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CALCIAMONDO – A tu per Tu con..Romik Khachatryan – 29 Luglio

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Se penso a un posto lontano, a una città irraggiungibile e allo stesso tempo persa nel sogno, il primo nome che mi viene in mente è Samarcanda.
Echi di carovane, falò nella notte come nella canzone di Vecchioni. Uomini e donne col volto coperto diretti verso occidente per mercanteggiare in stoffe o spezie, preziose più dell’oro. Bukhara, Khokand, Khiva: nomi impronunciabili di antichi Khanati dell’Asia centrale. Pedine di quello che fu il “Grande gioco”, di una partita iniziata nel 1813 e terminata nel 1907 tra Russi e Inglesi per la conquista di quella parte di mondo, fino ad allora neanche sulle carte geografiche.
Questa terra ha un nome: si chiama Uzbekistan. Non ha sbocco sul mare: si distende sopra il Turkmenistan, schiacciato sulla pancia dal Kazakhstan, il gigante dell’Asia ex-Sovietica che gli impedisce anche di raggiungere il Caspio.
Romik Khachatryan ha 34 anni e gioca a calcio. Armeno di nascita, ha iniziato a giocare nel suo Paese per poi intraprendere una carriera da girovago, tra il Caucaso, la Romania e molti anni a Cipro.
Dallo scorso anno ha scelto proprio l’Uzbekistan per continuare a giocare: è stato ingaggiato dal Lokomotiv Tashkent, una delle squadre della capitale. L’ho intervistato in esclusiva per conoscere un po’ il calcio di quelle terre così lontane e misteriose.

Come sei arrivato a giocare in Uzbekistan?


“Il Lokomotiv aveva ingaggiato un mio ex allenatore che mi ha chiesto se volevo raggiungerlo in questa nuova avventura. Ho accettato ed eccomi qui”.

Qual è la situazione del calcio uzbeko?


“E’ un calcio in crescita: per far conoscere il movimento stanno spendendo molti soldi. Ricorderai sicuramente, a questo proposito, l’ingaggio di Rivaldo da parte del Bunyodkor”.

Come ti trovi a vivere da quelle parti?


“Molto bene! Il paese è bello e si mangia davvero bene”.

Quali sono le prospettive per la tua squadra?


“Il Lokomotiv ha tutto per vincere il campionato, un presidente che spende e un bravo allenatore”.

In questo periodo il massimo campionato uzbeko è in pausa: riprenderà il 4 agosto. Vi prendono parte 14 squadre e al momento dell’interruzione in testa c’era proprio l’ex squadra di Rivaldo, il Bunyodkor con 34 punti, davanti alla Lokomotiv di Khachatryan con 32. Lo scontro diretto tra le due prime della classe si è tenuto proprio nell’ultima giornata disputata prima della sosta estiva ed è terminato con un pareggio per 1-1.

La strada verso il titolo di Campione di Uzbekistan è ancora lunga. Mai come quella per Samarcanda, però.

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