Seguici su

Calcio

100 Storie Rossoblù: 85 Colomba, 84 Bellugi, 83 Turkylmaz

Pubblicato

il

Un viaggio giornaliero lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)

85 – Franco Colomba
Figlio di immigrati calabresi, pur essendo nato a Grosseto il piccolo Franco cresce a Bologna dove i suoi si trasferiscono quando ha solo 5 anni. Cresciuto nelle giovanili rossoblù, fa il suo esordio in prima squadra appena maggiorenne. Dopo due stagioni in prestito per maturare, torna al Bologna e vi rimane fino al 1983, quando passa all’Avellino, lasciando la squadra dopo un totale di 17 anni. Ritiratosi diventa allenatore di discreto successo, riuscendo anche ad allenare la squadra del suo cuore nella stagione 2009-10, quando ottiene una difficile salvezza. I cambiamenti societari che coinvolgono la squadra nell’estate del 2010 gli costano la panchina, con il nuovo presidente Porcedda che gli preferisce Alberto Malesani chiudendo così sul nascere una potenziale nuova storia d’amore a tinte rossoblù.

84 – Mauro Bellugi
Riserva tuttofare in difesa nell’Inter – con cui vince lo Scudetto 1970-71 – il pur promettente Bellugi trova la sua definitiva consacrazione con la maglia del Bologna, dove diventa uno dei difensori più apprezzati d’Italia nonostante un grave infortunio che sembra poterne minare la carriera. Si guadagna il posto fisso in Nazionale disputando i Mondiali del 1978 in Argentina da titolare, quindi va a chiudere la carriera con Napoli e Pistoiese. Difensore di nome e di fatto, in 12 anni da professionista segna appena una rete, con la maglia dell’Inter, in Coppa Campioni. Nel suo palmares, oltre allo Scudetto con i nerazzurri, anche una Coppa Italia con la maglia rossoblù. Terminata la carriera diventa un apprezzato opinionista.

83 – Kubilay Türkyılmaz
Centravanti completo, lo svizzero di origini turche Türkyılmaz arriva giovane in un Bologna in crisi, che nonostante i suoi 9 gol non riesce a salvarsi. Rimane a Bologna altre due stagioni in Serie B, quindi passa al Galatasaray dove segna reti anche in Champions League ai danni di Manchester United e Barcelona. Tornato in Svizzera, continua una carriera da bomber girovago segnando gol per Grasshoppers, Locarno, Lucerna, Bellinzona, fa una breve apparizione a 33 anni nel Brescia prima di chiudere la carriera in patria. Con la Nazionale per lui l’ottimo bilancio di 62 gare e 34 reti, che lo ergono a miglior marcatore di sempre per i rossocrociati. Nel 2014 torna al calcio giocato e a 45 anni segna all’esordio con il Bellinzona, squadra in cui si era affermato giovanissimo nel lontano 1986.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv