola lunghezza di vantaggio dall’Irlanda del Nord, la Romania affronterà l’avventura europea per la quinta volta nella storia con l’obiettivo di bissare il traguardo degli Ottavi conquistati nell’edizione del 2000. L’impresa per gli uomini di Iordǎnescu non è proibitiva, specie se alcuni tra gli elementi più attesi sapranno mantenere le promesse. Tra questi, Tǎtǎruşanu, angelo custode dei pali della Fiorentina e baluardo della retroguardia meno battuta (2 soli gol subiti) tra quelle di tutti i gironi, i difensori Chiricheş (Napoli) e Raţ (Rayo Vallecano, 102 presenze in Nazionale) e, soprattutto, Alexandru Maxim; il trequartista dello Stoccarda è tra i pochi calciatori della rosa romena capace di estrarre il coniglio dal cilindro. Proveranno a dargli manforte i compagni di reparto Gabriel Torje (ex meteora dell’Udinese), Nicolae Stanciu e Ciprian Marica.

Francia e Svizzera sono di un’altra categoria. Fondamentale, per le sorti europee della Romania, sarà lo scontro diretto con l’Albania in programma il 19 giugno, all’ultima giornata.

 

POSSIBILE ROSA

P: Tǎtǎruşanu (Fiorentina), Pantilimon (Sunderland), Lobonţ (Roma).

D: Raţ (Rayo Vallecano), Gardoş (Southampton), Chiricheş (Napoli), Grigore (Tolosa), Radu (Lazio), Sǎpunaru (Rapid Bucarest), Papp (Steaua Bucarest), Moti (Ludogorets)

C: Maxim (Stoccarda), Torje (Konyaspor), Pintilli (Hapoel Tel Aviv), Bourceanu (Trabzonspor), Sȃnmǎrtaen (Al-Ittihad), Tǎnase (Sivasspor), Hoban (Hapoel Beer Sheva), Stanciu (Steaua Bucarest)

A: Marica (Steaua Bucarest), Stancu (Gençlerbirligi), Andone (Córdoba), Rusescu (Osmanlispor)

CT: Dorinel Iordǎnescu

 

QUALIFICAZIONI

GRUPPO F: Irlanda del Nord 21; ROMANIA 20; Ungheria 16; Finlandia 12; Faer Øer, Grecia 6.

Gol fatti / gol subiti: 11 / 2

Miglior marcatore: Stancu, Budescu, Papp (2)

 

PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 5 – Miglior piazzamento: Quarti di Finale (2000)

 

STELLE: Vlad Chiricheş, Alexandru Maxim, Ciprian Tǎtǎruşanu

 

ALBANIA

 

Se il cuore, immenso, dei ragazzi di Gianni De Biasi fosse supportato da un talento altrettanto grande, allora l’Albania potrebbe ambire a portarsi a casa l’Europeo alla prima storica partecipazione. Peccato, però, che quella in grado di scippare il pass per Francia 2016 alla ben più quotata Danimarca sia, almeno sulla carta, una delle squadre tecnicamente meno attrezzate di tutta la competizione. Il fatto che l’unico giocatore a superare la quotazione di mercato di quattro milioni sia, secondo l’autorevole transfermarkt.it, il napoletano Elseid Hysaj, terzino destro del ’94 in crescita esponenziale ma ancora lontano anni luce dallo status di fuoriclasse, la dice lunga sul valore e sulle ambizioni di una Nazionale che in terra francese potrebbe pagare dazio anche a causa dell’emozione.

Un dato, tuttavia, inorgoglisce i supporter balcanici, al settimo cielo comunque vada a finire la spedizione oltralpe: nei match di qualificazione la difesa dell’Albania ha subito le stesse reti (5) del Portogallo capolista del girone, e poco importa se a guidarla non vi sia un Sergio Ramos o un Chiellini bensì capitan Lorik Cana, trentaduenne mastino giunto al Nantes al termine di quattro altalenanti stagioni alla Lazio. Fatta eccezione per il portiere Etrit Berisha, vice di Marchetti alla Lazio ed ex compagno di Cana, con i “grandi” nomi della difesa si finisce qui.

Così come Berisha e Cana, anche il mediano Taulant Xhaka (’91), perno del Basilea, ha disputato tutte le otto sfide di qualificazione. Una curiosità: Euro 2016 metterà di fronte i due fratelli Xhaka proprio come accaduto ai fratelli Boateng a Sudafrica 2010 e a Brasile 2014.

Davanti a un centrocampo in cui non dovrebbero mancare Kukeli dello Zurigo, Abrashi del Friburgo e il pescarese Memushaj, troveranno posto gli attaccanti Balaj e Cikalleshi, militanti rispettivamente nei non prestigiosissimi campionati di Croazia e Turchia. Armando Sadiku, di proprietà degli svizzeri del Vaduz, completa un reparto offensivo che ha infilato la porta avversaria appena due volte in 7 partite di qualificazione (l’ottava è il 3-0 a tavolino sulla Serbia). Difficilmente il miracolo albanese proseguirà il prossimo giugno. Non si preoccupino De Biasi e i suoi: l’importante sarà esserci, mai come in questo caso.

 

POSSIBILE ROSA

P: Berisha (Lazio), Hoxha (Partizani Tirana), Shehi (Skënderbeu)

D: Lila (Pas Giannina), Cana (Nantes), Hysaj (Napoli), Lenjani (Nantes), Mavraj (Colonia), Ajeti (Frosinone), Djimsiti (Atalanta), Agolli (Qarabag), Aliji (Basilea)

C: Xhaka (Basilea), Memushaj (Pescara), Kukeli (Zurigo), Abrashi (Friburgo), Basha (Como), Roshi (Rijeka), Gashi (Colorado Rapids)

A: Cikalleshi (Başakşehir), Balaj (Rijeka), Sadiku (Vaduz), Salihi (Skënderbeu)

CT: Gianni De Biasi

 

QUALIFICAZIONI

GIRONE I: Portogallo 21; ALBANIA 14; Danimarca 12; Serbia 4; Armenia 2.

Gol fatti / gol subiti: 10 / 5

Miglior marcatore: Balaj, Sadiku, Gashi, Mavraj, Djimsiti, Lenjani (1)

 

PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: Nessuna partecipazione

 

STELLE: Lorik Cana, Taulant Xhaka, Elseid Hysaj

 

CALENDARIO GIRONE A

1° Giornata (10/11 giugno)

Francia-Romania

Albania-Svizzera

 

2° Giornata (15 giugno)

Romania-Svizzera

Francia-Albania

 

3° Giornata (19 giugno)

Svizzera-Francia

Romania-Albania

 

 

FAVORITA: Francia

OUTSIDER: Svizzera

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